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L’uomo della scatola magica su Amazon Prime Video

Venerdì 29 Gennaio 2021 21:33 Pubblicato in News
È disponibile su Amazon Prime Video L’uomo della scatola magica di Bodo Kox, storia d’amore al di là dei confini del tempo che affronta le tematiche dell’autoritarismo e dell’oppressione immergendole in un futuro distopico, ma rispecchiando in maniera sorprendente l’attualità relativa a Donald Trump.
 
Varsavia, 2030. Sotto un regime autoritario e opprimente, Adam ha perso la memoria e cerca di reinserirsi nella società. Trova un appartamento in un vecchio edificio e un lavoro come addetto alle pulizie. Si innamora di Goria, un’affascinante impiegata dell’Ufficio Risorse Umane, che però non lo prende troppo sul serio. Un giorno nel suo appartamento Adam rinviene una radio risalente agli anni Cinquanta. In una realtà dove la musica è drasticamente vietata dalle autorità, l'apparecchio, oltre a trasmettere canzoni di un tempo lontano, nasconde inquietanti segreti legati ad un esperimento sui viaggi temporali. Quando Adam scompare misteriosamente sarà Goria ad andare alla ricerca della verità che la porterà in luoghi inaspettati.
 
 
Vincitore del Trieste Science+Fiction Festival nella categoria relativa al miglior film internazionale e premiato a Cannes per la sceneggiatura prima ancora che venisse prodotto, L’uomo della scatola magica ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Tra questi, due candidature alle Aquile (Orly) – equivalente polacco dei nostri David Di Donatello – per la migliore scenografia e la colonna sonora. Quest’ultima, inoltre, a firma del compositore italiano Sandro Di Stefano, è stata premiata presso il Polish Film Festival.
 
Appassionante mix di Orwell 1984 e Ai confini della realtà, L’uomo della scatola magica è scritto dallo stesso Kox, prodotto da Alter Ego Pictures (POL) e VARGO Film (ITA) e interpretato da Piotr Polak, Olga Boladz e Sebastian Stankiewicz.
 
Distribuito in Italia da 30 Holding, a partire dal 19 Febbraio 2021 sarà anche disponibile su supporto dvd a cura di DNA.
 

I love...Marco Ferreri on demand

Martedì 26 Gennaio 2021 15:48 Pubblicato in News
È disponibile on demand, su piattaforma CG Digital (www.cgentertainment.it), I love... Marco Ferreri, diretto da Pierfrancesco Campanella. L’omaggio di un cineasta “fuori dal coro” al regista irriverente e controcorrente per eccellenza, realizzato in occasione del ventennale dalla sua scomparsa.
 
“Incazzarsi è un modo di divertirsi senza ridere!”, amava ripetere Marco Ferreri. Un po’ come quei libri riposti nello scaffale più alto e là dimenticati per anni, finché un giorno ti ricapitano in mano e riscopri quanto li hai amati… ma se Ferreri fosse stato un libro, invece che scivolare con eleganza fuori dallo scaffale, avrebbe preferito cadervi dritto in testa, e di spigolo, pur di “colpire” la vostra attenzione. Potete scommetterci!
 
 
Marco Ferreri è stato uno dei grandi maestri del cinema italiano: dissacrante e anticonformista, sempre in bilico tra l’ironico e il grottesco più estremo, ha diretto dei film originali e graffianti, che hanno fatto storia, conseguendo spesso grossi incassi al botteghino. Eppure, a distanza di anni dalla sua prematura scomparsa, è stato quasi dimenticato dall’immaginario collettivo. Una vera e propria “uccisione”, neanche tanto metaforica. Un misterioso detective, che si muove come un personaggio d’altri tempi, compie una inchiesta personale su questo ipotetico “delitto”. Attraverso l’analisi di alcune delle sue opere maggiormente significative, interviste ad esperti e studiosi della Settima arte, testimonianze di chi lo ha conosciuto e immagini di repertorio, il bizzarro investigatore arriva ad individuare il “colpevole”: quella società dei consumi che il regista ha sempre stigmatizzato, fin da tempi non “sospetti”. Una società ulteriormente peggiorata dall’avvento della televisione commerciale con annessi reality show, dall’uso sconsiderato dei social network e conseguente imbarbarimento dei rapporti umani, dall’omologazione culturale e dall’appiattimento impostoci dalla globalizzazione. La peculiarità di Ferreri consiste proprio nell’aver precorso i tempi: il suo essere geniale è, quindi, nella preveggenza di un futuro pieno di alienazione e di frustrazione.
 
