Fuoritraccia

Newsletter

Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

Home » Recensioni » Visualizza articoli per tag: cinema
A+ R A-
Visualizza articoli per tag: cinema

Corso di Ufficio Stampa & Grandi Eventi

Martedì 19 Luglio 2011 10:20

L'Ass. Culturale "FuoriTraccia" organizza corsi di Ufficio Stampa & Grandi Eventi

Una serie di incontri che introducono in maniera pratica e reale al lavoro dell'addetto stampa e dell'organizzatore di eventi. Un percorso formativo, lungo il quale scoprirete come diventare registi di un grande evento, e acquisirete in modo semplice ed efficace le principali regole di questo mestiere
Il corso è suddiviso in 2 week end per un totale di 24 ore di lezione durante le quali responsabili di comunicazione, addetti stampa, giornalisti e responsabili marketing illustreranno ai partecipanti come ideare, pianificare, organizzare e promuovere un evento. Professionisti del settore che insegneranno le tecniche di project management e le strategie di comunicazione mirate attraverso approfondimenti, esercitazioni pratiche.
Il corso è a numero chiuso: max 20 partecipanti.

Corso di sceneggiatura

Martedì 19 Luglio 2011 10:35

Il corso dell'Ass.FuoriTraccia è adatto a tutti coloro che, anche privi di basi teoriche sul cinema e sulla scrittura, vogliano capire i meccanismi fondamentali della narrazione e la loro applicazione alla scrittura di un prodotto audiovisivo.

Al termine del corso viene rilasciato un attestato di partecipazione.
Il corso è a numero chiuso: max 20 partecipanti.

L'Associazione Culturale FuoriTraccia promuove il workshop di preparazione ai provini per Cinema, Televisione e Pubblicità con MARITA D'ELIA.

Come ci si presenta ad un casting per il cinema o per la tv?
Come ci si prepara per sostenere il provino?
Come ci si pone davanti alla macchina da presa?
Cosa cerca il casting provinando?

La risposta alle domande che ogni attore si pone prima del fatidico appuntamento, potrà fornirtela una delle più note Casting Director nel panorama cinetelevisivo italiano.

Corso di Scrittura Cinematografica

Il workshop è finalizzato alla stesura di una o più sceneggiature. Avrà una parte introduttiva teorica ed una parte esplicativa di ognuno dei passi fatti in itinere seguita da esercitazioni pratiche.

Il corso è rivolto sia a principianti, sia a coloro che abbiano già acquisito esperienze nel settore.

E' necessario che ogni partecipante venga con il proprio notebook per svolgere le esrcitazioni del laboratorio pomeridiano.

Programma didattico del corso

• Dall’idea al soggetto.

• Sviluppo di scrittura: scaletta, trattamento, sceneggiatura. 

• Elementi di retorica e drammaturgia fondamentali nella narrazione cinematografica.

• Analisi di alcune sceneggiature

• Laboratorio sulla realizzazione di un soggetto cinematografico

 

Il corso si terrà a Roma sabato 30 giugno e domenica 1 luglio, 8 ore di full immersion giornaliere, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19 presso lo studio "La Situazione" via Casilina 5/E.

Numero massimo di allievi: 18

Costo totale : 250 euro (IVA inclusa).

L'intera cifra deve essere versata al momento dell'iscrizione su c/c bancario intestato a:

Associazione Culturale FuoriTraccia

IBAN: IT35 C060 5503 2240 0000 0001 016

 

Per informazioni:
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.  specificando nell'oggetto dell'e-mail “workshop sceneggiatura”
o chiamare +39 342 3577589

 

Andrea Purgatori è giornalista professionista dal 1974 collaborando con diverse testate nazionali. Inviato speciale per il Corriere della Sera, dal 1976 al 1998, si è occupato di terrorismo, intelligence, criminalità organizzata. É stato corrispondente di guerra nei territori di Africa, Medio Oriente, Balcani dal 1982 al 1998. Ha collaborato con BBC Radio. Autore e conduttore di reportage e programmi televisivi. Membro dell’Assemblea e del Comitato di vigilanza della Siae dal 2004; membro della giuria Premio Arnoldo Mondadori cinema-letteratura; insegna Tecnica dell’inchiesta presso la Luiss dal 1998. É coordinatore nazionale dell'Associazione Centoautori, membro del direttivo dell’Accademia del Cinema Italiano dal 2010, membro dell’European Film Academy dal 2010.

