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Da oltre un anno il Nuovo Cinema Aquila è stato chiuso dall'amministrazione comunale. I lavoratori sono stati lasciati a casa e il quartiere è stato privato di uno dei pochi presidi culturali sopravvissuto all'invasione dei locali, lontano dalla movida ignorante e dallo spaccio ad essa legata.
 
La chiusura è stata predisposta dagli ambienti di quella lobby culturale dominante che nel cinema e nella cultura vedono solo occasioni di profitto. 
 
Il Nuovo Cinema Aquila, sottratto alla “banda della Magliana” dalle lotte del quartiere, vorrebbe essere consegnato nella mani della “Fondazione Cinema per Roma” raggirando le norme per l’assegnazione tramite bando pubblico a una cooperativa sociale, non garantendo un funzionamento partecipato degli abitanti e la conseguente esclusione dalla programmazione di chi il cinema lo fa fuori dalle logiche commerciali e non fa parte delle cricche. 
 
SABATO 28 MAGGIO
Dalle ore 18 davanti al Nuovo Cinema Aquila e nell'adiacente via Ascoli Piceno: proiezioni, incontri e dibattiti.
 
 
 
Di seguito il calendario degli eventi:
 
 
dalle ore 18.30 - ASSEMBLEA PUBBLICA 
 
Dal 9 giugno  2015 è stata sospesa la programmazione del Nuovo Cinema Aquila. Capiamo perché,  cosa è successo nel frattempo e il danno subito dal quartiere insieme a chi ha creduto nel ruolo sociale di questo luogo (parteciperanno l’Associazione Città delle Mamme, responsabili della rassegna Cinemamme, Rosa Morea responsabile del cineforum per i centri anziani del quartiere).
L'assemblea si riunirà per chiedere:
 
Riapertura della sala preservando le caratteristiche sociali che ne determinarono la nascita attraverso processi trasparenti, partecipati e pubblici.
Reintegro dei lavoratori.
Programmazione popolare e attenta alle esigenze del territorio.
Cinema con prime visioni, autoproduzioni e circuiti non-mainstream
Possibilità di utilizzo della struttura da parte del quartiere.
Proiezioni mattutine per le scuole.
 
 
Dalle ore 20.15 FILM D’ANIMAZIONE
 
Proiezione di UN GATTO A PARIGI
 
di Jean Loup Felicioli e Alain Gagnol (Francia, 2010, 65')
candidato all’Oscar 2012 come miglior film d’animazione.
Sarà presente il distributore Pierfrancesco Aiello (P.F.A. Films).
 
 
dalle ore 21.30 ASSEMBLEA PUBBLICA
 
Incontro sulla chiusura del Nuovo Cinema Aquila e gli spazi a disposizione per il cinema indipendente italiano al quale parteciperanno tutti gli ospiti alle proiezioni e alcuni addetti ai lavori che hanno contribuito negli anni all’affermarsi del documentario, del cortometraggio e delle  nuove realtà (produttive e distributive) nella sala del Pigneto:
 
Mimmo Calopresti (regista, ‘La fabbrica dei tedeschi’)
 
Marco Luca Cattaneo (regista, ‘Amore liquido’)
 
Antonio Sinisi (produttore/attore, ‘Je Suis Simone’ ‘Piano sul pianeta (malgrado tutto, coraggio Francesco’)
 
Giovanni Saulini (produttore, ‘Mi chiamo Maya’).
 
dalle ore 22.30 DOCUMENTARI, FILM, CORTOMETRAGGI
 
Proiezione del documentario RIPRENDIAMOCI LE NOSTRE LOTTE
 
a cura del Comitato di Quartiere di Villa Certosa (maggio 2016) sulle lotte delle consulte popolari nella zona sud est di Roma dal dopoguerra agli anni sessanta
 
Proiezione del film SENZA PACE
 
di Cinematografo Poverania (Italia, 2012, 90')
girato quasi interamente negli studi del Forte Fanfulla al Pigneto.
Saranno presenti Fabio Morichini di Cinematografo Poverania ed altre realtà vicine al Fanfulla, tra i quali il Daltonico Vision Studio.
 
