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Prodotto da Alberto De Venezia per Ipnotica produzioni, è disponibile in esclusiva su Prime Video Karate man di Claudio Fragasso, autore di Palermo Milano solo andata e Milano Palermo Il ritorno.
Karate man s’ispira alla vera storia del protagonista Claudio Del Falco, raccontando di un karateka che trova fin da bambino la forza per combattere tramite lo sport la malattia da cui è affetto.
Durante i campionati mondiali di karate Claudio Del Falco, campione d’arti marziali, perde il titolo combattendo contro Stefano Maniscalco, pluricampione mondiale e internazionale. Alla fine del combattimento, Claudio cade in coma, ma non per i colpi subiti da Maniscalco, bensì a causa della malattia che lo affligge da quando era bambino, da lui sempre nascosta a tutti. Malattia che, insieme alla passione per le arti marziali e ad un grande centro sportivo, ha ereditato dal padre, il quale gli ha insegnato a conviverci, curandosi senza smettere, al contempo, di sognare in grande. Quando Claudio esce dal coma, accanto a sé ha Laura, sua fisioterapista di sempre, nonché medico sportivo con cui vive una storia d’amore tormentata a causa dell’ex compagno di lei, Maurizio, giovane psicolabile violento e pericoloso, che non accetta la fine del loro rapporto minacciandola continuamente. Drammatiche conseguenze portano Claudio a cadere in una sorta di depressione, ma il suo amico Maniscalco gli è vicino e lo convince ad allenarsi per riprendersi e prepararsi ad affrontare un incontro durissimo di MMA, in quanto scommesse clandestine fatte a sua insaputa rischiano di rovinargli l’esistenza e di privarlo proprio della preziosa palestra. Man mano che cerca di realizzare il sogno di una vita: diventare l’unico vero karate man, campione internazionale d’arti marziali.
Firma la sceneggiatura di Karate man Rossella Drudi, da un soggetto scritto insieme allo stesso Fragasso, mentre, al fianco di Claudio Del Falco, fanno parte del cast il vero campione del mondo di karate Stefano Maniscalco, Anne Garcia, Stefano Calvagna, Tony Scarf, il pluricampione di MMA Michele Verginelli, Melina Arena, Gianluca Potenziani, Marco Aceti, Ivan Lucarelli, Gabriela Teleaga, Monica Carpanese, Marco Camera, Delia Germi, Fedele Tullo, Noemi Cognini e, nei panni del protagonista da bambino, Niccolò Calvagna.
Ponnto Production è produzione associata di Karate man, che, patrocinato dalla FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali), WKF (World Karate Federation) e da Sport e Salute, è distribuito da Ipnotica Film.
Torna dopo “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” (2017) Martin McDonagh in concorso al Lido. E porta con sé i suoi due attori feticcio: Colin Farrell e Brendan Gleeson, visti nel suo meraviglioso “In Bruges”. E come sempre confeziona un’opera solida, preziosa e vicina alla perfezione. Come il migliore degli orologi non perde tempo in fronzoli ed ogni rintocco delle quasi 2 ore di film è un piacere per lo spettatore; che vive empaticamente le sorti dei protagonisti, in un saliscendi tra dramma ed ironia. Premiato qui a Venezia con la Coppa Volpi al Miglior attore a Colin Farrell e con la miglior sceneggiatura proprio a Martin McDonagh. Non ci sarebbe stato premio più azzeccato. Prodotto dalla Searchlight Pictures, casa Disney, l’uscita italiana è prevista il 2 Febbraio 2023.
Irlanda anni 20, isola al largo della costa occidentale. Padraic (Farrell) e Colm (Gleeson) sono migliori amici. Un giorno Colm decide improvvisamente di rompere l’amicizia. Questo avrà conseguenze disastrose non solo nella vita di Padraic, ma anche per l’intera piccola comunità. L’isolano non si rassegna all’idea della perdita senza senso di Colm e cerca in ogni modo di scuoterlo e farlo ragionare. Padraic cerca aiuto nella sorella Siobhan (Kerry Condon) e nel figlio del capo della polizia Dominic (Barry Keoghan). Quest’ultimo personaggio decisamente svampito; vive in un mondo tutto suo. Colm è ferreo sulle proprie convinzioni e non ha intenzione di fare un passo indietro, anzi, rincara la dose. Se Padraic continua ad importunarlo è deciso a prendere drastiche decisioni al limite della follia. Tutto questo disagio si istaura nell’intera comunità, che non è abituata ad un clima belligerante.
