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Collevecchio, è un ridente comune della Sabina Tiberina in provincia di Rieti, che si trova sui terrazzi fluviali della Valle del Tevere, tra l'area della Città di Roma a sud e l'Umbria a nord.
Collevecchio diverrà, a breve, scenario di una importante manifestazione che si svolgerà a Luglio 2024.
Nel corso del mese, difatti, si esibiranno artisti come Paolo Vallesi, Lino Patruno, Stefano Fusco, Cinzia Baccini, Claudia, Ilaria, Emanuele Servidio, Mary Prosperi, Augusta.
Un parterre di prestigio, dunque, a rappresentare, ciascuno, un proprio genere attraverso un viaggio nella musica italiana ed internazionale.
La Manifestazione sarà, altresì, occasione per presentare il progetto internazionale dedicato a Leonardo Da Vinci che che si realizzerà, sempre a Collevecchio, denominato le Olimpiadi della Cultura. L'idea, pensata e fortemente voluta da diverso tempo dal Presidente Claudio Agostini, sarà occasione per dare nuova linfa alla Sabina e visibilità a molti artisti al fine di diffonderne le peculiarità.
Queste, le parole di Claudio Agostini: "Tutto scaturisce da una mia ferma intenzione a dare un forte impulso alla rinascita di Collevecchio che, come molti borghi, risente di un regolare spopolamento. Il progetto è nato per dare a tutti la possibilità di avvicinarsi alla cultura ed all'arte nelle sue forme più alte. Queste serate saranno tutte a tema e ci serviranno come base di partenza per capire dove ci condurranno. Ilaria è una bravissima cantautrice con un ottimo curriculum, Stefano Fusco è un artista affermato al Nord Italia, perfetto esecutore di cover anni '60 e '70 ... Vi stupirà! Paolo Vallesi e Lino Patruno non hanno certo bisogno di presentazioni.
Emanuele Servidio, Anna Bruno e Avgusta Miller appartengono alla sezione dedicata alla musica pop-lirico-classica e sono artisti di fama internazionale. Cinzia Baccini, figlia artistica di Franco Califano, ci dedicherà due serate con le canzoni del Maestro, mentre Semplicemente Claudia eseguirà brani cover degli anni più belli della musica italiana, ossia '60, '70, '80 e '90.
Sono allo studio due richieste di bandi per la stagione lirica, classica e concertistica al Teatro Comunale di Collevecchio, ed un altro per la stagione jazzistica, sempre al Teatro Comunale."
Sarà l'inizio di un vero e proprio viaggio nella Cultura, nell'Arte e nella Musica.
La manifestazione si svolgerà a Collevecchio dal 12 al 27 Luglio 2024.
Per info, costi e biglietti: BIGLIETTERIA ON-LINE - COME ERAVAMO, COME SAREMO - COLLEVECCHIO
Serata di musica, ballo, arte e, soprattutto, sogni nella splendida cornice della Casa del Cinema di Villa Borghese a Roma, dove è stato presentato il lungometraggio Le stanze dell’Anima, diretto a quattro mani da Claver Salizzato e Patrizia Pistagnesi, facente parte anche del cast.
Un’anteprima assoluta per il nuovo lungometraggio prodotto da International Cinema e CF Management, scritto e interpretato dalla cantante e attrice Flora Vona, reduce da Mia - Un sogno da vivere di Federico Moccia e che prosegue qui il suo percorso artistico atto ad unire cinema e musica. La Vona, che in questi giorni ha oltretutto in uscita il suo nuovo singolo Fame (https://open.spotify.com/
Molti applausi e riscontri positivi al termine della proiezione non fanno che accrescere l’attesa nei confronti del film, ufficialmente sugli schermi entro la fine dell’estate.
Produzione International Cinema e CF Management, arriva a Settembre sugli schermi Le stanze dell’anima, con protagonisti l’attrice e cantante Flora Vona, di recente affiancata da Gianluca Grignani in Mya – Un sogno da vivere di Federico Moccia, il ballerino Samuel Peron, star del popolare show televisivo Ballando con le stelle e reduce dall’edizione 2024 de L’isola dei famosi, Luciano Roman e Paolo Persi.
Il film nasce da un soggetto della stessa Vona, che firma inoltre la sceneggiatura insieme ai registi Claver Salizzato e Patrizia Pistagnesi, quest’ultima facente anche parte del ricco cast insieme a Luigi Francescangeli, Noemi Oriolesi e Mattia Vitale e al corpo di ballo Olimpo del liscio.
Le stanze dell’anima è un'opera musicale e di prosa al cui centro troviamo l'artista Sara (Flora Vona), la quale vive un momento di depressione silente, ha pochi soldi e deve pagare l’affitto, oltre ad avere una vita sentimentale non appagante con il fidanzato Erik (Samuel Peron). Lei finge di essere felice ma, in realtà, non ha analizzato in profondità alcuni suoi mondi interiori e tende a mascherarsi per far apparire perfetta la propria vita agli occhi degli altri. Finché un giorno, dopo il terzo casting non andato a buon fine, si rinchiude nella sua stanza bevendo tutta la notte vino rosso e cadendo in uno stato di alterazione dei sensi comunicando, come in una seduta di psicanalisi intervallata da momenti drammatici e comici, con il suo alter-ego maschile (Luciano Roman), ovvero la sua coscienza, la sua anima. È questi che porta l'attrice alla rinascita spirituale, scavando nei meandri della sua psiche e conducendola ad attraversare senza alcun timore le tre isole da cui è composta: bellezza, forza e amore.
