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Questa notte parlami dell'Africa

Giovedì 27 Ottobre 2022 23:09 Pubblicato in Recensioni
Il film tratto dall’omonimo romanzo di Alessandra Soresina è la storia di due donne molte diverse per
provenienza, religione ed estrazione sociale ma con in comune la voglia di cambiare il proprio destino per
cercare di avvicinarsi a quell’idea di felicità che conferisce un senso ai giorni terreni.
Emma (Roberta Mastromichele) è un avvocato in crisi personale a causa di un matrimonio arrivato al
capolinea e alla perdita dell’anziana madre ma anche per una carriera forense abbracciata senza la giusta
vocazione.
La decisione per cercare di ritrovarsi e ritrovare la strada giusta è un viaggio che è anche occasione per
incontrare nuovamente la vecchia amica Fè (Diane Fleri), una donna libera e indipendente che ha deciso di
intraprendere un’attività di volontariato nell’Africa sub-sahariana per la salvaguardia degli elefanti e il
contrasto del bracconaggio e del commercio illegale di avorio.
Una volta giunta sul posto verrà coinvolta in attività pericolose che costeranno anche la vita a Dylan
(Corrado Fortuna), il fondatore dell’associazione con cui avrà anche un legame sentimentale ma soprattutto
farà la conoscenza di una giovane donna musulmana Nuri (Grace Neema Enock) promessa sposa ad un zio
ma con sogni di libertà ed emancipazione.
Il loro legame di amicizia porterà entrambe ad una scelta di distacco dalle convenzioni imposte dalla società
e ad una salda presa di coscienza che cambierà per sempre il loro futuro.
In questo film ricco di spunti tutto è poco approfondito, la trama è esile e in alcuni punti mancano passaggi
logici e coerenti allo sviluppo, che lasciano lo spettatore un po' attonito per ricostruire le vicende e per dare
una spiegazione della rappresentazione di certe situazioni. La recitazione ha più di qualche pecca
soprattutto nella protagonista che non ha lo spessore necessario a conferire credibilità e pathos ad una
donna dai forti contrasti ma che risulta invece sempre in balia degli eventi. Decisamente più convincenti gli
attori secondari Marlon Joubert nella parte di Finn (collega e amico di Dylan dal passato travagliato) e Grace
Neema Enock che dà corpo, voce e un sorriso disarmante a Nuri. Il loro incontro e successivo
innamoramento emozionano e coinvolgono.
Nel complesso un film che non rimane nel cuore e nell’anima di chi lo guarda anche se sulla carta avrebbe
gli elementi per poter smuovere corde emotive profonde. Si assiste ad un racconto monotono, con un
susseguirsi di avvenimenti anche poco realistici per come sono presentati e il tutto rimane un po' forzato
come se si cercasse il colpo di scena che non si realizza e si tentasse di emozionare a tutti i costi ma senza
l’esito sperato.
Anche la fotografia ci rimanda ad un’Africa stereotipata e quasi edulcorata sebbene il tema trattato sia
molto crudo e violento. Anche la colonna sonora utilizzata che rimane come tema di fondo dell’esperienza
in questa terra magica rende il tutto un po' scontato.
 
Virna Castiglioni

Utama

Giovedì 20 Ottobre 2022 23:04 Pubblicato in Recensioni

Questo film drammatico che ha molto in comune con il documentario e,  dove la splendida fotografia è essa stessa protagonista,  ci racconta una storia d'amore forte e fragile. Forte come può essere un filo d'erba che resiste nell'arido deserto ma fragile come è per definizione la vita umana quando si è giunti alla fine del percorso. "Utama" che in lingua quechua significa la nostra casa ci introduce in uno sconfinato paesaggio andino e in un microcosmo familiare composto da una coppia di anziani allevatori di lama.  Virginio e Sisa resistono strenuamente in un territorio segnato da una terribile siccità cercando un modo per andare avanti dignitosamente e in autonomia.  Virginio è malato ma non vuole lasciare sola la moglie e nemmeno la sua preziosa terra. Il difficile rapporto con il figlio lontano è mediato dalla dolcezza con cui il nipote Clever, che a breve lo renderà bisnonno,  torna per rimanere accanto il più possibile a questa coppia così unita anche nelle peggiori asperità. Il tutto condito da una colonna sonora struggente che sottolinea con pathos i momenti salienti. La regia indugia spesso sui primi piani dei protagonisti dai volti così veri e interessanti e riduce a dialoghi stringati la narrazione. Proprio perché anche il silenzio è in grado di dire tante cose, in questa pellicola ci ricorda che la natura ha estremo bisogno di aiuto perché non costringa l'essere umano a scelte dolorose stranianti per mettersi temporaneamente in salvo. Un film schietto che parla a tutte le generazioni ma soprattutto si rivolge ai giovani uomini e alle giovani donne di oggi che hanno il potenziale per rendere concreta la cura necessaria per salvare il nostro pianeta agonizzante.

