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Home » Recensioni » L'amore secondo Kafka
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31 Ott

Chi si aspetta un racconto che esplori e approfondisca l'arte sublime di trovare parole per comporre racconti e romanzi ne rimarrà deluso.

Il film non si concentra su Kafka scrittore raffinato e prolifico ma punta tutta l'attenzione sull'uomo privato e sul suo desiderio bruciante di amore. Uomo fragile minato nel fisico da una malattia ancora incurabile per il tempo e protetto in modo soffocante da una famiglia d'origine rigorosa e severa.  L'incontro con la giovane ebrea Dora Diamant, libera e sognatrice, lo trasporterà alle soglie della felicità senza purtroppo avere la fortuna e il tempo di vivere con lei un nuovo inizio. La loro storia d'amore nasce e si consuma nel breve spazio di tempo di un anno che sarà anche l'ultimo terreno per Kafka. Lo scrittore è già malato in una fase terminale e lei sarà il vero unico raggio di sole prima dell'oscurità eterna. Un film che affronta l'incontro, lo sviluppo della passione, l'amore forte e sfidante scegliendo sempre toni pacati e delicati. Non ci sono mai tinte forti, mai contrasti accesi nei confronti di chi ostacola la loro unione ma è tutto vissuto e raccontato come se fosse naturale, quasi normale, come se non ci potessero essere alternative a vivere questo sogno d'amore se non senza eccessi e sempre con un pizzico di rassegnazione.

Questo modo di esporre i fatti sconta il fio di rendere tutto un pò piatto, troppo poco vivido e appassionato.

Si assiste alla nascita e al consolidamento di un sentimento puro, senza calcoli, senza però che vi sia anche quel trasporto e quell'ardore che sono la cifra intrinsecamente connaturata in tutte le laisons sentimentali. Il film si avvale di un'interpretazione perfetta di due attori che dal punto di vista tecnico sono impeccabili. La loro recitazione misurata non lascia trasparire fino in fondo il trasporto, lo struggimento e l'afflato che tutto permea ma si mantiene costantemente tiepida. Un racconto che si fa poesia in immagini avvalendosi di una fotografia struggente e romantica e di una colonna sonora che sottolinea con cura e precisione i momenti più intimi, dolorosi e drammatici di una coppia unita nella vita breve di un destino avverso che non risparmia chi prova un sincero desiderio di affetto.

Solo a latere compaiono rimandi ai celeberrimi romanzi che sono pervenuti fino a noi grazie all'amico fraterno Max Brodi che scelse di non seguire quello che aveva stabilito l'amico prima di morire, distruggendoli per sempre, ma ha permesso che i suoi pensieri e le sue opere fossero non solo risparmiate ma tramandate fino a diventare celeberrime fino ai giorni attuali. 

Virna Castiglioni

 

  • Regia: Judith Kaufmann, Georg Maas
  • Paese: Germania, Austria/ 2024
  • Genere: Drammatico
  • Durata: 98'
  • Cast: Sabin Tambrea, Henriette Confurius, Manuel Rubey, Daniela Golpashin, Leo Altaras
  • Valutazione: 3
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