Numerosissimi i suoi lavori per cinema, televisione e letteratura:

CINEMA/Sceneggiatore – Spettri (1986), Maya (1987), Panama Sugar (1990), Il muro di gomma (1991, Festival di Venezia, sel. ufficiale), Nel continente nero (1992), Il giudice ragazzino (1994, Festival di Berlino, sel. ufficiale/Blue Ribbon Award), Segreto di Stato (1995), Last cut (1998), Il fantasma di Corleone (2004), Fortapàsc (2009, candidato a David di Donatello, Nastro d’Argento e Ciak d’oro per la sceneggiatura, vincitore del Premio Elsa Morante Cinema, Premio internazionale Sergio Amidei per la migliore sceneggiatura); L’industriale (2011, Festival del cinema di Roma, evento speciale).

 

TELEVISIONE/Sceneggiatore – La madre inutile (RaiDue 1996; Premio Italia, selezione ufficiale), Vite blindate (RaiUno 1998), Iqbal (RaiUno 1998, Montecarlo film festival, sel. ufficiale/Premio del pubblico; Banf film festival, sel. ufficiale; Monaco tv film festival, sel. ufficiale; New Dehli tv film festival, sel. ufficiale), Fine secolo (RaiDue, 1999), La vita cambia (RaiUno, 2000), Sospetti (RaiDue, 2000), L’attentatuni (RaiDue, 2001), Il terzo segreto (RaiDue, 2001), Un caso di coscienza (RaiDue, 2003), Attacco allo Stato (Canale 5, 2005), Un caso di coscienza/2 (RaiUno, 2006), Fratelli (RaiUno, 2006), Petrosino (RaiUno, 2006), Nati ieri (Canale 5, 2007), Graffio di Tigre (RaiUno, 2007), Operazione pilota (RaiUno, 2007), Caravaggio (RaiUno 2007, Roma Fictionfest, evento; Golden Chest award, best tv film; Montecarlo film festival, nomination for best actor; Shangai Film Festival, 4 nominations included best screenplay), L’amore proibito (RaiDue 2007, Roma Fictionfest, selezione ufficiale), Un caso di coscienza/3 (RaiUno, 2008), Il bambino della domenica (RaiUno 2008); Lo smemorato di Collegno (RaiUno 2009): Un caso di coscienza/4 (RaiUno 2009/2010): Lo scandalo della Banca Romana (RaiUno 2010, Fipa d’or Biarritz Film Festival per la migliore sceneggiatura, nomination come miglior miniserie ai Festival di Montecarlo e Shangai); Il bandito e il campione (RaiUno, 2010) Mia madre (RaiUno, 2010); L’amore proibito (RaiUno, 2011); Dov’è mia figlia? (Canale 5, 2011)

 

RADIO – Coautore: Jack Folla (RadioDue 2001/2002), Zombi (Radio24, 2005).

 

TEATRO – Coautore: Teatro Civile (con Marco Paolini, RaiTre 2004).

 

SATIRA – Autore: Il caso Scafroglia (con Corrado Guzzanti/RaiTre, 2003), Non c’è problema (con Antonio Albanese/RaiTre, 2003), Aniene (con Corrado Guzzanti. Sky, 2011)

 

Attore - Fascisti su Marte (Ambra Fandango, 2006); Boris (Fox Italia, 2008); Riprendimi (2008); Due vite per caso (2010, selezione ufficiale berlino 2010).

 

NARRATIVA/SAGGISTICA/Coautore: La Piovra 5 (Rizzoli, 1991); A un passo dalla guerra (Sperling& Kupfer, 1995); Il bello della rabbia (Baldini & Castoldi, 1998): Teatro civico. 5 monologhi per Report: Teatro civico. 5 monologhi per Report: U-238-Cipolle e libertà-Trecentosessanta lire-Binario illegale-Bhopal 2 dic. '84 (Einaudi, 2004); I segreti di Abu Omar (Ambra/Fandango-Bur/Senzafiltro, 2007).

