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Quel bravo ragazzo

Mercoledì 16 Novembre 2016 15:24 Pubblicato in Recensioni
Quando in letto di morte lo spietato boss Don Ferdinando Cosimato scopre di avere un figlio di 35 anni ordina ai suoi tirapiedi di trovarlo al più presto. Il ragazzotto si chiama Leone, da sempre vissuto nell'orfanotrofio della parrocchia situata in un paesino sperduto, è la quintessenza dell'ingenuità e della goffaggine. Poco prima di esalare l'ultimo respiro Don Ferdinando decide che d'ora in poi sarà suo figlio a prendere le redini della rispettata famiglia Cosimato. Totalmente estraneo alle turpi dinamiche mafiose, e al mondo violento delle cosche, Leone ne combinerà delle belle seminando disordini nel grigio e rigoroso quotidiano dei malavitosi siciliani. Quel bravo ragazzo segna il debutto al cinema di Herbert Ballerina come protagonista di una storia frizzante e piena di entusiasmo. Il film diretto e sceneggiato dal giovane Enrico Lando,  è un esperimento di comicità nuova imperniata sulla demenzialità, tratto saliente di tutti i personaggi finora interpretati da Herbert Ballerina. Un ritmo fresco che diverte lo spettatore prendendosi gioco di un argomento tanto delicato quanto spinoso come quello della mafia. Ma ciò che contraddistingue questo lavoro da altri esperimenti cinematografici di recente uscita, è quell'aspetto di non sense che permea gran parte della storia, e che si evidenzia come dominante nei dialoghi. Luigi Luciano in arte herbert Ballerina, è esilarante senza eccedere, naturalmente dotato di una mimica facciale capace di far sorridere anche  senza alcun ausilio vocale. Quel bravo ragazzo è un film divertente, godibile e mai volgare, adatto ad un pubblico che predilige il non sense e una comicità innocuamente demenziale che riesce tuttavia a muoversi con disinvoltura in un ambiente tutt'altro che innocuo, quale quello mafioso. Prodotto da Medusa Film, il film sbarcherà nelle sale italiane a partire da giovedì 17 novembre.
 
Giada Farrace

Nocturnal Animals

Sabato 10 Settembre 2016 14:03 Pubblicato in Recensioni
Nocturnal Animals è il titolo del manoscritto che Edward (Jake Gyllenhaal, Prisoners e Nightcrawler tra i suoi ultimi lavori) fa recapitare all’ex compagna Susan (Amy Adams, qui a Venezia anche con Arrival di Denis Villeneuve). Regalo dovuto in memoria dei bei tempi passati insieme o un mezzo per dimostrargli che il momento delle debolezze è finito? Mistero e una dose massiccia di tensione invade lo schermo nell’attesa che la giovane gallerista termini la lettura del libro. 
Lei stessa animale notturno, che durante la notte fatica a prender sonno, in preda ad ansie ed insicurezze. Violenti stati di instabilità che sono figli di un mondo assurdo, esagerato e troppo nutrito. 
Allora usiamolo questo grasso. Tom Ford ce lo sbatte davanti nei titoli di testa, per ricordarci, con stile, come è facile cadere nella trappola che giornalmente il mondo ci tende, dove tutto è più importante tranne noi.
 
Nocturnal Animals si porta a casa il Gran premio della Giuria da Venezia 73. Il film è tratto dal romanzo “Tony & Susan” di Austin Wright e sancisce la bravura registica e di adattamento di Tom Ford, esattamente sette anni dopo il suo primo ed unico film: “A single man”, portato anch’esso a Venezia nel 2009.
 
