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scadenza del bando: 07/06/2013
Sono aperte le iscrizioni per partecipare alla settima edizione di CORTOACQUARIO, festival internazionale di corti e documentariche abbiano come tema denominatore il maree l’acqua, che si terrà nel luglio 2013, come di consueto, nella località balneare di Santa Marinella(Roma). Realizzato dall’Associazione Acquario Infinito, con la direzione artistica di Gisella Ianiri e Claudio Storani, CORTOACQUARIOè la manifestazione cinematografica a tematica marina più approfondita e stimolante del panorama nazionale. “L’internazionalità del Festival – sottolineano i due direttori - permette di aprire finestre su mondi e culture, solo apparentemente lontane, misurare il polso del pianeta e dell’uomo che lo vive, sottolineando così l’urgenza dell’agire, la ricchezza della solidarietà, l’importanza di un impegno civico in una visione globale del mondo”.
costo d'iscrizione: gratis
premi: In collaborazione con l'Associazione Acquario Infinito la giuriaassegnerà tre premi: Premio miglior cortodi1.000 euro; Premio miglior documentariodi 1.000 euroe ilPremio speciale della Giuriadi 1.000 euro.
modalità d'iscrizione:
Le opere dovranno essere spedite unitamente alla scheda d’iscrizione, entro e non oltre il 7 giugno 2013tramite posta ordinaria o prioritaria (farà fede la data del timbro postale) al seguente recapito: FESTIVAL CORTOACQUARIO -VIA DELLA SELCIATA , 25 - 00058 SANTA MARINELLA - (ROMA).
I lavori, nazionali ed internazionali, possono essere inviati per la visione in streaming sul sito MOVIBETA al seguente link http://festival.movibeta.com/web/controllers/usuarioController.php?action=4&festival=162Questa modalità d’invio sarà ritenuta conforme per la partecipazione al festival.
link da cui scaricare la documentazione per l'iscrizione:
www.cortoacquario.comoppure all’indirizzo www.cortoacquario.rai.it
scadenza del bando: 15/05/2013
Dal 21 al 28 luglio 2013 Montefiasconeospiterà la 7a edizione di Est Film Festival, prodotta, organizzata e diretta dalla Società Arcopublic (www.arcopublic.it) e dall'Associazione Culturale Factotum (www.associazionefactotum.it).
Est Film Festival 2013offrirà un calendario culturale ampio e completamente GRATUITO. Le tre sezioni competitive, Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi, saranno affiancate da numerosi eventi Extra, dagli Incontri Speciali con registi e attori e dalla sezione DopoFestival, che manterrà vivo il fermento culturale del Festival fino a tarda notte. Gli eventi saranno ospitati nella splendida Rocca dei Papi di Montefiascone, a Piazzale Frigo, a Largo Plebiscito, nell'Enoteca Provinciale, al Cinema Multisala Gallery, nelle Ex Carceri Papaline e nel Caffè di Piazza Vittorio Emanuele.
Le sezioni competitive sono riservate esclusivamente a opere italiane:
Lungometraggi: alla sezione sono ammessi lungometraggi di finzione realizzati dopo il 1° gennaio 2011, di durata non inferiore a 60’;
Documentari: alla sezione sono ammessi documentari realizzati dopo il 1° gennaio 2011, di durata non inferiore a 50’.
Cortometraggi: alla sezione sono ammessi cortometraggi realizzati dopo il 1° gennaio 2012, di durata non superiore a 25’.
Le opere, selezionate dalla Direzione artistica, non saranno soggette a limiti di genere e tema.
costo d'iscrizione: gratis
premi:
Le tre Giurie ufficiali assegneranno i seguenti Premi:
- Arco d’Oro e 7.000 euro al vincitore della sezione Lungometraggi;
- Arco d’Argento e 2.000 euro al vincitore della sezione Documentari;
- Arco d’Argento e 2.000 euro al vincitore della sezione Cortometraggi;
Anche gli spettatori saranno chiamati a decretare il miglior film presentato nella sezione Lungometraggi con l’assegnazione del Premio del Pubblico (Arco d’Argento e 2.000 euro).
Inoltre i cortometraggi con colonna sonora originale parteciperanno all'assegnazione del JazzUp Award – Best Soundtrack (1.000 euro).