 

PREMI CINEMATOGRAFICI: Nastro d'argento, miglior soggetto (Il muro di gomma, 1992), Premio Crocodile - Altiero Spinelli (1992), Premio Hemingway (1993), Premio Cinema per la pace (Il muro di gomma, 1993), Premio Cinema e società (Il muro di gomma, Nel continente nero, 1993), Globo d'oro, migliore sceneggiatura (Il giudice ragazzino, 1994), Premio Chinnici (1999), Premio Colombe d’Oro per la pace (2001), Premio Elsa Morante Cinema (Fortapàsc, 2009), Premio Internazionale Sergio Amidei per la migliore sceneggiatura (Fortapàsc, 2009), Fipa d’or, Biarritz Film Festival per la migliore sceneggiatura (Lo scandalo della Banca Romana, 2010).


 

Un’imperdibile full immersion con Pino Pellegrino, uno dei più noti Casting Director del Cinema italiano, conosciuto per i numerosissimi lavori con Ferzan Ozpetek. Un workshop che finalmente spiega ad attori/attrici come si sostiene un provino.

Come ci si presenta ad un casting per il cinema o per la tv? Come ci si pone davanti alla macchina da presa? Cosa cercano casting e regista provinando? Preziosi consigli e segreti del mestiere, in un corso che si svolgerà a Roma presso IMAGO CASTING Via Marianna Dionigi, 29 (Piazza Cavour),  sabato 24 e domenica 25 novembre, 5 ore giornaliere, dalle 14 alle 19.

 

Al termine delle lezioni i ragazzi/e sosterranno un provino proprio con Pino, avendo modo di autovalutarsi e riuscendo a scoprire insieme punti deboli e tecniche da affinare.

 

Numero partecipanti: min 10 - max 22 partecipanti

 

PROGRAMMA:

 

Primo giorno:

1) Introduzione e incontro con gli attori.

2) Presentazione e interviste a ciascun attore partecipante.

3) Prove in coppia delle scene assegnate. Mediante una regia attenta e personalizzata  si individueranno e correggeranno eventuali errori con l’intento di riconoscere i principali punti deboli dell’attore per migliorarne il rendimento nella performance.

4) Ripresa in video delle scene provate.

 

Secondo giorno:

1) Visione collettiva del materiale registrato, esame dei risultati ottenuti.

2) Prove di nuove scene e improvvisazioni.

3) Feedback del lavoro svolto e conclusioni.

 

Pino Pellegrino da anni lavora come Casting Director per il Cinema in particolare è noto per aver affiancato più volte il regista  Ferzan Ozpetek (Mine vaganti, Un giorno Perfetto, Saturno Contro, Cuore Sacro, La Finestra di Fronte e Le Fate Ignoranti). Ha seguito inoltre numerosi film come La Bella Gente e Gli Equilibristi di Ivano De Matteo, Miracolo a Palermo di Beppe Cino. Per quanto riguarda la televisione ha lavorato per diverse fiction (Crimini, Il Bello delle donne, E poi c’è filippo ....)

Il workshop è  promosso da "FuoriTraccia", giovane associazione romana che si occupa del settore cinema a 360°, eventi, formazione e  informazione.

Verrà rilasciata una tessera socio dell'associazione

Al corso sono ammessi anche gli uditori.
La quota di partecipazione è di 160 euro per gli allievi partecipanti (è previsto uno sconto del 10% per gli attori rappresentati da a genzia) e 80 euro per gli uditori.

L'intera quota dovrà essere versata al momento dell'iscrizione sul c/c bancario

IBAN: IT35 C060 5503 2240 0000 0001 016 

intestato ad "Associazione Culturale FuoriTraccia"

 

Per informazioni scrivere a:
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.  specificando nell'oggetto dell'e-mail “workshop casting Pino Pellegrino”
o chiamare +39 342 3577589

Cinema da mare - Filmmaker in movimento

Lunedì 08 Agosto 2011 14:15

Nato da un'idea di Franco Rina, "Cinema da mare" si riconferma anche quest'anno un successo: un vero e proprio "raduno cinematografico itinerante".