McDonagh si conferma un ottimo regista, ma soprattutto un eccellente sceneggiatore. Lo script è favoloso. Disegna con precisione millimetrica i protagonisti. Tutti, compresi I baristi del pub del paese. Tra spiriti che prevedono gli accadimenti ed animali nel focus dell’azione, esplode una strana guerra imprevista, non voluta. Siamo di fronte ad un possente racconto allegorico e morale sulla sconsideratezza delle guerre. Battaglie di massa senza senso, quelle che incorniciano il paese irlandese nel pieno delle proprie incoerenze. Ma qui soprattutto personali, dettate da sfizi e da intime pochezze. Colpi di orgoglio umano ingiustificati e pericolosi, non solo per gli interessati, ma anche per i posteri.
La messa in scena lascia veramente stupefatti. Un argomento come la guerra scritto con garbo e finezza. Si incastra tutto alla perfezione. L’argomento in superficie dell’amicizia negata è solo uno specchio per allodole, che nel profondo sottotesto esplode come l’inizio di una guerra sanguinosa, rancorosa e distruttiva. Insita, ahinoi, nell’animo umano. E poi, diciamolo a voce alta, nel film non si vede un fucile.
McDonagh può veramente essere considerato uno dei migliori esponenti drammaturgici dei nostri tempi. La
regia è compatta, in grado di non perdere mai il focus del film. A tratti Teatrale e spettrale.
Ruba l’occhio la fotografia di Ben Davis, collaboratore stretto di Martin McDonagh. Paesaggi incontaminati immortalati in splendidi campi lunghi e medi. Verdi prati e svettanti scogliere, che danno respiro al film. Il tutto in netta opposizione con lo stato cupo e depresso dei protagonisti. La natura può solo assistere inerme alla nostra distruzione.
The Banshees of Inisherin è una partita a scacchi giocata da due personaggi, metaforicamente con il mondo intero in mano, che decidono il destino di tutti. Non vi sembra clamorosamente attuale? Un lungometraggio da non perdere. Colpo di fulmine.
David Siena
Si sono concluse a Roma le riprese di Oltre, diretto e interpretato da Giuseppe Celesia e girato tra la capitale, Palermo e Bagheria.
Oltre è un thriller prodotto da Joseph Crepaldi per JCG Bit production srl e Paolo Picciolo per Horcynus production srl, con il sostegno della Clinica Andros di Palermo, Mec Museum Soggea spa e Solfin srl Palermo.
Insieme al regista, Caterina Gabanella e Daniel McVicar, star della popolare soap opera Beautiful, sono protagonisti di Oltre Daniela Fazzolari e Danilo Brugia, noti al pubblico del piccolo schermo soprattutto per Cento vetrine, Bruno Bilotta, la cui ricca filmografia spazia da collaborazioni con Sergio Leone e Carlo Verdone a grandi produzioni internazionali quali American assassin e il cinecomic Spider-Man: Far from home, Manfredi Russo, già nel cast dei film televisivi Indictus: La terra è di nessuno e Mario Francese, Manuela Donzelli, le piccole Livia Modica e Sophia Condorelli, e, reduce dall’italo-ucraino Umbrella sky, Martina Palladini, che, come pure Loretta Micheloni e Gianluca Potenziani, sarà anche a breve nei cinema nel superhero movie tricolore Gli Speciali.