Virna Castiglioni

Partita presso Borgo Ripa (Lungotevere Ripa 3) i5 Dicembre 2022, la quarta edizione del Bloody Festival Roma – dedicato al cinema dell’orrore – si appresta ad ospitare una vera e propria degustazione da brivido Mercoledì 7 Dicembre.

 

 

Del resto, non vi è film che non presenti almeno una scena in cui si mangia o si beve, questo perché la tavola è un gesto quotidiano, ricco di valenze relazionali. Sono sempre più numerosi, tuttavia, quei film che trattano l'enogastronomia come un vero e proprio motore narrativo, talora trasformandola in un "personaggio" capace di fotografare un periodo storico, un pensiero politico, un cambiamento umano.

 

Moderato dalla golosa narratrice di racconti di cibo Valentina Vitale, si propone di approfondire proprio questo aspetto il talk riguardante il valore del cibo all’interno del cinema che si terrà presso il Bloody Festival Roma dalle ore 12.00 alle ore 13.00 del 7 Dicembre 2022.

Tra Big night di Stanley Tucci, Mangiare bere uomo donna di Ang Lee, La grande abbuffata di Marco Ferreri e Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante di Peter Greenaway, un talk in compagnia degli chef Angelo Troiani (una stella Michelin, del ristorante Il Convivio), Massimo Riccioli (ristorante La Rosetta), i cui esordi sono proprio in ambito cinematografico, Massimo Capretta (ristorante Arca), dalla macrobiotica al finedining, Koji (ristorante giapponese Nakai, dove la tradizione si evolve in una cucina dalle influenze europee).

Interverranno anche l’imprenditore Giorgio Reggiani del Fishing Club, l’avvocato Mario Pecoraro e il critico cinematografico Federico Pontiggia.

A seguire degustazione con assaggi degli chef stessi.

Nella stessa giornata proiezione del cortometraggio Fuori servizio di Maurizio Cohen, che, interpretato da Mita Medici Giorgio Locuratolo, unisce vino, donne e horror.

Sponsor di Bloody Festival Roma 2022 sono Acqua Fiuggi, Ristorante Arca, Cupiditas Società Cooperativa, La Rosetta Trattoria, Studio Legale Pandiscia e Pecoraro, Ristorante Il Convivio, FabFactory, Ristorante Nakai, Fazio Wine, ZTV Production, Montali Vini, Fishing Club, Greed – Avidi di gelato, Sabotino, Nifo Sarrapocchiello e Kitchen Strategy.

L’evento è patrocinato dal Comune di Roma.    

Costo biglietto: 15 euro al giorno comprensivo di aperitivo accompagnato da musica a cura del gruppo PESSIMA iDEA, con roster di artisti emergenti.

Sito ufficiale:

https://www.bloodyfestivalroma.it

 

Social:

 

https://www.facebook.com/bloodyfestivalroma/

 

https://www.instagram.com/bloodyfestivalroma/

 

FilmFreeway:

https://filmfreeway.com/BloodyFestivalRoma

 

Si svolgerà dal 5 al 7 Dicembre 2022 presso Borgo Ripa, in Lungotevere Ripa 3, la quarta edizione del Bloody Festival Roma, dedicato al cinema dell’orrore e organizzato dal produttore Sergio Romoli e dall’amministratore Massimo Maurizi di ZTV Production.