Una modalità di "creare" insolita, che porta ormai da 8 anni, nelle piazze di tutta Italia le opere di questi talenti, che ogni anno accorrono sempre più numerosi, dividono le stesse roulotte e attraversano il paese per portare il proprio bagaglio creativo e crescere professionalmente allo stesso tempo. "Un viaggio che avvalora le opere e le rende uniche, perché create dal gruppo e dalla collaborazione di giovani in movimento"

La maggior parte dei partecipanti del festival sono filmmaker, ma il progetto è aperto anche ad attori, scenografi, costumisti, make-up artist, sceneggiatori, fin'anche architetti, e a tutti gli amanti del cinema che desiderano cogliere la sfida di trascorrere tre settimane o più mossi da quest'unica grande passione per il cinema.


Ma parliamo anche dei numeri della manifestazione:

Lo scorso anno ben 100 partecipanti, da 47 Paesi; 3.800 i chilometri percorsi insieme in 70 giorni; 8 le  Regioni italiane. Tutti i i Film vengono girati durante lo svolgimento dell’Evento e la giornata tipo di ognuno si svolge con orari e appuntamenti precisi.

Dalla mattina la sezione “shot on the spot”, gli ospiti del Festival, girano i loro film, costituendo tra loro troupes internazionali (i film vengono girati in una settimana, in modo da partecipare, prima della partenza della “carovana” del Festival per un’altra città, alle nostre 7 weekly competitions).

Nel pomeriggio si discutono e si prendono in analisi, con il contributo del Personaggio/Regista (ospite alla Rassegna) e dei giovani cineasti, i capolavoro della cinematografia italiana che hanno reso grande il Cinema mondiale 

In serata invece, nel piazza centrale della città, il Personaggio/Regista in programma, parla al pubblico della città ospitante

argomentando la sua cinematografia e proponendo ai nuovi talenti le possibili soluzioni artistiche che la sua esperienza suggerisce;

Infinevengono proiettati i film in Concorso e subito dopo una "Pellicola" del Cinema Classico ritenuta interessante dal punto di vista tecnico e artistico, aperta al pubblico.

 

 

In questi anni tra gli ospiti, volti illustri dello spettacolo hanno portato la loro esperienza al festival, tra questi: Ken Loach, Wim Wenders, Giuseppe Tornatore, Margarethe von Trotta, Bahman Ghobadì,  Giuliano Montaldo, Amos Gitai, Vincenzo Cerami, K. Zanussi, Giuliano Montaldo, Theo Angelopoulos, Michele Placido, Mohsen Makhmalbaf, Vincenzo Mollica…e quest'anno il percorso si concluderà direttamente alla "Mostra del Cinema di Venezia"(28 agosto - 11 settembre.)

I predatori del palazzo perduto

Lunedì 08 Agosto 2011 14:25

Ormai manca davvero poco all'inizio della 68esima Mostra del cinema di Venezia, il countdown è già impostato sulla data del 31 agosto, giorno nel quale The Ides of march di George Clooney, inaugurerà uno dei festival cinematografici più famosi al mondo. Come consuetudine, qualche giorno fa, una conferenza in grande stile, tenutasi al Westin Excelsior di via Veneto a Roma, ha annunciato il programma e le novità di questa edizione, oratori abituali Marco Müller e Paolo Baratta (entrambi ormai alla scadenza del rispettivo mandato), consueti padroni di casa nelle vesti rispettivamente di Direttore e Presidente della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Da subito l'accento è stato posto sull'importanza di questa edizione in veste rinnovata, per strutture e programmazione. Nonostante la grande impasse, provocata dalla scoperta di un enorme buco pieno di amianto nell'area del cantiere per la costruzione del Nuovo Palazzo del Cinema, nonostante siano stati necessariamente bloccati questi lavori, con conseguenti polemiche e lotte giudiziarie (La Nuova), lo spirito, tra una tirata di cinghia al bilancio ed una captatio benevolentiae verso le istituzioni, è quello di presentare un festival in grande stile.