I love… Marco Ferreri vuole essere in definitiva una indagine postuma, tra reale e surreale, sui mutamenti sociali degli ultimi anni, attraverso l’occhio di un artista fuori dal coro. Ci si potrebbe chiedere se la cultura sia davvero finita e con essa lo spirito critico. La risposta, nonostante tutto, è negativa. Certe “esigenze” non moriranno mai, almeno finchè ci saranno cervelli pensanti e libertà di esporre le proprie idee. E il cinema può ancora essere un ottimo veicolo di divulgazione del bello, dell’arte e delle emozioni più profonde e sensibili dell’animo umano. 
 
Prodotto e distribuito dalla Cinedea srl, I love… Marco Ferreri si avvale, oltre che della consulenza artistica di Laura Camia, dei prestigiosi interventi degli attori Michele Placido e Piera Degli Esposti, dello scrittore e regista Emanuele Pecoraro, dell’operatore culturale Franco Mariotti, del critico Orio Caldiron, del docente universitario Fabio Melelli, del pittore Mario D’Imperio. 
 
Per la parte fiction sono impegnati Fabrizio Rampelli (che impersona il detective), Lorenzo De Luca (peraltro co-autore dello script insieme allo stesso Campanella), e, inoltre, Maria Rita Hottò, Marco Werba, Andrea Falcioni, Matteo Campanella, Chiara Campanella, con la voce narrante del bravissimo Ermanno Ribaudo.
 

Pieces of a woman

Giovedì 21 Gennaio 2021 23:11 Pubblicato in Recensioni
Pieces of a Woman, presentato a Venezia lo scorso settembre, acclamato dalla critica, è entrato a far parte del catalogo Netflix dal 7 gennaio. Al suo primo lungometraggio in lingua inglese, Mundruczò dirige un’opera molto intima e straziante, dall’epidermide ruvida, capace di destare nello spettatore sin da subito un atteggiamento di forte empatia. Il film inizia con il parto della protagonista Marta, che decide di affrontare questo delicato momento all’interno delle mura domestiche in presenza del marito Joel e di una ginecologa raccomandata dalla propria, impegnata in un’altra emergenza. 
Purtroppo gli eventi non vanno come previsto e la bimba perde la vita pochi istanti dopo essere venuta al mondo. E’ il punto di rottura di un equilibrio, la cristallizzazione indelebile di un momento traumatico, che rappresenta per la protagonista il principio di un lungo e doloroso calvario spirituale e fisico. Se la famiglia di Marta canalizza la propria rabbia nella persecuzione legale della ginecologa, ritenuta la principale responsabile della tragedia, la donna invece si chiude in un dolore gelido che non riesce ad esplodere, ma che confluisce all’interno,  alimentando giorno dopo giorno un tremendo vuoto interiore. Il concetto di frantumazione, di rottura, è un leitmotiv che accompagna tutta la durata del film, suggerito dal titolo stesso assolutamente autoreferenziale. Mundruczò, ispirandosi ad una vicenda vissuta personalmente (la storia si riferisce a sua moglie, qui in veste di sceneggiatrice), ricostruisce attraverso le immagini un quadro estremamente asciutto e sincero, caratterizzato da un realismo portato alla massima espressione. Del film infatti si apprezza soprattutto la spontaneità e il desiderio di limpidezza nel narrare un evento traumatico attraverso passaggi spigolosi, scanditi dal trascorrere inesorabile dei mesi. Tuttavia c’è qualcosa che lascia interdetti, un elemento di frammentarietà che si percepisce dalle prime sequenze e che trova una sua concretizzazione nel finale. Un aspetto che potrebbe anche trovare giustificazione negli intenti principali del regista e nel significato intrinseco del film, ma che non giova nel modo più assoluto alla fluidità della trama. C’è troppa esasperazione nel realismo di Mundruczò, un eccesso che non è capace di reggere l’impianto del lavoro. La stessa scena inziale del parto, è sicuramente un ottimo lavoro a livello di compenetrazione emozionale e impeccabilità interpretativa, ma affatica per l’estrema lunghezza del segmento finendo col rendere distante lo spettatore. Mundruczò è talmente attento al realismo che arriva quasi a trascurare lo scheletro della storia (di per sè già molto essenziale), affidandosi nel finale al potere evocativo delle immagini, con un’ultima sequenza un po' troppo masticata ed approssimativa.
Nonostante ciò, una menzione speciale va a una Vanessa Kirby molto intensa, che  regala una performance largamente al di sopra delle aspettative, donando grande profondità a molti momenti praticamente al limite dell’essenzialità narrativa. 
 