Con fotografia di Mauro John Capece, montaggio di Federico Greco e costumi di Coppola Cerimonia, Lu Dance Atelier e Vittucci Calzature, Le stanze dell’anima è uno spettacolo in fotogrammi che, accompagnato da musiche di Alessandro Vicari, tra coreografie originali e brani editi e inediti lascia emergere attraverso i suoi profondi dialoghi grande sensibilità e spunti di riflessione, segnando un nuovo traguardo cinematografico artistico per Samuel Peron e Flora Vona, oltretutto fresca d’uscita del nuovo singolo Fame (etichetta M.C. Music, distribuzione Ingrooves), ascoltabile su Spotify al link https://open.spotify.com/
Il film è distribuito da International Cinema Srl.
Prodotto da App Movie e Virgo Group, è disponibile sulle migliori piattaforme La Loggia occulta – Democrazia a rischio, diretto da Mario Chiavalin con montaggio di Mario Tesauro, musiche a firma di Giampiero Sanzari e Sursumcorda e scenografie a cura di Matteo Perico e Domenico Colella.
Un docufilm che ripercorre la storia d’Italia dal Dopoguerra, raccontandone il sottobosco con tutte le sue lobby, gli intrighi, le trame nascoste e i disegni oscuri di quello che era, a tutti gli effetti, uno Stato parallelo. In particolare l’operazione si focalizza sulla loggia P2 tramite le testimonianze dei principali personaggi coinvolti nelle indagini e del suo stesso protagonista: Licio Gelli. La storia viene alla luce la mattina del 17 Marzo 1981, quando negli uffici di Gelli, a Castiglion Fibocchi (AR), vengono rinvenuti dalla magistratura di Milano gli elenchi della loggia massonica segreta P2 e una serie di documenti e dossier sulla maggior parte dei casi e misteri fin dal Dopoguerra, in cui sono presenti quattro ministri, quarantaquattro parlamentari, tutti i capi dei servizi segreti, l’intero vertice della Guardia di finanza, decine di generali e colonnelli dei carabinieri, esercito, marina e aviazione; oltre a diversi magistrati e giornalisti. Per far luce su alcune di queste vicende, dal crack Ambrosiano a Tangentopoli, passando per la strage di Bologna, il film si propone di ricostruire con la maggiore accortezza possibile quella che era la situazione dell’Italia di cinquant’anni fa, tentando di rispondere ad alcuni degli interrogativi che sono tutt’oggi insoluti e includendo, tra le varie testimonianze, perfino interviste inedite a Gelli.
Il regista dichiara: “Ho voluto ripercorrere e ricostruire i fatti avvalendomi della partecipazione di personalità direttamente coinvolte, a partire dai magistrati Gherardo Colombo e Giuliano Turone, che a quei tempi ordinarono le perquisizioni e che, ancora oggi, hanno più che mai mantenuto l’esigenza viva di fare luce su ciò che è stato per troppo tempo nascosto tramite le pubblicazioni di libri e partecipando attivamente nei dibattiti sempre attuali nonostante siano passati quarant’anni. Luca Palamara si è occupato delle rogatorie internazionali sul rapimento Moro. Si uniscono le testimonianze a personaggi quali Massimo Teodori, relatore della relazione di minoranza della commissione parlamentare sulla P2 nonché storico e profondo conoscitore in quanto membro di innumerevoli commissioni, Giuliano di Bernardo, gran maestro del grand oriente d’Italia negli anni Novanta, Anna Vinci, biografa di Tina Anselmi, Giuseppe Scognamiglio, professore di geopolitica, storico e presidente Eastwest European Institute, Albertina Soliani, senatrice, e i giornalisti Marco Scotti, Gianluca Versace e Alessandro Biz, quest’ultimo amico di Gelli”.
Unendo le loro testimonianze coadiuvate da documenti messi a disposizione da Istituto Luce, Rai Teche e, in parte, da archivi storici di fonti governative statunitensi tramite C.P., Chiavalin vuole raccontare un frammento importantissimo della storia politica del nostro Paese, per dare modo a chi guarderà La Loggia occulta – Democrazia a rischio di farsi un’idea più precisa di come sia debole la nostra democrazia e di come, negli anni e ancora oggi, subisca tutta una serie di influenze esterne a quello che dovrebbe essere il legittimo governo italiano e di buona parte delle nazioni del mondo intero.
Un documento filmico non poco fondamentale, dunque, a giudicare anche dall’osservazione che il magistrato Colombo ha fatto al termine della proiezione: “A me sembra importante il lavoro che avete fatto e vi ringrazio”.