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È in libreria Se non entro, scavalco (Ed. Castelvecchi) autobiografia del regista Stefano Calvagna. Ribelle e provocatorio, ha iniziato la sua carriera in un’epoca dominata, cinematograficamente parlando, dalla commedia e dai sentimentalismi e ha sfidato le convenzioni con pellicole incentrate su personaggi criminali e disadattati, rapinatori, buttafuori, prostitute e pugili, con l’intento di riportare sul grande schermo la vita cruda e la verità celata.
Se non entro, scavalco è un mémoire che non solo ci conduce nel cuore del suo cinema, ma traccia anche i contorni delle sfide di una vita complessa e mai ordinaria.
Da quando, ragazzino di umili origini, giocava a fare film alle esperienze turbolente come ultras nei Viking Lazio, fino al colpo di pistola sparato in un agguato che segnerà la sua esistenza, Calvagna ha vissuto avventure e affrontato ostacoli, fra alti picchi e brusche cadute.
Con uno stile diretto, dissacrante e spesso divertente, ci accompagna lungo i sentieri di amori e storie, rabbia e passioni, rivelando con autenticità il passato dell’uomo che ha sempre vissuto ai margini, ma che ha portato una visione e un linguaggio nuovi nel mondo del cinema italiano.
Il libro verrà presentato mercoledì 3 luglio alle ore 16,30 nella Sala del Carroccio del Campidoglio (Piazza del Campidoglio, 1 – Roma) e lunedì 8 luglio alle ore 18 nella Libreria Eli (Viale Somalia, 50/A – Roma). Dialogano con l’autore Emanuele Cerquiglini, autore e regista, e Marino Collacciani, giornalista e scrittore.
STEFANO CALVAGNA. È un outsider del nostro cinema, forse l’unico regista indipendente del panorama italiano contemporaneo. Per il suo immaginario, è stato accostato a Quentin Tarantino. Rappresentante di una società antagonista in un Paese che tende a mettere sotto il tappeto le persone non facilmente classificabili, è autore di una vasta filmografia, tutta rigorosamente low-budget (o «love-budget», come ama dire lui), di cui ricordiamo Senza paura (1999), Il lupo (2007), Non escludo il ritorno (2014), Si vis pacem para bellum (2016), Baby-gang (2019). Oggi vive tra Londra (dove ha aperto una pasticceria e un ristorante italiani) e Roma, dove girerà un nuovo film.
Con direzione del doppiaggio e dialoghi a cura di Roberto Chevalier, arriva nelle sale cinematografiche italiane il 4 Luglio 2024 il thriller La memoria dell’assassino, diretto da Michael Keaton e interpretato dallo stesso insieme ad Al Pacino.
Un anno decisamente intenso e ricco di soddisfazioni professionali per l’attore e doppiatore che ha prestato la propria voce a grandi star mondiali del calibro di Tom Hanks, Tom Cruise, Andy Garcia, John Travolta, Greg Kinnear, Jeff Goldblum e molti altri.
Un’eccellenza, una stella del doppiaggio che ha ricevuto il premio Alberto Lupo 2024, nonché tra i protagonisti dell’ultima notte degli Oscar, avendo curato le voci e i dialoghi italiani de La società della neve di Juan Antonio Bayona, candidato agli Academy Awards come miglior film e remake spagnolo di Alive – Sopravvissuti, di cui trent’anni fa lo stesso Chevalier aveva doppiato il protagonista.
E non finisce qui, in quanto non solo Roberto Chevalier ha prestato la propria voce a David Bowie in Moonage Daydream, ma vanta oltre quattromila ore di prodotti televisivi e oltre quattrocento film – tra cui Moulin Rouge e The guardian – di cui ha diretto il doppiaggio.