Harley “fantasmagorica” Quinn (il cui vero nome è Harley Frances Quinzel) ha una storia singolare: dottoressa e psicologa al manicomio di Arkham innamoratissima della mente malata del suo paziente diviene poi sua serva e amante. E’ la fidanzatina scatenata della nemesi di Batman, il crudele pagliaccio Joker, inventata dal genio di Paul Dini e Bruce Timm per la serie animata del 1992 (Batman: The Animated Series) viene resa celebre dall’albo a fumetti “Mad Love” (1994) torna sul grande schermo interpretata da Margot Robbie, totalmente reinventata (o quasi) dopo il primo capitolo del filone firmato DC Comics, Sucide Squad (2016) ora diretta dalla regista Chaty Yan nel suo stand-alone “Birds OF Prey”. Lasciata dal sul adorato “Puddin’” con cui sognava di avere una famiglia felice, si ritrova per i vicoli di Gotham City senza protezione,come “donna del boss” godeva di una rispettabile sicurezza, senza è un “uccellino” senza meta, bersaglio dei cittadini infuriati, che vogliono restituirle i torti subiti in passato. Involontariamente, attira le attenzioni di Roman Sionis AKA Maschera Nera (Ewan McGregor), un altro super criminale, deciso a mettere le mani su un leggendario diamante appartenuto ai Bertinelli, una ricca e facoltosa famiglia mafiosa, il gioiello gli permetterebbe di conquistare l’intera città. Sullo sfondo la poliziotta Renee Montoya (Rosie Perez) messa in ombra dai suoi colleghi maschi, cerca la sua occasione per tornare in carreggiata, la cantante da piano bar Dinah Lance, ottiene un posto come autista di Sionis e una misteriosa “donna con l’arco” (Mary E. Winstead) cerca vendetta. Le quattro protagoniste si trovano coinvolte in questa caccia al tesoro, che ruota intorno al diamante e ad una ladruncola di tredici anni Cassandra Cain (Ella Jay Basco). Esplosioni, pop, scenari da cartoon, acrobatici scontri corpo a corpo, l’intero film ricorda un video clip musicale, sfavillante eccentrico come il trucco e gli abiti della protagonista che con lo stesso stile avevano conquistato l’oscar per il “Best Achievement in Makeup and Hairstyling” vinto nel 2017 da Christopher Nelson e due italiani Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini. Squisitamente anni “90 ricorda per il mood demenziale Deadpool 2 (2018) nello stesso, il protagonista altrettanto trasgressivo aveva a che fare con un bimbetto qui Harley gioca a fare la madre sconsiderata. Si temeva un manifesto femminista sterile e retorico, tuttavia l’emancipazione delle protagoniste, si afferma senza forzature .L’ “Arlecchino” (da qui il nome) riesce a cavarsela senza un padrone, non senza difficoltà. Crea empatia e resta assolutamente scorretta. La metà della mela marcia di Joker, si mette in proprio e come ogni ragazza che ha perduto l’amore, raccoglie le sue forze e sopravvive a tutto, senza prospettive, combatte a testa alta anche quando la speranza di una vita migliore sembra impossibile.
Francesca Tulli