Nato da un'idea di Franco Rina, "Cinema da mare" si riconferma anche quest'anno un successo: un vero e proprio "raduno cinematografico itinerante".
Una modalità di "creare" insolita, che porta ormai da 8 anni, nelle piazze di tutta Italia le opere di questi talenti, che ogni anno accorrono sempre più numerosi, dividono le stesse roulotte e attraversano il paese per portare il proprio bagaglio creativo e crescere professionalmente allo stesso tempo. "Un viaggio che avvalora le opere e le rende uniche, perché create dal gruppo e dalla collaborazione di giovani in movimento"
La maggior parte dei partecipanti del festival sono filmmaker, ma il progetto è aperto anche ad attori, scenografi, costumisti, make-up artist, sceneggiatori, fin'anche architetti, e a tutti gli amanti del cinema che desiderano cogliere la sfida di trascorrere tre settimane o più mossi da quest'unica grande passione per il cinema.
Ma parliamo anche dei numeri della manifestazione:
Lo scorso anno ben 100 partecipanti, da 47 Paesi; 3.800 i chilometri percorsi insieme in 70 giorni; 8 le Regioni italiane. Tutti i i Film vengono girati durante lo svolgimento dell’Evento e la giornata tipo di ognuno si svolge con orari e appuntamenti precisi.
Dalla mattina la sezione “shot on the spot”, gli ospiti del Festival, girano i loro film, costituendo tra loro troupes internazionali (i film vengono girati in una settimana, in modo da partecipare, prima della partenza della “carovana” del Festival per un’altra città, alle nostre 7 weekly competitions).
Nel pomeriggio si discutono e si prendono in analisi, con il contributo del Personaggio/Regista (ospite alla Rassegna) e dei giovani cineasti, i capolavoro della cinematografia italiana che hanno reso grande il Cinema mondiale
In serata invece, nel piazza centrale della città, il Personaggio/Regista in programma, parla al pubblico della città ospitante
argomentando la sua cinematografia e proponendo ai nuovi talenti le possibili soluzioni artistiche che la sua esperienza suggerisce;
Infinevengono proiettati i film in Concorso e subito dopo una "Pellicola" del Cinema Classico ritenuta interessante dal punto di vista tecnico e artistico, aperta al pubblico.
In questi anni tra gli ospiti, volti illustri dello spettacolo hanno portato la loro esperienza al festival, tra questi: Ken Loach, Wim Wenders, Giuseppe Tornatore, Margarethe von Trotta, Bahman Ghobadì, Giuliano Montaldo, Amos Gitai, Vincenzo Cerami, K. Zanussi, Giuliano Montaldo, Theo Angelopoulos, Michele Placido, Mohsen Makhmalbaf, Vincenzo Mollica…e quest'anno il percorso si concluderà direttamente alla "Mostra del Cinema di Venezia"(28 agosto - 11 settembre.)
LA BIENNALE DI VENEZIA
69. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica
sezione Orizzonti "Gli equilibristi" di Ivano de Matteo
scadenza del bando: 08/05/2012
Il Festival Maremetraggio in collaborazione con Barcolana organizza un concorso per cortometraggi a tema dedicati al mondo della vela e a tutti gli sport che utilizzano il vento come risorsa, con particolare riguardo allo spirito dell’andar per mare. Il concorso prevede due sezioni una dedicata ai professionisti e una amatoriale (da specificare nell’entry form) di qualsiasi nazionalità. I cortometraggi potranno essere realizzati in qualsiasi formato disponibile, compresi i new media format (ad esempio videofonini). Non dovranno comunque superare i 15’ di durata e possono essere di qualsiasi genere (documentario, fiction, animazione).
QUOTA DI PARTECIPAZIONE: gratis
Premi :
I due vincitori si aggiudicheranno il premio BARCOLANA consistente in:
- Categoria amatoriale: trofeo BARCOLANA ed invito ad assistere alla 44° edizione della regata che si svolgerà come da tradizione la seconda domenica di ottobre;
- Categoria professionisti: trofeo BARCOLANA ed invito a partecipare alla 44° edizione della regata (seconda domenica di ottobre) per realizzare un filmato che potrà essere utilizzato, a discrezione della Società Velica Barcola Grignano di Trieste, come promo della manifestazione.
link da cui scaricare la documentazione per l'iscrizione:
scadenza del bando: 8/02/2012
“Ugc-user generated content” è la parola chiave del contest organizzato dalla Rai per premiare il miglior spot sul tema della cittadinanza europea. L'evento è organizzato in collaborazione con il Partenariato di Gestione (Dipartimento per le Politiche Europee, Commissione europea, Parlamento Europeo e Ministero Affari Esteri). La partecipazione prevede l'invio di uno spot di 3 minuti sulla tematica del volontariato europeo. Curiosa la modalità di accesso che richiede, prima dell'invio del materiale, di rispondere al quiz interattivo Rai “Quanto sei europeo” che darà ai partecipanti le linee guida per realizzare il video. Scopo del contest è di diffondere e promuovere tra i giovani, i valori della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Ue. QUOTA DI PARTECIPAZIONE: gratis
Premi :
Al vincitore andrà una videocamera HD oltre a passaggi televisivi sulle reti Rai.