Giada Farrace 

BIG FISH e BEGONIA e KIDS IN LOVE on demand su CG digital

Martedì 19 Gennaio 2021 22:29 Pubblicato in News
Sulla piattaforma On Demand CGDIGITAL.IT sono ora disponibili per il noleggio e l’acquisto digitale due imperdibili film del prestigioso listino DRAKA DISTRIBUTION: “Big Fish & Begonia”, il sorprendente film di animazione di Liang Xuan e Zhang Chun, e “Kids in Love”, il film di formazione di Chris Foggin con Will Poulter, Alma Jodorowsky e Cara Delevingne.
 
BIG FISH & BEGONIA
Ispirato ad un classico della letteratura cinese taoista "Zhuangzi", con rimandi ad altre storie tradizionali cinesi, “Big Fish & Begonia” di Liang Xuan e Zhang Chun ha incantato pubblico e critica di tutto il mondo ed è stato riconosciuto come un’altissima prova dell’animazione cinese al pari dei migliori lavori del Maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki.
 
 
Chun ha le sembianze di una giovane ma appartiene ad un mondo parallelo a quello umano, al di sotto del mare, dove il mare è cielo e dove ogni cosa è amministrata da rigide regole cosmiche. Gli abitanti di questo mondo sono gli "Altri", non dèi ma neppure uomini; dotati di poteri speciali, controllano molti dei fenomeni del mondo umano del quale conoscono la bellezza ma anche la pericolosità. Quando i giovani di questa comunità speciale raggiungono la soglia dei sedici anni, trasformati in delfini rossi, salgono verso la superficie per conoscere meglio il mondo umano e così meglio amministrarlo. Dovranno però rispettare una legge suprema: non entrare in contatto con gli uomini.
BFI London Film Festival - 15° Anilogue International Animation Festival, Budapest: Best Animated Feature - Annecy 2017 - New York International Children’s Film Festival 2018
 
per acquisto o noleggio https://tinyurl.com/yy7hou7e
 
 
KIDS IN LOVE
Presentato in anteprima nella sezione Panorama di Alice nella Città, alla 12ª Festa del Cinema di Roma, “Kids in Love” di Chris Foggin ritrae il delicato passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Le feste, gli eccessi, la voglia di libertà, raccontati attraverso una Londra underground e bohémien.
 
 
Jack (Will Poulter), giovane inglese prossimo al college, sembra aver già programmato la 
sua vita, accettando senza repliche i piani che i suoi genitori hanno fatto per lui. L’incontro casuale con una bella e intrigante ragazza francese (Alma Jodorowsky) porta Jack nella Londra bohemien dei locali notturni, delle feste e del divertimento sfrenato. Trascinato dalla seducente Evelyn e dai suoi amici alternativi, tra cui le bellissime Viola (Cara Delevingne) ed Elena (Gala Gordon), Jack finirà per perdere di vista i suoi programmi iniziali… ma a volte, bisogna perdersi completamente per (ri)trovare davvero se stessi.
 
Sezione Panorama Alice nella Città, 12ª Festa del Cinema di Roma
per acquisto o noleggio   https://tinyurl.com/y57km2ww 
IL FILM È DISPONIBILE ANCHE IN FORMATO DVD