L'assoluta e interessante aria di rinnovamento si percepisce se solo si considera il contributo di opere prime in anteprima mondiale presenti, per la prima volta nella storia della Mostra, in tutte e tre le sezioni competitive, con uno sfoggio di artisti  fuori dai classici schemi. Dei 22 lungometraggi in concorso nella sezione ufficiale e in corsa per il Leone d'Oro in Venezia 68 troviamo: Quando la notte di Cristina Comencini, Terraferma di Emanuele Crialese, la coproduzione franco italo svizzera Un été brulant di Philippe Garrel e L’ultimo terrestre di Gipi (Gian Alfonso Pacinotti). Gli italiani sono in competizione con The Ides of march di Clooney,  Tinker, Taylor, soldier, spy di Tomas Alfredson, Wuthering heights di Andrea Arnold, Texas killing fields di Ami Canaan Mann, A dangerous method di David Cronenberg, 4:44 Last day on earth di Abel Ferrara, Killer Joe di William Friedkin, Taojie (A simple life) di Ann Hui, Hahithalfut (The echange) di Eran Kolirin, Alpeis (Alps) di Yorgos Lanthimos, Shame di Steve McQueen, Carnage di Roman Polanski, Poulet aux prunes di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud, Faust di Aleksandr Sokurov, Dark horse di Todd Solondz, Himizu di Sion Sono, Seediq bale di Te-Sheng Wei, oltre a un film a sorpresa. Ad assegnare i premi sarà la giuria internazionale presieduta da Darren Aronofsky, con Mario Martone e Alba Rohrwacher tra i componenti.

 

Il filo rosso che lega la manifestazione di quest'anno è il concetto di "intersezione" strettamente legato a quello di "interdisciplinarità", due parole chiave della proposta artistico-visiva di Baratta e Müller, che tendono a valorizzare il rapporto del cinema con gli altri linguaggi espressivi. Ciò si traduce in una volontà che proietta la mostra fuori dai confini nazionali, affacciandosi a forme d'arte diversificate, più e meno nuove, tutte racchiuse nelle varie sezioni. Alle retrospettive d'autore come quella su Nicholas Ray e Roberto Rossellini, che rinnovano la collaborazione con la Cineteca Nazionale, Mani Kaul e l'omaggio a Todd Haynes, si affiancano forme ibride del comunicare visivo, rintracciabili nell'interattività multimediale, nella new generation dell' IT, come frammenti rapiti da Youtube o Myspace. Ciò si traduce in un complessivo dinamismo e, in tale scenario di fluidità di immagini, la sezione Orizzonti, nella sua recente riformulazione, si è riproposta di mettere a confronto stili e sguardi tra i più diversi e particolari, opere che innovano con il tradizionale supporto di celluloide e sperimentazioni elettronico digitali. Emblema della nuova natura di Orizzonti è la versatilità di James Franco, che si destreggia nel suo Sal (biopic su Sal Mineo, l'attore italoamericano assassinato a 37 anni) tra cinema, pittura e letteratura.  Franco sarà a Venezia a settembre anche con Rebel, film-installazione parte della sezione Illuminazioni di Biennale Arte. Proprio da questa esigenza di commistione artistica e preponderanze culturali, nasce la Retrospettiva Orizzonti 1961-1978 interamente dedicata al cinema italiano sperimentale e di ricerca, un cinema espanso nelle testimonianze di Carmelo Bene, Mario Schifano, Alberto Grifi, Paolo Brunatto e Augusto Tretti.

Tra i Fuori Concorso, non può non essere evidenziato Steven Soderbergh e il suo Contagion, Ermanno Olmi con Il villaggio di cartone, Madonna con W.E, commedia romantica di cui l'artista firma la regia, e Questa storia qua di Alessandro Paris e Sibylle Righetti, ritratto inedito di Vasco Rossi.