Proiezione del cortometraggio VILLA GORDIANI
 
Proiezione del cortometraggio 19 GIORNI DI MASSIMA SICUREZZA
Sarà presente il regista Enzo De Camillis
 

X Men: Apocalisse

Venerdì 20 Maggio 2016 11:23 Pubblicato in Recensioni

Ambientato dieci anni dopo gli avvenimenti di Giorni di un futuro passato, Bryan Singer dirige il nono film degli X-men. Questa volta la minaccia viene dell'antico Egitto, trattasi di En Sabah Nur (Oscar Isaac), secondo le leggende il primo dei mutanti. Sfuggito alla morte è in grado di rigenerarsi impossessandosi dei corpi di altri mutanti di cui assimila le abilità diventando invincibile. Sepolto sotto i resti della sua piramide, ora si risveglia per ripulire il mondo dai deboli e cerca tra i potenziati quattro "cavalieri" per la sua "apocalisse". Charles Xavier (James McAvoy) continua ad insegnare e dirigere la  scuola per "Giovani Dotati". Tra le nuove leve Scott Summers (Tye Sheridan) e una giovanissima Jean Grey (Sophie Turner) ignari del proprio futuro. Mistica (Jennifer Lawrence) si è allontanata da tutti ma fa la sua parte, alla ricerca dei mutanti più bisognosi di aiuto. E' considerata un'eroina ma rifiuta questo appellativo e le sue vere sembianze. Magneto, Erik Lehnsherr (Michael Fassbender) il ricercato numero, ha cambiato vita, si nasconde in Germania con una falsa identità. Ambientato nel 1983, i personaggi indossano i costumi dei fumetti classici, mettendo fine alla polemica  (iniziata nel 1999 ) dove non si capiva perché al cinema il costume di Spiderman da Uomo Ragno potesse funzionare ma non le tutine sgargianti degli X-Men, un esempio per tutti: Psylocke combatte con la sua discinta tutina aderente viola con i tacchi, ridicolo? no riuscitissima personificazione della carta stampata. Apocalisse (criticato da tanti) è il classico villain di vecchio stampo, sete di potere, deliri di onnipotenza, battute teatrali, entrate in scena inopportune, incline a borbottare per ogni piccolo fallimento è esattamente ciò che il regista voleva che fosse, Oscar Isacc recita con gli occhi un fumettone, non doveva essere diverso. Il background di Magneto invece così come le sue scelte nel film destano perplessità. Aggiungere dramma e dolore a un personaggio sempre in lotta con se stesso, sempre sul confine di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato è superfluo, chi sopravvive ad Auschwitz non ha davvero ragione di trovare altre motivazioni per odiare l'umanità. Girato con 234 milioni di dollari, gli effetti e la musica di Jhon Ottman (che ripesca dagli anni 80) ne fanno un blockbuster epico, con una sceneggiatura meno ricca rispetto al precedente. Innegabilmente i personaggi vecchi e nuovi hanno tutti il giusto spazio d'azione, la loro storia è ben raccontata, se questa era la sfida del regista è stata vinta. 

