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Kore-eda apre la Mostra del Cinema

Giovedì 18 Luglio 2019 22:38 Pubblicato in News
La Vérité di Kore-eda Hirokazu sarà il film di apertura della 76esima Mostra del Cinema di Venezia
che inaugura il Concorso ufficiale.
 
 
La vérité (The Truth), diretto da Kore-eda Hirokazu (Un affare di famiglia; The Third Murder; Like Father, Like Son), si fregia di un cast importante con star internazionali del calibro di Catherine Deneuve, Juliette Binoche, Ethan Hawke.
Il regista, dimostratosi onorato di aprire la kermesse con il suo lavoro, spiega come le riprese si siano svolte lo scorso autunno a Parigi in dieci settimane. La storia, sviluppata quasi interamente all’interno di una piccola casa, narra le vicissitudini di una famiglia che si agita in un microcosmo  di menzogne, orgogli, rimpianti, tristezze, gioie e riconciliazioni.
Stando alle parole di Alberto Barbera, direttore della Mostra del Cinema,  “Kore-eda per il primo film realizzato al di fuori del suo Paese ha avuto il privilegio di poter lavorare con due grandi star del cinema francese. L’incontro fra l’universo personale dell’autore giapponese più significativo del momento, e due attrici tanto amate come Catherine Deneuve e Juliette Binoche, ha dato vita a una  poetica riflessione sul rapporto madre-figlia e il complesso mestiere d’attrice, che sarà un piacere presentare in apertura alla prossima edizione della Mostra del Cinema di Venezia”.
La vérité sarà proiettato in prima mondiale mercoledì 28 agosto nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia.
 
 
Chiara Nucera

 

Batman: 80 Years of Technology. La mostra

Giovedì 18 Luglio 2019 21:35 Pubblicato in News
Per celebrare gli 80 anni dalla nascita di Batman, Warner Bros e DC stanno realizzando una serie di iniziative in tutto il mondo, una di questa è proprio la mostra Batman: 80 Years of Technology, un'opportunità da non lasciarsi sfuggire per poter ripercorrere l'evoluzione artistica di uno dei personaggi più importanti del panorama fumettistico mondiale.
Pochi giorni fa abbiamo avuto l’occasione di visitarla presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.
 
 
 
Il percorso inizia da una bellissima collage art del celeberrimo logo del pipistrello per diramarsi lungo il percorso formativo del nostro supereroe e del suo rapporto con la tecnologia. Non avendo a disposizione dei superpoteri Bruce Wayne ha sempre dovuto fare affidamento al suo intelletto e alla realizzazione di strumenti sempre più hi-tech per far fronte alle minacce dei supercriminali di Gotham City. Attraverso le copertine e gli interni di alcuni tra i più importanti albi della sua carriera, si ha la possibilità di ripercorrere l’evoluzione degli strumenti a lui più in uso: dal Batarang, passando per il Bat-rampino o il Bat-taser per arrivare a quel concentrato assoluto di potenza letale che è la Batmobile e a moltissimi altri gadget.
La mostra risulta nell’insieme molto interessante. È presente una rara video intervista di Vincenzo Mollica a Bob Kane, creatore del personaggio, ricca di retroscena e aneddoti legati alla sua ideazione. Il tutto è arricchito da una serie di meravigliose illustrazioni ad opera di artisti internazionali ma soprattutto italiani,  troviamo infatti nomi del calibro di Bill Sienkiewicz, Gabriele dell’Otto, Simone Bianchi, Giuseppe Camuncoli e il grandissimo Milo Manara.
Dulcis in fundo, a testimonianza del salto compiuto dall'uomo pipistrello dal mondo cartaceo alla cinematografia, sono presenti anche dei costumi di scena, tratti da Batman VS Superman e da Justice League, autentiche e imperdibili chicche.
 
La mostra sarà visitabile fino al 10 settembre presso il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci in via San Vittore 21 a Milano. E' aperta da martedì a venerdì dalle 10 alle 18, sabato e festivi dalle 10 alle 19. Il biglietto permette di visitare anche il resto del museo.
 
 
Omar Mourad Agha

 