Di giorno in giorno gli incontri con i registi delle opere saranno moderati dalla finalista a Miss Italia Sofia Fici e l’attrice Shaen Barletta, reduce dallo splatter Antropophagus II e ora su Prime nella serie Prisma.

Suddivisi nelle diverse sezioni che prevedono horror, giallo e thriller, i lungometraggi in concorso proiettati nei tre giorni saranno, tra gli altri, Dead bride di Francesco Picone, che guarda a InsidiousThe conjuringL’esorcista ShiningCustodes, orchestrato tra atmosfere gotiche e oscuri segreti per la regia di Edoardo Nervi insieme a Lea Vera BorniottoBlades in the darkness di Alex Visani, con una inedita Manuela Arcuri “da paura“ e Brividi d‘autore di Pierfrancesco Campanella, noir ad alta tensione popolato da ricco cast costituito, tra gli altri, da Maria Grazia CucinottaFranco OppiniSebastiano Somma Gioia Scola. Ma, a partire dalla mattina vi sarà in ciascuna delle giornate molto spazio anche per i cortometraggi, che, come i film citati, verranno premiati con appositi sampietrini – stampati in 3D da FabFactory - da una giuria di qualità costituita da professionisti della Settima arte, sotto la direzione artistica di Lais Santos e la presidenza di Sabina Pariante.

 

 

I giurati sono lo storico direttore della fotografia Nino Celeste, il compositore Marco Werba (GialloIl delitto Mattarella) e il regista Mirko Alivernini (Il ribelleRocky Giraldi – Delitto a Porta Portese).

 

Eventi fuori concorso saranno The wood cutter di Mirko Alivernini e Abisso nero, lo zombie movie di Gaetano Russo che ha anticipato il Coronavirus.

Alla sua seconda edizione nell’ambito del Bloody Festival Roma, il Premio Roberto Pariante alla carriera – dedicato all‘aiuto regista che fu anche autore dell’episodio Testimone oculare, facente parte della mini-serie televisiva argentiana La porta sul buio – verrà quest’anno consegnato a Nino Celeste.

Novità di questa edizione 2022 sono tre masterclass: una di regia, con Mirko Alivernini, una riguardante la musica nel cinema thriller, con Marco Werba, e, infine, una relativa agli effetti speciali tenuta da David Bracci, il cui vasto curriculum include collaborazioni in titoli di Dario Argento, Gabriele Albanesi e la statunitense Troma. Vi saranno anche i premi speciali assegnati da HODTV e WeShort, più il premio Nottola conferito da Ore d’orrore ai cortometraggi.

Altri eventi speciali, infine, sono l’incontro con lo scrittore Eugenio Tassitano, che parlerà del suo nuovo libro Le Vertigini di Hitchcock – Il soldalizio tra Alfred Hitchcock e Bernard Herrmann, e un talk sul valore del cibo nel cinema horror (e non solo) in compagnia degli chef Angelo Troiani una stella Michelin (ristorante Il Convivio), Massimo Riccioli (ristorante La Rosetta), Massimo Capretta (ristorante Arca) Koji (ristorante Nakai) moderati dall’esperta di comunicazione Valentina Vitale. Evento, quest’ultimo, cui seguirà degustazione con assaggi degli chef stessi.

Sponsor di Bloody Festival Roma 2022 sono Acqua Fiuggi, Ristorante Arca, Cupiditas Società Cooperativa, La Rosetta Trattoria, Studio Legale Pandiscia e Pecoraro, Ristorante Il Convivio, FabFactory, Ristorante Nakai, Fazio Wine, ZTV Production, Montali Vini, Fishing Club, Greed – Avidi di gelato, Sabotino, Nifo Sarrapocchiello e Kitchen Strategy.

L’evento è patrocinato dal Comune di Roma.    

 

Costo biglietto: 15 euro al giorno comprensivo di aperitivo accompagnato da musica a cura del gruppo PESSIMA iDEA, con roster di artisti emergenti.

 

Sito ufficiale:

https://www.bloodyfestivalroma.it

 

Social:

 

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FilmFreeway:

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