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Questo film drammatico che ha molto in comune con il documentario e, dove la splendida fotografia è essa stessa protagonista, ci racconta una storia d'amore forte e fragile. Forte come può essere un filo d'erba che resiste nell'arido deserto ma fragile come è per definizione la vita umana quando si è giunti alla fine del percorso. "Utama" che in lingua quechua significa la nostra casa ci introduce in uno sconfinato paesaggio andino e in un microcosmo familiare composto da una coppia di anziani allevatori di lama. Virginio e Sisa resistono strenuamente in un territorio segnato da una terribile siccità cercando un modo per andare avanti dignitosamente e in autonomia. Virginio è malato ma non vuole lasciare sola la moglie e nemmeno la sua preziosa terra. Il difficile rapporto con il figlio lontano è mediato dalla dolcezza con cui il nipote Clever, che a breve lo renderà bisnonno, torna per rimanere accanto il più possibile a questa coppia così unita anche nelle peggiori asperità. Il tutto condito da una colonna sonora struggente che sottolinea con pathos i momenti salienti. La regia indugia spesso sui primi piani dei protagonisti dai volti così veri e interessanti e riduce a dialoghi stringati la narrazione. Proprio perché anche il silenzio è in grado di dire tante cose, in questa pellicola ci ricorda che la natura ha estremo bisogno di aiuto perché non costringa l'essere umano a scelte dolorose stranianti per mettersi temporaneamente in salvo. Un film schietto che parla a tutte le generazioni ma soprattutto si rivolge ai giovani uomini e alle giovani donne di oggi che hanno il potenziale per rendere concreta la cura necessaria per salvare il nostro pianeta agonizzante.
Virna Castiglioni
Partita presso Borgo Ripa (Lungotevere Ripa 3) il 5 Dicembre 2022, la quarta edizione del Bloody Festival Roma – dedicato al cinema dell’orrore – si appresta ad ospitare una vera e propria degustazione da brivido Mercoledì 7 Dicembre.
Del resto, non vi è film che non presenti almeno una scena in cui si mangia o si beve, questo perché la tavola è un gesto quotidiano, ricco di valenze relazionali. Sono sempre più numerosi, tuttavia, quei film che trattano l'enogastronomia come un vero e proprio motore narrativo, talora trasformandola in un "personaggio" capace di fotografare un periodo storico, un pensiero politico, un cambiamento umano.
Moderato dalla golosa narratrice di racconti di cibo Valentina Vitale, si propone di approfondire proprio questo aspetto il talk riguardante il valore del cibo all’interno del cinema che si terrà presso il Bloody Festival Roma dalle ore 12.00 alle ore 13.00 del 7 Dicembre 2022.
Tra Big night di Stanley Tucci, Mangiare bere uomo donna di Ang Lee, La grande abbuffata di Marco Ferreri e Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante di Peter Greenaway, un talk in compagnia degli chef Angelo Troiani (una stella Michelin, del ristorante Il Convivio), Massimo Riccioli (ristorante La Rosetta), i cui esordi sono proprio in ambito cinematografico, Massimo Capretta (ristorante Arca), dalla macrobiotica al finedining, e Koji (ristorante giapponese Nakai, dove la tradizione si evolve in una cucina dalle influenze europee).
Interverranno anche l’imprenditore Giorgio Reggiani del Fishing Club, l’avvocato Mario Pecoraro e il critico cinematografico Federico Pontiggia.
A seguire degustazione con assaggi degli chef stessi.
Nella stessa giornata proiezione del cortometraggio Fuori servizio di Maurizio Cohen, che, interpretato da Mita Medici e Giorgio Locuratolo, unisce vino, donne e horror.
Sponsor di Bloody Festival Roma 2022 sono Acqua Fiuggi, Ristorante Arca, Cupiditas Società Cooperativa, La Rosetta Trattoria, Studio Legale Pandiscia e Pecoraro, Ristorante Il Convivio, FabFactory, Ristorante Nakai, Fazio Wine, ZTV Production, Montali Vini, Fishing Club, Greed – Avidi di gelato, Sabotino, Nifo Sarrapocchiello e Kitchen Strategy.
L’evento è patrocinato dal Comune di Roma.
Costo biglietto: 15 euro al giorno comprensivo di aperitivo accompagnato da musica a cura del gruppo PESSIMA iDEA, con roster di artisti emergenti.
Sito ufficiale:
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FilmFreeway:
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Si svolgerà dal 5 al 7 Dicembre 2022 presso Borgo Ripa, in Lungotevere Ripa 3, la quarta edizione del Bloody Festival Roma, dedicato al cinema dell’orrore e organizzato dal produttore Sergio Romoli e dall’amministratore Massimo Maurizi di ZTV Production.
Di giorno in giorno gli incontri con i registi delle opere saranno moderati dalla finalista a Miss Italia Sofia Fici e l’attrice Shaen Barletta, reduce dallo splatter Antropophagus II e ora su Prime nella serie Prisma.