Affiancato dai colleghi Francesca (Martina Palladini), Gianluca (Gianluca Potenziani) e Franco (Manfredi Russo), Chris Ravelli,(Giuseppe Celesia), ispettore di polizia alle prese con diversi casi di violenza sui minori, ha appena salvato una neonata, abbandonata dai propri genitori su una delle tante barche ormeggiate nella spiaggia siciliana vicino Palermo. Il ritrovamento gli fa tornare alla mente tutte le ferite di un passato mai dimenticato e un matrimonio andato in frantumi con la ex moglie Viola (Daniela Fazzolari). Per l’uomo sarà difficile resistere alle reti seduttive di Paola (Caterina Gabanella), avvenente e provocante inquilina che va a vivere insieme al marito Samuel (Daniel McVicar) e alla figlia Daisy (Livia Modica) nella vecchia villa di sua proprietà e di Viola; tanto che la relazione che si instaurerà con la donna lascerà presto emergere una serie di problemi. Oltretutto Daisy (Livia Modica), la figlia tredicenne, ha strane visioni che rivelano qualcosa di oscuro e terribile legato al passato dell’abitazione.
Produttori associati di Oltre sono Saturnia Pictures srl, Everglades Film e Ipnotica Produzioni, con produzione esecutiva di Giuseppe M. Andreani e Alberto De Venezia, organizzazione di Sara Paolucci e supervisione alla regia di Massimo Paolucci.
Su scenografie di Tonino Di Giovanni, si occupa della fotografia Mario Laclere, mentre il montaggio è a cura di Andrea D'Emilio.
Il film inoltre ha avuto il Patrocinio del comune di Palermo e del comune di Bagheria, il sostegno economico dell ARS Assemblea Regionale Siciliana, la partecipazione di Caffe Profili - della Sartoria Maqueda che ha curato i costumi per le attrici, di Campo Marzio per le borse e gli accessori, Tanto di Coppola per i copricapi firmati Sicilia, FancsV di Simona Elia per i gioielli, di Catalano Abbigliamento e di sartoria Mobilia per i costumi degli attori, di Castello Branciforti Trabia e dell' Hotel & Residence villa Lampedusa, che ha ospitato tutta la troupe romana e gli attori su Palermo.
Attualmente in post-produzione, Oltre verrà distribuito nei cinema da Saturnia Pictures e Ipnotica Film entro il primo semestre del 2023 e, in seguito, in streaming attraverso la piattaforma Amazon Prime Video Italia.
Si intitola Currite Currite e, già disponibile online, è il brano attraverso cui l’attore e regista napoletano Vincenzo Peluso si cimenta nella sua più grande passione: la musica.
Una passione che coltiva, in realtà, da sempre e che ora concretizza grazie a questo pezzo prorompente e ritmato che, già al primo ascolto, entra prepotentemente in testa.
“Musicato e arrangiato da Alessandro Massa su testo di Riccardo Massa, Currite Currite nasce dalla voglia di raccontare la mia città, Napoli, nella sua forma più bella, ovvero quando la gioia dell’arrivo dell’estate fa uscire tutti fuori dalle case per assaporare il mare, i vicoli, i colori e la spensieratezza dei bambini che, correndo, si lasciano dietro ogni pensiero andando incontro alla bella stagione” dichiara Peluso, “È un brano che mi rappresenta molto, un vero e proprio inno all'estate, una melodia fresca, dal sapore mediterraneo e popolare”.
Dopo l’esordio nel 1991 nell’acclamato Il ladro di bambini di Gianni Amelio, Vincenzo Peluso ha iniziato una carriera nell’ambito del cinema d’autore, spaziando dal teatro alla televisione e lavorando al servizio di cineasti quali Pappi Corsicato, Giuseppe Ferrara, Claudio Bonivento e Maurizio Zaccaro, affiancando oltretutto apprezzatissimi attori del calibro di Giancarlo Giannini, Claudio Amendola e Michele Placido. Fino ad approdare dietro la macchina da presa e a rendere la regia quella che rimane, tutt’oggi, la sua principale attività.
Visionabile al link riportato di seguito, il videoclip di Currite Currite è stato girato tra Napoli e l'isola di Procida, che con la loro bellezza e la magia dei colori gli hanno conferito un tocco particolare.