link da cui scaricare il bando e la documentazione per l'iscrizione:
www.nuovitalenti.rai.it
scadenza del bando: 30/06/2012
il concorso, giunto alla quarta edizione, ideato e organizzato dall’associazione Seven e a partecipazione gratuita, offre agli autori indipendenti l’opportunità di promuovere, attraverso un trailer, l’idea di un film da realizzare e di presentarla ai responsabili delle principali case di produzione e distribuzione cinematografica presenti alla X edizione del Trailers FilmFest , diretto da Stefania Bianchi, che si terrà a Catania dal 26 al 29 settembre 2012. Possono partecipare al concorso i trailer della durata minima di 1’ e della durata massima di 2’50”, tratti da sceneggiature di film ancora da realizzare.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE: gratis
link da cui scaricare la documentazione per l'iscrizione:
http://www.rbcasting.com/eventi/2011/12/05/al-via-pitch-trailer-2012-idee-per-un-film
Scadenza bando:ore 18:00 del 29 Febbraio 2012
l’Associazione Culturale Researching Movie in collaborazione con: Lions Club Thiene Colleoni, Servizio Disabilità dell’Università di Padova, ANIEP sez. Vicenza, Associazione Onlus lo Spirito di Stella, The Movie Company, Amissi del Piovego, Comitato Portello in Festa, Ass. Cult. Progetto Portello, indice il Primo Concorso di Sceneggiatura per Cortometraggio sul tema delle disabilità e dell’integrazione sociale, ambientato nella zona di Porta Portello – Padova. Autore della sceneggiatura può essere una o più persone, italiane o straniere, senza limiti d’età. I Progetti saranno valutati da una Giuria composta da professionisti del cinema e della cultura, scelti ad insindacabile giudizio degli organizzatori.
Info:http://www.teatroecritica.net/2011/11/teatro-news-river-corto-2012-primo-concorso-di-sceneggiatura-per-cortometraggio/
Scadenza bando: 15 aprile 2012
Dedicato al giovane triestino Matteo Caenazzo, talentuoso appassionato di scrittura per il cinema prematuramente scomparso, è riservato ad autori di età inferiore ai 30 anni.
Costo partecipazione :gratis
Premi: Premio miglior sceneggiatura: € 5000; Premio miglior soggetto € 1500 e tuturaggio
Info: http://www.premiomattador.it/index.html
Scadenza bando:ore 24 del 31/05/2012
Nel 2012 il premio letterario “Racconti nella Rete” organizzato dall’associazione LuccAutori propone la terza edizione del premio Racconti per Corti. Una terza edizione che giunge dopo il successo del corto vincitore del 2011, ”Un amore cieco” di Alessandro Russo.
Racconti per Corti,in collaborazione con la Scuola di Cinema Immagina di Firenze ed i siti MYmovies e Sceneggiatori, si sviluppa nel sito di Racconti nella Rete con le stesse modalità del premio letterario. In palio per l’autore del soggetto vincitore di questa terza edizione c’è la realizzazione di un cortometraggio di dieci minuti circa tratto dal soggetto stesso.
E infine arrivò in sala. Anche nel nostro Belpaese. Merito di “Shame” forse e quindi del regista londinese di origine africana Steve McQueen o del “bel” Michael Fassbender attore sulla cresta dell’onda, chissà. Forse di entrambi visto che la coppia è la stessa del capolavoro della scorsa stagione. Resta il fatto che “Hunger” nel 2008 ebbe un ottimo impatto al 61° Festival di Cannes dove il giovane regista ricevette l’ambitissima Camera d’Or. Ad “Hunger” venne riconosciuta con questo premio giustamente la straordinaria padronanza del mezzo da parte dell’autore, convinto di poter raccontare una storia già celebrata ma non dal punto di vista mediatico e nemmeno storico bensì “portando” gli occhi dello spettatore a vivere l’esperienza fisica e spirituale durissima, drammatica ma anche liberatoria che Bobby Sands nel 1981 decise di condurre a oltranza fino alla propria estinzione lasciandosi morire per inedia non toccando più nessun alimento per 66 giorni consecutivi.
Steve McQueen addirittura per una lunga parte iniziale, circa un terzo del film, nemmeno lo fa vedere Sands. Non serve allo scopo del suo film. Preferisce seguire (e mai verbo è stato più calzante) con la mdp uno dei carcerieri del Maze il “labirinto” di Long Kesh. Questo Raymond Lohan addirittura è protagonista della scena, perché il dolore costante alle mani, le nocche insanguinate hanno una chiara spiegazione. Per i repubblicani irlandesi dell’IRA che arrivano agli H-Blocks voluti dalla signora Tatcher la segregazione è un inferno. Non ci sono diritti umanitari li dentro, ne tanto meno un riconoscimento politico. Sono considerati terroristi a tutti gli effetti. E l’unico “indotto” mediatico del film scelto dal regista sono proprio due scarni, surreali comunicati della Iron Lady alla radio: la ascoltiamo parlare di “criminali” mentre per l’ennesima volta Steve McQueen ci porta a percorrere i corridoi del Maze e lasciare i nostri occhi e il nostro cuore sulla negazione totale dei più elementari diritti di un detenuto.