 
Francesca Tulli

Money Monster

Venerdì 13 Maggio 2016 10:07 Pubblicato in Recensioni
Jodie Foster si conferma una notevole regista. Dopo Mr.Beaver del 2011 e le  collaborazioni con la tv, per cui ha diretto anche un episodio di House of Cards (l numero 22), torna agli intrighi di potere con un cast stellato. Il programma è Money Monster,  il nome (del conduttore) è Lee Gates (George Cloney),  la regista è Patty Fenn (Juilia Roberts). Ogni giorno si occupano dell'andamento altalenante e imprevedibile della borsa. Lei autentica e disciplinata è stanca della collaborazione, scrive per lui i testi e gli suggerisce le battute con il microfono ma Lee è una testa calda, un affabulatore, ammalia gli spettatori paragonando i numeri alle forme di una donna, suggerisce le combinazioni vincenti, le sue previsioni sembrano essere sicure e infallibili, ma non lo sono. Durante una diretta, nello studio dalle retrovie irrompe Kyle (Jack O'Connell), un giovane terrorista a volto scoperto, con una pistola spianata e l'interruttore su una bomba che può far saltare in aria tutti da un momento all'altro. Tutta la vicenda è un  thriller ad alta tensione in cui le parti si ribaltano continuamente. Lo spettatore avverte la claustrofobia dello studio sotto assedio. Per due ore la paura di annoiarsi per lo stesso scenario viene scongiurata dalla sceneggiatura, un mix di humor e colpi di scena. L'attentato si trasforma in un pretesto per smascherare un gioco di soldi prevedibilmente più grande. Con una lunghissima gestazione dal 2012, la regia è stata affidata alla Foster nel 2014  il film è stato prodotto da quattro case differenti: Smokehouse Pictures, Tristar, Village Roadshow e Sony Picture. Il film è stato presentato (in questi giorni) fuori concorso a Cannes 2016. Negli Stati Uniti le tematiche che riguardano la vendita e la perdita delle azioni sono state affrontate al cinema su diversi piani. Se The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese (2013) mostrava un drogato Paperon De Paperoni pieno di fica (memorabile DiCaprio che cercava di afferrare il telefono con la stessa molla con cui voleva raggiungere l'agognato Oscar) qui viene mostrata l'altra faccia della medaglia. La Tv come strumento di intrattenimento, la (possibile) morte in diretta che attrae milioni di persone. La macchina folle che spinge lo spettatore a vedere "come va a finire" con l'apparente distanza creata del tubo catodico. Quanto vale la vita di una persona? rispondete pure con comodo dal divano di casa vostra. 
 
Francesca Tulli

Masterclass to Producers dal 24 al 26 maggio

Giovedì 12 Maggio 2016 16:20 Pubblicato in News
Produzione e regia si incontrano in un connubio di straordinario successo
 
Definito il programma della Masterclass to Producers, una tre giorni di alta formazione tesa a descrivere come generare rapporti virtuosi e di successo tra autore e produttore.
Con lo scopo di incoraggiare la partecipazione, AGPCI ha deciso di unificare la quota per tutti i partecipanti per un ammontare di € 280.
Qualora il partecipante coinvolge l’amico/collega, AGPCI offre l’opportunità di far partecipare entrambi al costo di € 250.
 
 
MARTEDI 24 MAGGIO 2016
 
09.30 - 10.30
L’IDEA. DALLA COMPLESSITA’ ALLA SINTESI
di Franca De Angelis - WGI
In un pitch ciò che deve arrivare all’interlocutore è l’idea che costituisce il cuore del progetto. L’idea non è uno slogan, una formula standard o un effetto speciale. L’idea non si trova altrove, nasce dentro: è quel particolare seme concettuale affidato allo scrittore del soggetto e della sceneggiatura che comprende al suo interno tutto il successivo sviluppo del progetto e il luogo di innesto per l’ulteriore contributo creativo di moltissime figure professionali che lo realizzeranno e l’arricchiranno. Il seme di un oleandro, non è quello di un girasole: anche se appaiono molto simili sono diversi e contengono futuri diversi. Così l’idea di un film non è quella di un corto e quella di una serie tv non è quella di un documentario. L’idea deve essere specifica e unica come la spirale ellittica del DNA, che tutto contiene e da tutto è diversa.
 
10.30 - 12.00
LA NARRAZIONE DIVENTA PREVIEW
di Gabriele Mainetti, Nicola Guaglianone
Un caso di scuola, il successo di quest’anno: Lo chiamavano Jeeg Robot. Come si presenta un progetto che è stato concepito con un mood innovativo? Con quali strumenti si riesce a comunicare all’interlocutore l’identità del prodotto finito? Quando e quanto utilizzare la cast list per solleticare l’immaginario e come far procedere la trama per far percepire il coinvolgimento emotivo del pubblico? Va lasciato in sospeso il finale?
 