.modalità d'iscrizione:
I Bandi di iscrizione e il regolamento sono disponibili sul sito ufficiale di Est Film Festival: www.estfilmfestival.it
Concorso Internazionale Cortometraggi
1° Edizione
CHIANTI : ARTI & MESTIERI
scadenza del bando: 30/04/ 2013
Al via il concorso per la realizzazione di cortometraggi sul territorio del Chianti. Un progetto artistico-culturale che coinvolge giovani filmmakers , artisti e artigiani e ha l'obiettivo di contribuire alla diffusione, attraverso il mezzo audiovisivo, del patrimonio artistico, produttivo e naturalistico del territorio. I cortometraggi saranno della durata massima di 15 minuti e a genere libero. I partecipanti dovranno comunicare in maniera emozionale, coinvolgente le peculiarità dei mestieri caratteristici del territorio, trasmettendo i valori legati alla tradizione, alla storia e alla cultura del luogo.
costo d'iscrizione: gratis
premi:
I vincitori del Concorso, nel corso di una settimana, produrranno il corto sul territorio.
link da cui scaricare la documentazione per l'iscrizione:
www.slowmoviecontest.org
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È trascorso poco più di un paio di lustri da quell'estate del 2001 che vide Genova teatro del G8, l'incontro dei leader degli otto paesi più industrializzati al mondo, e luogo delle manifestazioni di protesta e confronto organizzate dal Genoa Social Forum. La coesistenza dei due eventi portò ai tristemente noti “fatti del G8 di Genova”, comprensivi di morto (il giovane Carlo Giuliani freddato dal carabiniere di leva Mario Placanica) e di irruzione delle forze di Polizia all'interno della Scuola “Armando Diaz”, scenario di quegli atti di violenza gratuita che furono definiti “Macelleria messicana”.
È trascorso poco più di un paio di lustri e già il cinema si è occupato numerose volte di quegli accadimenti: a caldo, nello stesso 2001, Davide Ferrario mette su Le strade di Genova ed il collettivo composto da Roberto Giannarelli, Francesco Ranieri Martinotti, Paolo Pietrangeli, Wilma Labate gira Genova per noi; l'anno dopo Francesca Comencini porta in sala Carlo Giuliani, ragazzo; mentre ultimo, nel 2011, arriva Black Block di Carlo A. Bachschmidt, indagine troppo di parte, ma lavoro preparatorio all'unico film di finzione – se si eccettua Cosimo e Nicole (2012) di Francesco Amato che tangenzialmente sfiora i fatti - che nel 2012 dividerà pubblico e critica: Diaz – Don't clean up this blood di Daniele Vicari.
Il 2013 è l'anno di The summit di Franco Fracassi, già dietro a documentari di scottante attualità come Zero – Inchiesta sull'11 settembre e Sangue e cemento sui fatti de L'aquila - e Massimo Lauria. I due registi, forti dell'effetto taumaturgico del tempo, affrontano l'analisi di quei tre giorni roventi, dal 19 al 21 luglio del 2011, da vari punti di vista, utilizzando anche dei documenti unici, come le numerose telefonate della gente comune che avvisava la Polizia prima delle distruzioni compiute dai Black Block e poi della carneficina provocata all'interno della scuola “Diaz”, o le inedite ricostruzioni video ammesse poi come atti processuali, realizzate da Mark Covell, il giornalista inglese massacrato fuori dall'edificio la notte della Macelleria. Ad arricchire l'argomentazione dei fatti sopraggiungono importanti testimoni, quali Don Andrea Gallo, Vittorio Agnoletto, Claudio Giardulo (ex segretario generale del sindacato di Polizia SILP/CGIL), Sergio Finardi (esperto di tattiche di guerra informali), Fabio Mini (Generale dell'Esercito Italiano), Vincenzo Canterini (ex comandante VII nucleo sperimentale Squadra Mobile e consigliere del CONSAP), Dario Rossi (avvocato del Genoa Social Forum) e lo stesso Fracassi, all'epoca giornalista sul luogo degli eventi.
Ad un certo punto, così come accade nel precedente Zero quando Dario Fo entrava in scena per una ricostruzione, qui l'attore Ciro Scalera interviene a mettere insieme tutte le prove dell'omicidio di Giuliani, per tentarne una nuova lettura aprendo la strada a nuovi interrogativi sulle indagini. Ed è proprio da quel momento che The summit inizia a perdere qualche colpo, smarrendo l'unità d'insieme ed anche il chiaro obiettivo che s'era fin lì prefissato, introducendo la figura di un narratore che, distaccandosi dai meri e cinici accadimenti per mezzo di un enfatico spazio teatrale, diviene cassa di risonanza per molteplici dubbi.
Il lavoro dei due registi, coadiuvati nelle inchieste da una valida equipe, resta comunque rilevante come documento dei (mis)fatti di Genova e come tassello se non indispensabile almeno utile per comprendere che cosa accadde davvero in quei giorni.
Paolo Dallimonti e Chiara Nucera