Suddivisi nelle diverse sezioni che prevedono horror, giallo e thriller, i lungometraggi in concorso proiettati nei tre giorni saranno, tra gli altri, Dead bride di Francesco Picone, che guarda a Insidious, The conjuring, L’esorcista e Shining, Custodes, orchestrato tra atmosfere gotiche e oscuri segreti per la regia di Edoardo Nervi insieme a Lea e Vera Borniotto, Blades in the darkness di Alex Visani, con una inedita Manuela Arcuri “da paura“ e Brividi d‘autore di Pierfrancesco Campanella, noir ad alta tensione popolato da ricco cast costituito, tra gli altri, da Maria Grazia Cucinotta, Franco Oppini, Sebastiano Somma e Gioia Scola. Ma, a partire dalla mattina vi sarà in ciascuna delle giornate molto spazio anche per i cortometraggi, che, come i film citati, verranno premiati con appositi sampietrini – stampati in 3D da FabFactory - da una giuria di qualità costituita da professionisti della Settima arte, sotto la direzione artistica di Lais Santos e la presidenza di Sabina Pariante.
I giurati sono lo storico direttore della fotografia Nino Celeste, il compositore Marco Werba (Giallo, Il delitto Mattarella) e il regista Mirko Alivernini (Il ribelle, Rocky Giraldi – Delitto a Porta Portese).
Eventi fuori concorso saranno The wood cutter di Mirko Alivernini e Abisso nero, lo zombie movie di Gaetano Russo che ha anticipato il Coronavirus.
Alla sua seconda edizione nell’ambito del Bloody Festival Roma, il Premio Roberto Pariante alla carriera – dedicato all‘aiuto regista che fu anche autore dell’episodio Testimone oculare, facente parte della mini-serie televisiva argentiana La porta sul buio – verrà quest’anno consegnato a Nino Celeste.
Novità di questa edizione 2022 sono tre masterclass: una di regia, con Mirko Alivernini, una riguardante la musica nel cinema thriller, con Marco Werba, e, infine, una relativa agli effetti speciali tenuta da David Bracci, il cui vasto curriculum include collaborazioni in titoli di Dario Argento, Gabriele Albanesi e la statunitense Troma. Vi saranno anche i premi speciali assegnati da HODTV e WeShort, più il premio Nottola conferito da Ore d’orrore ai cortometraggi.
Altri eventi speciali, infine, sono l’incontro con lo scrittore Eugenio Tassitano, che parlerà del suo nuovo libro Le Vertigini di Hitchcock – Il soldalizio tra Alfred Hitchcock e Bernard Herrmann, e un talk sul valore del cibo nel cinema horror (e non solo) in compagnia degli chef Angelo Troiani una stella Michelin (ristorante Il Convivio), Massimo Riccioli (ristorante La Rosetta), Massimo Capretta (ristorante Arca) e Koji (ristorante Nakai) moderati dall’esperta di comunicazione Valentina Vitale. Evento, quest’ultimo, cui seguirà degustazione con assaggi degli chef stessi.
Sponsor di Bloody Festival Roma 2022 sono Acqua Fiuggi, Ristorante Arca, Cupiditas Società Cooperativa, La Rosetta Trattoria, Studio Legale Pandiscia e Pecoraro, Ristorante Il Convivio, FabFactory, Ristorante Nakai, Fazio Wine, ZTV Production, Montali Vini, Fishing Club, Greed – Avidi di gelato, Sabotino, Nifo Sarrapocchiello e Kitchen Strategy.
L’evento è patrocinato dal Comune di Roma.
Costo biglietto: 15 euro al giorno comprensivo di aperitivo accompagnato da musica a cura del gruppo PESSIMA iDEA, con roster di artisti emergenti.
Sito ufficiale:
https://www.
Social:
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FilmFreeway:
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Da una galassia molto vicina… Salvatore Scarico e Manuela Montella presentano Anatar, il primo Spaghetti-Fi!
Diretto da Alan Smithee, vede nel cast Azzurra Rocchi, Raffaele De Vita, Ciro Villano, Walter Lippa, Paolo Perinelli, Giancarlo Del Diavolo e Davide Marotta.
Anatar è una commedia fantascientifica che nasce come parodia del kolossal Avatar, prendendo come riferimento i film dei Monty Python e la comicità di titoli quali Una pallottola spuntata, Robin Hood - Un uomo in calzamaglia e Scary movie. Rispetto al kolossal di James Cameron, Anatar ribalta i ruoli all’interno della storia. Sono infatti gli alieni ad essere tecnologicamente avanzati e a mettersi in viaggio attraverso lo spazio a causa dei problemi di abitabilità col proprio pianeta. Gli umani, rozzi e violenti, sono il popolo inferiore da conquistare.
Il popolo degli Anatar, alieni umanoidi che si sono evoluti dalle anatre, dopo aver portato al collasso il proprio pianeta è alla ricerca di un nuovo corpo celeste da chiamare nido. Nel loro pellegrinaggio spaziale approdano su Pandoro, un luogo dove esseri viventi e natura hanno trovato il proprio strano equilibrio. Amore, guerra, astronavi e papere spaziali sono gli ingredienti di questa grottesca fiaba moderna sull’accettazione di ciò che è diverso da noi.
Il produttore Salvatore Scarico dichiara: “Anatar vuole presentarsi come uno degli apri fila di un nuovo genere cinematografico: lo Spaghetti-Fi. Ci proponiamo di portare in sala e sugli schermi una nuova forma di eredità della parodia all’italiana mantenendo lo spirito ironico di questo genere. Anatar è una commedia brillante, grottesca, fantascientifica e, allo stesso tempo, satirica e osservatrice della realtà. Adatto a grandi e piccoli, il mockbuster di Avatar vi saprà stupire”.
Prodotto da Tyche Production srl, Anatar sarà nei cinema dal 1 Dicembre 2022, distribuito da Green Film.