Sempre nell'ottica dell'originalità e della contaminazione, il premio Persol 3D sarà consegnato al collettivo emiliano Zapruder Filmmakersgroup di David Zamagni, Nadia Ranocchi e Monaldo Moretti, che da anni esplora le possibilità del cinema stereoscopico per la produzione di film e installazioni, contaminando arti visive, performative e cinematografiche. Da segnalare anche i Manetti Bros presenti in Controcampo Italiano con Wang.

Come già annunciato, il Leone d'Oro alla Carriera andrà a Marco Bellocchio mentre ad Al Pacino verrà conferito il premio Jaeger- Le Coutre come miglior regista del 2011. Pacino presenterà alla Mostra d'Arte Cinematografica il suo Wilde Salomè,  documentario tratto dall'opera di Oscar Wilde, che indugia sul privato dell'attore,  indagando allo stesso tempo le complessità di un personaggio come Salomè nella controversa visione del genio letterario di Wilde.

 

 

Effetti Collaterali

 

Giornate degli Autori

Le radici della memoria, la trasformazione della società, la violenza privata sono temi ricorrenti della selezione che quest'anno assegna un ampio posto alla creatività femminile. Una collocazione che non passa certamente inosservata, consentendo ad opere di estremo coraggio di emergere, come accadde nel 2010 con il documentario di Filippo Vendemmiati, È stato morto un ragazzo, sul terribile caso del giovane Federico Aldrovandi che perse la vita, una notte, a seguito di un incontro con la polizia. Nella selezione ufficiale ricordiamo l'italiano Ruggine di Daniele Gaglianone, già regista del bellissimo Pietro e Io sono Li di Andrea Segre. Molto interessante la sezione Spazio Aperto che propone i lavori di Renzo Carbonera, Duccio Chiarini, Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni, Carlo Luglio, Giorgio Pressburger, Elisabetta Pandimiglio e del collettivo Pyoor. Nell'ambito delle Giornate degli Autori verrà anche rilanciato il progetto 100+1/cinema e storia per l'anno 2012, attraverso il quale Provincia di Roma e Cinecittà Luce favoriscono la cultura storico-cinematografica nelle scuole della capitale.

 

La Settimana della Critica

La 26esima Settimana della Critica è segnata da tracce di autori esordienti e giovani che mirano con coraggio estetico alla sperimentazione. Le nove opere che costituiscono il programma, sono tutte prime visioni mondiali, quelle in concorso sono sette, tra queste spicca Là-bas di Guido Lombardi e la coproduzione italo-argentina El Campo di Hernàn Belòn, due le opere fuori concorso, tra queste Missione di pace di Francesco Lagi, film di chiusura dell'edizione. Tutti i film sono  legati dalla tematica familiare nelle varie distorsioni e increspature che possono ritrovarsi sotto lo stesso sostantivo.

 

 

Quest'anno, a portare avanti il nome della sperimentazione e della novità, è anche un premio particolare: il Premio del pubblico KINO.

 

Il Kino nasce come realtà romana per la promozione e la diffusione del cinema di qualità, dalle ceneri di uno storico cineclub, situato nel quartiere Pigneto.

Voluto fortemente da un gruppo di giovani artisti indipendenti, come Cristiano Gerbino, Claudio Cupellini, Alessandro Aronadio, Stefano Sardo solo per citarne alcuni, porta con sé l'esigenza di unire più realtà, tutte vicine al mondo del cinema e frequentate da addetti ai lavori ma anche solamente da appassionati. Un luogo di incontro trasversale, punto di scambio sotto forma di cinema-bistrot, che opera come una sorta di "festival cinematografico permanente" dove si può assistere ad opere di difficile diffusione, passate spesso in sordina. Kino offrirà tremila euro del Premio riservato alla migliore delle sette opere prime in competizione della SIC 2011.

Un'altra realtà che si affaccia all'interno della Settimana della Critica, sostenuta dall' ANAC, PMI Cinema, Artisti Indipendenti 2010, Consequenze Network, anch'essa legata al discorso di cinematografia indipendente, è la neonata Indi Cinema, Federazione di Cinema Indipendente, protagonista di un incontro dove si discuterà un progetto pilota di distribuzione alternativa dei film indipendenti.