12.00 - 12.30                                                                                              
BREAK
 
12.30 - 13.30
IL MOOD BOARD E LA GRAFICA COME MAPPA PER VEDERE LA DIREZIONE DEL FILM
di Daniele Moretti
Arricchire d’immagini la presentazione di un progetto è di fondamentale importanza, perché permette all’interlocutore di entrare nel progetto visivo e al team creativo di dimostrare il proprio livello di avanzamento e di controllo dell’idea. Foto o disegni di costumi, ambienti, arredamenti sono la base per costruire il mood board del film. Altrettanta cura va messa nella trasformazione del titolo in uno specifico logo del prodotto che lo collochi immediatamente in un genere o in un mercato di riferimento.                                                                                                                                           
13.00 - 14.30                                                                                              
BREAK
 
14.30 - 16.00
IL GENERE CINEMATOGRAFICO, UNA POTENTE ARMA PER CONQUISTARE I MERCATI INTERNAZIONALI
di Matteo Garrone
Scegliere di scrivere un progetto di genere significa non solo poter spaziare tra numerose tipologie collaudate, ma anche individuare con precisione un target di pubblico oltre che l’identità dei competitor, i modelli  di riferimento e le vie privilegiate di accesso a mercati e festival. E’ noto che il genere apre al prodotto le porte del mondo internazionale.
                                                                                                                         
16.00 - 16.30                                                                                              
BREAK
                                                                                                                         
16.30 - 18.00
EFFETTI VISIVI E STORY BORD: UNO STRUMENTO A FAVORE DELLA STORIA E DELLA PRODUZIONE
di Giuseppe Squillaci
Il pericolo più grande per la circolazione delle idee e dei progetti è l’autocensura. Molte storie si bloccano solo perché prevedono scene visivamente complesse e apparentemente costose. Ma sono timori sorpassati. Se si conoscono i segreti delle nuove tecnologie, che consentono ormai di mettere in scena l’impossibile, si può pensare di sviluppare la narrazione senza restrizioni dovute al budget e alla fattibilità.
 
MERCOLEDI 25 MAGGIO 2016
 
09.30 - 10.30
SCRIVERE IL DOSSIER DEL FILM: CONTENUTI EDITORIALI
di Massimo Galimberti
L’idea è il seme e contiene il tutto, l’abbiamo detto. Ma di quel tutto bisogna saper definire e mettere in luce i “selling points” in modo che risultino appetibili al primo colpo d’occhio. E’ di tutta evidenza, ma di non facilissima applicazione, che gli interlocutori sono diversi e bisogna saper cambiare la forma e i contenuti da mettere in risalto: c’è differenza nel presentare un progetto ai mercati o ai Festival o ai bandi per accedere ai Fondi Pubblici.
 
10.30 - 12.00
DIRECTOR’S STATEMENT
di Matteo Rovere
Il rapporto lavorativo e artistico tra produttore e regista è fondamentale. Bisogna procedere in una direzione comune, anche nella relazione con i finanziatori, per condividere con chiarezza una serie di elementi decisivi che partono dalla tipologia di film, con esempi concreti e presenti nel mercato italiano e internazionale, passando per l'intento narrativo, la visione estetica, l'impostazione delle riprese, fino al cast tecnico. I prodotti più riusciti vedono spesso una chiara condivisione tra regia, produzione e parte finanziaria.      
                                                                                                                
12.00 - 12.30
BREAK
 
12.30 - 13.30
SHORT CAST WISH LIST, PENSARE AD UN VOLTO ACCANTO AL RACCONTO
di Beatrice Kruger
Essere in grado di offrire oltre che l’idea o sceneggiatura anche la visione sulla scelta degli attori che si vorrebbero coinvolgere, se pur ipoteticamente, permette all’interlocutore che sta esaminando il progetto di comprendere più profondamente la visione del team creativo e il proprio approccio artistico.        
                                                                                                                
13.30 - 15.00                                                                                              
BREAK
 
15.00 - 16.00
VEDERE IL FILM PRIMA DI GIRARLO
di Sara Manini
Sempre più spesso, soprattutto nei mercati internazionali, si realizzano – a supporto della presentazione orale – dei pitch trailer o teaser. Si tratta di piccoli spot video, che assemblano e utilizzano, con un diverso montaggio, scene di altri film già prodotti, che possono evocare per assonanza tematica o visiva il prodotto nuovo che si intende realizzare. Sono presentazioni che non richiedono in generale un apposito girato. Talvolta però si opta anche per quello.
                                                                                                                