La forma di protesta in questo momento, prima ancora dell’entrata in scena di Bobby Sands, è quella del “Blanket Protest” ovvero del rifiuto dai parte dei detenuti dell’uniforme carceraria e quindi di restare nudi con una sola coperta di lana a protezione del freddo e la “Dirty Protest” quasi un’artistica forma di tingere le pareti delle celle con i propri escrementi e inondare i corridoi del Maze con le proprie urine.
La dose di violenza alla quale assistiamo seguendo Lohan è inaudita e si incrocia con l’arrivo in carcere del giovane detenuto Davey Gillen. Davey dividerà la cella con un altro detenuto repubblicano dissidente, Gerry Campbell. Questi gli insegnerà un minimo di difesa e soprattutto come convogliare la protesta attraverso Bobby Sands il leader dei detenuti dell’IRA al Maze, capace nei modi più stravaganti di far uscire dal carcere il proprio pensiero e le proprie poesie. Ma le forme di protesta non stanno ottenendo alcun risultato anzi inaspriscono la repressione all’interno del carcere e fuori sul movimento.
E’ proprio in questo momento storico (siamo nel marzo del 1981) e del film che tutto cambia.
Decisiva l’idea di McQueen di “appoggiare” la mdp su un tavolo ed osservare da un solo lato, con un magnifico unico piano sequenza, il colloquio fra Bobby Sands e Padre Dominic Moran durante il quale Sands comunica la decisione di portare fino in fondo uno sciopero della fame per smuovere l’opinione pubblica e soprattutto per far capire al governo inglese che per la libertà si è decisi a morire: "Ero soltanto un ragazzo della working class proveniente da un ghetto nazionalista, ma è la repressione che crea lo spirito rivoluzionario della libertà. Io non mi fermerò fino a quando non realizzerò la liberazione del mio paese, fino a che l'Irlanda non diventerà una, sovrana, indipendente, repubblica socialista". (cit. dal libro “Un giorno della mia vita”)
È una scena fondamentale per molti aspetti. Perché si entra nella storia ufficiale ma anche personale degli irlandesi occupati. Perché si parla di strategia politica ma anche di estrazione sociale e culturale. E poi perché da questo momento Sands (attraverso un magnifico momento di recitazione da parte di Fassbender) acquisisce la sua dimensione storica e spirituale. Se all’inizio del colloquio il prete dimostra una certa baldanza e facilità alla battuta alla fine resta ammutolito, spiazzato e arreso alla decisione estrema del detenuto. Infine la scena è drammaturgicamente di svolta perché da questo momento scompare la violenza. Lasciamo il Blocco-H per entrare nel reparto ospedaliero del carcere. C’è luce ora nella stanza, il pulito e il bianco prendono possesso della scena e da ora in poi affioreranno sempre di più i momenti dei ricordi, di poesia vera, di senso di libertà e di avvicinamento totale a Madre Natura che si appresta a riabbracciare Bobby. Questa d’altronde è anche l’unica via di fuga dal quotidiano deperimento per Bobby Sands. Lo assistiamo e lo sosteniamo in questa via crucis. Anche noi respiriamo meglio quando verso la fine dei 66 giorni sempre più forte e nitida ritorna la presenza del giovanissimo Bobby che corre a perdifiato per i suoi boschi e lungo i suoi fiumi. Con i genitori di nuovo vicini. Fino all’ultimo respiro.
A fronte di questo percorso non un solo momento di falso pietismo ci viene indotto dal regista che non si perde certo a mostrare le centinaia di manifestazioni che pur ci sono state all’esterno in quei giorni, in Irlanda come nel resto del mondo. Non una scena tratta dai giornali o dalle televisioni. Non una del funerale ne delle celebrazioni. Steve McQueen non esce dal Maze ma resta con Bobby e noi con lui.
Assolutamente intimista, scarno, intenso e meraviglioso fino alla fine. Come il miglior Bresson o Dardenne. E raccontare la Storia, quella degli eroi delle giuste cause senza cadere in questo trabocchetto è un merito non da poco.
Per concludere vorrei ricordare che come per una magica coincidenza il mio commento al film “Hunger” visto ieri sera, avviene proprio nell’anniversario della morte di Bobby Sands.
Era il 5 maggio 1981. Io avevo già 22 anni e qualche eccesso di idealismo era già rientrato ma la figura di Bobby Sands e del suo martirio mai, nemmeno per un solo momento, mi hanno abbandonato in tutti questi anni. E che un film così bello sia stato realizzato sulla sua vicenda, beh questo mi commuove e gli rende giustizia.
Marco Castrichella
(hollywood - tutto sul cinema)
Apollo 11, insieme ad "Un Ponte per" e "Casa dei Diritti Sociali", in collaborazione con Officine e Archivio Memorie Migranti, presenta dal 5 all'8 marzo 2012 dalle ore 20, presso il Centro Aggregativo Apollo 11 di Roma, Sguardi Diritti, rassegna di documentari dedicata ai diritti umani.