Anche Indi Cinema si muove nel contesto dell'underground, ponendosi come elemento aggregante e identificativo di una dimensione espressiva e produttiva che in Italia non ha uno spazio adeguato, in disaccordo con i vincoli strutturali del mercato cinematografico.
Indi Cinema è forte sostenitrice della rivoluzione, operata attraverso le nuove tecnologie, offerta da un nuovo tipo di cinema, considerandola l'unica salvezza possibile ad una quasi totale immobilità nelle possibilità di fruizione.

 

 

Per maggiori informazioni

 

www.labiennale.org

 

Chiara Nucera

iI cigno nero

Giovedì 18 Agosto 2011 14:07

Lo sguardo incrocia l’oscuro infinito. Specchi, finestrini, superfici riflettenti che mostrano qualcosa di inquietante, più lo si mette a fuoco e più diventa perturbante perché sempre più familiare, intimo, è la nostra immagine! 

Il doppelgänger si stacca dal suo corpo, indossa scarpe da balletto, si muove a passi di danza, quelli del cigno, nero. Oscuro e seducente, umano tra gli umani, in vita per la morte, in un lago di cigni, in un lago di sangue.

L’incedere incerto, intimorito di una macchina da presa che va incontro a qualcosa di spaventoso, gli sta addosso, ci vuole avvertire: guarda che non è come sembra! Guardiamo ansimanti, palpitanti, è un balletto, eppure noi stiamo così, in una di quelle paure gelide, paure senza oggetti delle paure, agghiaccianti, pugni nello stomaco, fiati spezzati, respiri mozzati, paura assoluta, totale e totalizzante.  Panoramiche risuonano tra le viscere.

Piume ispide come aculei, aghi, unghie come artigli che feriscono al passaggio ogni lembo di pelle. Una metamorfosi del corpo e della mente per accedere all’ossessiva, impossibile perfezione, maligna, distruttiva, disumana.

 

Negli anni ʽ80 fu David Cronemberg con La Mosca, remake del film L'esperimento del dottor K del 1958, a mettere in scena un Body Horror, con Jeff Goldblum in una metamorfosi distruttiva frutto dell’ossessione del riconoscimento sociale e della fama. Cigno e Mosca, una ballerina e una scienziato, corpi disumanizzati, menti oscurate, l’umano non umano.

Noi, la nostra immagine e corpo ovunque intorno. Una trasfigurazione, Io e l’altro, ma sempre io... qualcosa ci spaventa di noi, non si vede, solo percezione, sentore e monito, tangibile come un respiro, tocca le corde, i nervi, scorre dentro.

Volti disegnati ci seguono con lo sguardo e perseguitano, la mia immagine come un’ombra. Ho paura di me. Ma mi cerco. La paura di se stessi è protagonista.

Cigno nero e cigno bianco, carnefice e vittima nella stessa immagine, rappresentazione e materializzazione. Pensiero, configurazione infine metamorfosi di uno schizofrenico fantasmatico. 

Il Cigno nero, metamorfosi nella gemella malvagia, il lato scuro, freddo dell’anima esce fuori, pesante, ci schiaccia, sovrasta, lo fa in punta di piedi,  a passi di danza leggeri.

Bianchi spettrali, neri di morte, rossi di sangue, specchi non anonimi e riflettenti, ma rivelatori. Non esorcizza, Darren Aronofsky mette in scena: la morte del cigno, la morte dell’umano, la ricerca di una paranoica perfezione.

 

Disarmante, inquietante eterea bellezza, Natalie Portman è Nina, ballerina ambiziosa, partoriente della sua anima maligna, aiutata da braccia forti, quelle di Vincent Cassel, diavolo tentatore a sussurrare  “l’unico ostacolo al tuo successo sei tu. Liberati da te stessa. Perditi Nina”, e da una madre, utero incapace di espellere definitivamente la sua progenie e i suoi fallimenti.

E Lily, il sesso, edonistica ossessione. Spudorata calamita, attrazione e repulsione dell’Es freudiano.