16.00 - 16.30                                                                                              
BREAK
 
16.30 - 18.00
COME LEGGERE UNA SCENEGGIATURA
di Fosca Gallesio
La sceneggiatura è un testo tecnico e come tale risulta – al primo impatto – un elemento chiuso e non aperto come un’opera letteraria. La sceneggiatura non è al servizio del lettore, non divaga per fare piacere: impone atmosfere, descrive ambienti e scenografie, programma gli elementi per la messa in scena, descrive i movimenti dei personaggi e stabilisce le parole che gli attori dovranno pronunciare. La sceneggiatura, più è tecnicamente ben fatta, più prelude a un film complesso e affascinante e più corre rischi evidenti di incomprensione o addirittura di rigetto. Chi deve leggere per lavoro una sceneggiatura deve impararne il linguaggio: è il primo passo per un’evoluzione del mercato delle idee anche in Italia.
                                                                                                                
GIOVEDI 26 MAGGIO 2016
 
09.30 - 10.30
LA DITTATURA DEL FORMATO
di Massimo Gaudioso
Il tempo è una delle variabili più importanti di una narrazione filmica e dunque anche di un pitch. Un lungometraggio, un corto, una serie tv o una webseries richiedono tipologie di narrazione diverse, riprese diverse, toni diversi, mercati e pubblici diversi. E relativi differenti pitch. Ogni formato tende a privilegiare alcune funzioni interne del prodotto a discapito di altre. Dove conta di più la scrittura e dove la struttura, dove l'ambientazione e in che modo l'attore? Come confezionare un microprodotto dai 50" ai 3'? Quali differenti competenze mi vengono richieste?
                                                                                             
10.30 - 12.00
INVIO DEI MATERIALI E IL RECALL
di Marina Marzotto
Quali sono le modalità più consone e professionali per dare seguito ad un pitch?  Come bisogna relazionarsi per avere un feedback? Se abbiamo fatto tutto bene dovremmo poter avere ancora materiale da fornire e un gancio per una prossima conversazione. I materiali sono preziosi e non vanno dati a chiunque e non prima di un incontro.  
                                                                                                                
12.00 - 12.30                                                                                              
BREAK
 
12.30 - 13.30
TECNICHE DI COMUNICAZIONE: SAPER COME E QUANDO COMUNICARE
di Cristiana Caimmi
Quando serve un’uscita stampa? In fase di preparazione o girato cosa si deve richiedere o preparare? Come attivare una strategia di comunicazione che viaggi insieme alla realizzazione del film?
                                                                                                                
13.30 - 14.30                                                                                              
BREAK
 
14.30 - 17.30
PITCH IN PLENARIA – LABORATORIO
di Lino Damiani
Presentazione del proprio progetto e coaching sulle tecniche di comunicazione e pitch.        
 
 
Tutti gli accreditati infatti avranno l’opportunità di presentare i loro progetti nel MARKET PITCH AGPCI, incontri one to one con i Produttori AGPCI e avranno un accesso riservato al VIP CORNER AGPCI durante la prossima festa di Fabrique du Cinéma, un privee esclusivo riservato ad Accreditati e Produttori AGPCI.
 
Per ogni altra informazione, potete far riferimento ai seguenti contatti:
- Tel. 06/88473362
- Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
 
La Masterclass to Producers si terrà dal 24 al 26 maggio, presso la sede LUISS Business School | School of Management - Viale Pola, 12 - 00198 Roma.
 
La MASTERCLASS TO PRODUCER è patrocinata dalla DIREZIONE GENERALE CINEMA del MIBACT, dall’AGIS - Associazione Generale Italiana dello Spettacolo e dalla LARA - Associazione Agenti di Artisti, organizzata da AGPCI in collaborazione con WGI-Writers Guild Italia, in partnership con LUISS Business School – School of Management e in media partnership con Fabrique du Cinéma.