Anche se dal titolo potrebbe sembrare un'opera dai risvolti solamente oscuri e cupi, questi animali notturni ci aggrediscono con colore, che è il giusto attributo per una sceneggiatura ricca e diversificata, suddivisa in tre strati ben amalgamati e coesi: thriller violento all’interno del libro, elegante e triste nella vita reale e storia d’amore combattuta nel passato. Tom Ford dimostra di avere talento anche per il cinema (famoso ai più per essere un acclamato stilista), la sua direzione non è solo tendenza, ma ha anche forma e sostanza, senza tralasciare la propria cifra di espressione. Viaggiando sempre in un climax high profile ci si addentra nelle paure, nei rimorsi e negli scheletri dei protagonisti. Inquadrature così intime e vicine ai volti da farci sentire le urla della psiche. Una vera metafora di dolore sullo sfondo della quotidianità. 
Tom Ford ha dichiarato che la sua pellicola racconta una storia di vita senza vincitori né vinti. Per noi è un revenge movie, neanche troppo velato, dalle sfumature fashion che sublimano in un certo tipo di western contemporaneo. Non può passare inosservato, ad un occhio attento, anche un certo minimalismo nelle scene più brutali. Arte pura nella messa in scena della morte. Qui, il punto più alto dove si demoliscono le convenzionalità.
Ottime le interpretazioni dei personaggi principali: Amy Adams è magistrale nell’essere vittima della sua cultura insicura, Jake Gyllenhaal convincente nel suo trasudare di sofferta rivalsa e Michael Shannon (Take Shelter – 2011) texano doc, ruvido fino al midollo. 
Bisognerà aspettare il mese di Novembre per vedere nei nostri cinema Nocturnal Animals, opera che dal titolo potrebbe allinearsi con la cinematografia di Michael Mann (Collateral – 2004), ma questa è decisamente un'altra storia. Vicenda che ci fa assaporare un reale senso di giustizia. I licantropi in cerca di carne da assaporare nella notte più scura servono per scaricare la rabbia. Si diventa il peggio del peggio, ma a volte è necessario per legittimare la propria crescita, che diventa sostanza adulta ed autocosciente. Così Edward solleva la propria vita da quella debolezza affibbiatagli forse senza un vero motivo. Faraway but so close: anche nella distanza è tutto strettamente legato e Susan quando se ne accorge è ormai troppo tardi, svalutandosi a tal punto da non servire più neanche a se stessa.
 
David Siena
 

Nuovi Autori in Primo Piano a CinecittA'

Martedì 15 Novembre 2016 23:48 Pubblicato in News
Grande successo a Cinecittà Studios per la 35esima edizione di “Primo Piano sull’Autore – Rassegna del Cinema Italiano” che si sta svolgendo tra Roma e Spoleto, di cui è direttore artistico Franco Mariotti e che quest’anno è dedicata a Pasquale Squitieri, presente in sala insieme con Claudia Cardinale, Ottavia Fusco Squitieri, la figlia Claudia Squitieri e tutto il resto della sua famiglia. Squitieri e la Cardinale hanno ricevuto, inoltre, la targa onorifica della città di Spoleto consegnatagli dall’Assessore alla Cultura e al Turismo di Spoleto, Camilla Laureti. Molti gli amici del regista che hanno partecipato al convegno coordinato da Valerio Caprara: Enrico Lo Verso, Lino Capolicchio, Elisabetta Pellini, Adriana Russo, Olga Bisera, Gianni Garko, Leopoldo Mastelloni, Lilia Ricci.
Durante la giornata si è tenuto anche l’interessante incontro “Tradizione e modernità: 8½ incontra i protagonisti del nuovo cinema italiano, la rivista di cinema diretta da Giancarlo Di Gregorio. Il convegno, curato da Marco Spagnoli e coordinato da Francesca Piggianelli, ha visto la presenza di numerosi giovani autori del nostro cinema che ci hanno raccontato cosa significa veramente approcciarsi alla settima arte, tutte le contraddizioni, le difficoltà e le speranze che si trova davanti chi lavora in questo settore. Tra i numerosi partecipanti: Toni Trupia, Lorenzo Corvino, Ilaria Borrelli, Marco Danieli, Piero Messina, Kassim Yassin Saleh, Massimo Righetti di Mariposa, Adriano Valerio, Alessio Di Cosimo, Alberto Caviglia, Enrico Maria Artale, Valentina Petrella, Antonio Manca, Elena Tenga, Mario Lucarelli, Marie Loche, Francesca Amitrano. Al termine della serata è avvenuta la consegna dei riconoscimenti della XXV edizione del Premio Domenico Meccoli ScriverediCinema dedicato ai giornalisti che si sono distinti maggiormente nell’arco dell’anno.
 
