Un film fresco, leggero che ha molti pregi e qualche difetto. Sicuramente funziona la storia, l'ambientazione, la vicenda di due solitudini che si incontrano, il tema della musica che salva e consola. Non funzionano molto i dialoghi un po' banali e scontati e molti cliché e luoghi comuni di cui la storia è infarcita (l'adolescente un po' complessata con l'amica bellissima, la nonna trasgressiva con la storia lesbica, il cantante scapestrato con la giovane figlia matura e responsabile, il ragazzo dolce e problematico con un passato difficile). Protagonista della storia è Anita con i suoi 17 anni, i tanti sogni tra i quali spicca la musica, le sue poche certezze, i primi palpiti d' amore e il rapporto difficile con una madre troppo esigente. La interpreta Elisa Coclite in arte Casadilego, vincitrice della quattordicesima edizione di X Factor, che dà corpo al personaggio eseguendo il compito con impegno ma senza stupire, donando però la sua voce meravigliosa. Il protagonista maschile è un superbo Tommaso Ragno che regala al suo personaggio Vins, un cantante ormai giunto alla sua parabola discendente, espressioni divertenti, un modo di fare guascone ma anche profonde riflessioni giocando con maestria tra il comico e il registro più drammatico. Ci sono poi una serie di personaggi che la sceneggiatura caratterizza in modo perfetto per la funzionalità del racconto. Vittore che farà innamorare Anita è tenero e timido ma anche forte e determinato. Gli altri personaggi che fanno da contorno alle vicende di questa ragazza dolce e un po' ribelle e diversa dal resto dei suoi coetanei sono tutti ben interpretati e pur rimanendo sullo sfondo da comprimari consentono uno sviluppo interessante e con un buon ritmo. Il finale è ben scritto perché un gesto spiazzante racchiude invece dolcemente tutto il racconto. Come un puzzle tutti i pezzi tornano a comporre un disegno armonico che acquista un senso compiuto.
Virna Castiglioni