Serenity. L'isola dell'inganno

Martedì 16 Luglio 2019 11:53 Pubblicato in Recensioni
Baker Dill (Matthew McConaughey) è una delle tante anime erranti di un'isola tropicale da sogno, lontana da ogni legame e problema terreno, con solo persone e i loro pesci da catturare. Elusivo nei modi e triste nello sguardo, come se celasse un'antica tristezza,ha
un solo scopo nella vita: acchiappare un vecchio e scaltro tonno che nuota in quelle acque, suo personale Moby Dick, che chiama addirittura Giustizia.
Ma per quanto uno si sforzi di fuggire, il passato torna, e in questo caso nelle vesti della misteriosa ex-moglie Karen (Anne Hathaway), che lo implora di ammazzargli il marito violento e, citando testualmente, di farle giustizia. Si, come il famigerato tonno poco sopra.
In un'isola completamente slegata dal tempo e dallo spazio, un'ossessione tanto forte può fare anche perdere la ragione, e ogni tanto qualche stranezza comincia a fare capolino qua e là, distogliendo lo spettatore da una storia che non riesce ad ingranare.
Complice una regia piuttosto sfilacciata, che si perde dietro a scorci di vita isolana e clichè di genere per dare l'impressione del solito thriller, ma non si occupa dell'obiettivo piú importante: costruire un reale interesse alla vicenda.
Quando poi cominciano persino a spuntare personaggi un po' dal nulla e completamente fuori contesto, al di là della ex-moglie si intende, ci si ritrova decisamente spiazzati e con una fastidiosa sensazione che troppe cose comincino a non tornare.
L'attesa della rivelazione dovrebbe essere costruita con curiosità e ambiguità, lasciando poi una sapiente scia di bricioline da ripercorrere, ma al contrario in Serenity è palese che qualcosa non funzioni.
Si arriva a desiderare una spiegazione solo per dare un motivo a dialoghi insensati o insipide piccole rivelazioni che dovrebbero tenere lo spettatore all'amo prima del gran finale.
E infine, quando arriva, sebbene interessante nel suo spiegare perchè l'isola fosse cosí slegata da tutto e iconica nelle sue convenzioni, risulta purtroppo annegato nella prevedibilità. La rete di indizi che ci viene gettata davanti ha maglie troppo larghe per contenere tutte le oneste ma maldestre intenzioni del regista.
Non funziona neanche l'interpretazione attoriale, Matthew McConaughey sembra tornato alle sue piatte interpretazioni pre-Oscar, e la Hathaway viene relegata in un ruolo di secondaria importanza, da cui non riesce a spiccare nemmeno per la chimica col personaggio di Baker, molto lontani e poco ispirati anche nei momenti piú emozionali legati alla loro storia passata insieme.
In questo luogo astratto in cui ognuno sembra sapere tutto di tutti e contemporaneamente nulla, viene costruito un racconto con del buon potenziale e con il lodevole obiettivo di tenere lo spettatore sulle spine in una spirale sempre crescente di mistero e suspance. Non mancano dei temi significativi, come l'importanza della figura paterna o il tema biblico dell'isola, purgatorio in terra in cui le tentazioni mettono alla prova la propria moralità, ma rimanendo in tema con la pellicola, per quanto sia invitante questa succulenta esca, non si abbocca.
 
 
Omar Mourad Agha

 

 
Matedì 16 Luglio alle ore 21:30 l’attrice e cantante Elena Bonelli, la voce di Roma, presenterà, ospite dell’Isola del Cinema all’Isola Tiberina, la speciale proiezione del film che la vede protagonista dal titolo “Tanto pe’ cantà – Roma è musica”.
 
La serata sarà dedicata alla romanità, alla musica capitolina, ma soprattutto sarà la celebrazione del ricordo di tre grandi artisti che hanno iniziato con la stessa Bonelli l’ampio progetto di valorizzazione e rilancio della canzone romana di cui ne è la paladina: Carlo Lizzani, Sergio Bardotti e Pippo Caruso.
 
 
 
“È ancora emozionante ripercorrere le tappe del mio progetto che negli anni ha rilanciato la canzone romana” afferma Elena Bonelli ed aggiunge “Quando con Lizzani, Bardotti, Caruso e Borgna iniziammo quest’avventura non si parlava più della canzone romana, non veniva più considerata, era nell’ombra. Gli infiniti maestri che mi hanno accompagnato sarebbero fieri vedendo quanto nuovo interesse abbiamo risvegliato, ed è proprio grazie a queste persone così illuminate che la canzone romana ha ricominciato oggi una nuova vita”.
 
Iniziò nel 2002 proprio con questo film il progetto “Roma” firmato dalla cantante romana e i tre grandi maestri, progetto che ha donato alla canzone capitolina nuova veste raffinata e sinfonica che le ha permesso di entrare nei più famosi teatri di musica colta del mondo grazie ai bellissimi arrangiamenti sinfonici del Maestro Pippo Caruso, alla direzione artistica di Sergio Bardotti e la regia di Carlo Lizzani che ne costruì il film, in proiezione, ambientato nei più suggestivi luoghi di Roma e del Lazio. Verrà ricordato anche l’uomo di cultura Gianni Borgna che abbracciò il progetto portando per la prima volta al Teatro dell’Opera di Roma la canzone romana.
 
Ad accompagnare Elena Bonelli in questa  straordinaria avventura tutte le maestranze che hanno lavorato al film, dal direttore della fotografia Blasco Giurato alla costumista Graziella Pera, dal coreografo Franco Miseria all’assistente alla regia Maria Teresa Elena. Così tra foto del set e racconti  si omaggeranno questi indimenticabili ed irripetibili luminari.
 
Interverrà anche la Prof.ssa Rossana Buono dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che da tre anni  inserisce le Lectio di Elena sulla canzone Romana nei suoi corsi. 
 
Attesi all’evento il M° Gerardo Di Lella, Pierfrancesco Pingitore, Cesare Ranucci Rascel, lo stilista Renato Balestra e gli Ambasciatori Luciano Pezzotti e Frank Carruet, l’autore e musicista Franco Fasano, la scrittrice Carla Vistarini, Alvia Reale, la produttrice Elide Melli e tanti altri.