 
 
I premiati di questa edizione:
Premio alla Carriera: Giorgio Gosetti; 
Premio speciale alla carriera per i 70 anni del SNGCI: Mario Di Francesco
Critico cinematografico: Paolo Mereghetti
Giornalista cinematografico per la televisione: Daniela Bisogni;
Giornalista cinematografico: Stefano Stefanutto Rosa;
Giornalista cinematografico Radio Pubblica: Franco Dassisti;
Giornalista cinematografico Radio Privata: Luca Pellegrini;
Periodico Specializzato: Mario Mazzetti per Vivilcinema;
Magazine on-line: Paolo Micalizzi per Carte di Cinema;
Libro sul Cinema di Autore Italiano: “Attraverso lo schermo - Film visti e film fatti”, di Corrado Farina;
Opera prima:”Ho amici in paradiso” di Fabrizio Maria Cortese
Giornalista o testata emergente, in ricordo di Luca Svizzeretto (in collaborazione col SNGCI): Quinlan.it
Opera prima di contenuto civile o sociale, in ricordo di Carlo Tagliabue (assegnato dal CSC): “La pelle dell’orso” di Marco Segato
Inoltre sono stati insigniti di menzione speciale le seguenti monografie sui più grandi rappresentanti del cinema italiano: “Lo specchio dipinto - Ettore Scola e dintorni” a cura di Paola Dei, “I film di Aldo Fabrizi” di Enrico Lancia e Fabio Melelli, “Gabriele Ferzetti” di Massimo Giraldi.
 

David Bowie e Masayoshi Sukita: HEROES in Mostra a Roma

Martedì 15 Novembre 2016 17:01 Pubblicato in News
Masayoshi Sukita, fotografo giapponese di fama internazionale, si ritrovò un giorno del 1972 a fotografare le allora star di Londra (Marc Bolan e i T Rex) e venne presentato in quel frangente  a David Bowie da una sua conoscente la Stylist Yusuku Takahashi. Desideroso di fare bella figura, abbagliato dalla sua personalità, Sukita trovò  in Bowie “qualcosa di diverso dalle altre star del Rock and Roll, qualcosa di speciale che doveva fotografare.” La collaborazione che presto diventò una storica amicizia progredì negli anni, Bowie diceva di lui: “Forse lui potrà scattare foto per l’eternità” a Sukita dobbiamo la celebre copertina di ‘Heroes’ del 1977 (l’anno prossimo la canzone omonima dell’album compirà 40 anni). Il fotografo ha permesso tramite una rara collaborazione con l’ ‘Ono Arte di Bologna” che 40 scatti dedicati all’artista siano esposti nella galleria THESIGN a  Roma dal 24 Ottobre al 19 Novembre 2016. Le foto sono valorizzate da una cornice di gusto fine e ricercato, l’ingresso ci accoglie con il video di “Life On Mars, e ci introduce nell’elegante salotto dei sogni, ogni pezzo dell’esposizione può essere acquistato come un’opera d’arte e gli appassionati possono comprare il catalogo che le racchiude tutte e un esclusivo poster con i famosi  “provini” per il cd della trilogia Berlinese. Immancabile per ogni appassionato che ne abbia l’occasione, l’ingresso gratuito permette a qualsiasi visitatore di affacciarsi a questa dedicata selezione di scatti, proiettando Ziggy Stardust e l’Esile Duca Bianco nell’eternità. 
 
Alcune opere che potrete trovare in galleria
 
Evento inserito nella RAW Rome Art Week
 
INGRESSO LIBERO 
Lun --> Sab 10.00 / 19.00
THESIGN GALLERY ®
Via Piemonte 125/A - Roma 
 
 
Articolo a cura di Francesca Tulli