Il carillon non basta più in un mondo abitato da presenze perturbanti, inquietanti e specchi, finestre aperte su un baratro oscuro. La storia della ragazza che si tramuta in cigno si tramuta essa stessa nelle mani di Aronofsky. 

Horror, thriller, noir, erotico, in una parola viscerale, dispiegamento allucinatorio dell’inconscio, fantasmi interiori, pulsioni, paure e desideri, Nina è l’Essere nudo e crudo, impuro, inerme, disperato, “la bambina non esiste più”.                                                                   

 

Lidia Petaccia

 

 

Una full immersion con Marita D’Elia, affermata Casting Director del Cinema italiano. Un workshop intensivo per  attori sull’audizione e la recitazione cinematografica.

Come ci si presenta ad un casting per il cinema o per la tv? Come ci si pone davanti alla macchina da presa? Cosa cercano casting e regista provinando? Preziosi consigli e segreti del mestiere, in un corso che si svolgerà a Roma presso IMAGO CASTING Via Marianna Dionigi, 29 (Piazza Cavour),  sabato 2 e domenica 3 febbraio, dalle 13,30 alle 20

 Al termine delle lezioni i ragazzi/e sosterranno un provino con la casting, avendo modo di autovalutarsi e riuscendo a scoprire insieme punti deboli e tecniche da affinare.

Numero partecipanti: min 10 – max 22 partecipanti

 

PROGRAMMA:

Primo giorno:

1) Introduzione e incontro con gli attori.

2) Presentazione e interviste a ciascun attore partecipante.

3) Prove in coppia delle scene assegnate. Mediante una regia attenta e personalizzata  si individueranno e correggeranno eventuali errori con l’intento di riconoscere i principali punti deboli dell’attore per migliorarne il rendimento nella performance.

4) Ripresa in video delle scene provate.

 

Secondo giorno:

1) Visione collettiva del materiale registrato, esame dei risultati ottenuti.

2) Prove di nuove scene e improvvisazioni.

3) Feedback del lavoro svolto e conclusioni.

 

Marita D'Elia da anni lavora come Casting Director per il Cinema e la Fiction.

Per il cinema si è occupata sia di film d’autore (Reality di Matteo Garrone, Tatanka di Giuseppe Gagliardi, Rugginedi Daniele Gaglianone, Certi Bambini di Andrea e Antonio Frazzi, Te lo leggo negli occhi di Valia Santella per citare i titoli più importanti)che di commedie di grandesuccesso(tra cui ricordiamo Benvenuti al Sud di Luca Miniero,Benvenuti al Nord di Luca Miniero, Matrimoni e altri disastri di Nina di Majo, Eccezzziunaleveramente... capitolo secondo (me)di Carlo Vanzina)

Per la televisione ha lavorato in molte serie (Un Posto AL Sole, La Squadra,Un ciclone in famigliadi Carlo Vanzina, Distretto di Polizia IVper la regia di Lucio Gaudino, R.I.S IIper la regia di Alexis Sweet,) e TV movies (Il Professore di Maurizio Zaccaro,Il coraggio di Angela di  Luciano Manuzzi, La Ragazza Americana di Vittorio Sindoni ecc…)

Film in uscita: Il Principe Abusivo di e con Alessandro Siani

Film in preparazione I Milionari regia di Alessandro Piva, Una famiglia quasi perfetta (titolo provvisorio) regia di Luca Miniero

 

 

Il workshop è  promosso da "FuoriTraccia", giovane associazione romana che si occupa del settore cinema a 360°, eventi, formazione e  informazione.

Verrà rilasciata una tessera socio dell'associazione

Al corso sono ammessi anche gli uditori. 
La quota di partecipazione è di 160 euro per gli allievi partecipanti (è previsto uno sconto del 10% per gli attori rappresentati da a genzia) e 80 euro per gli uditori.

L'intera quota dovrà essere versata al momento dell'iscrizione

 

Per informazioni scrivere a: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
specificando nell'oggetto dell'e-mail “workshop casting Marita D'Elia”
o chiamare +39 342 3577589

5 (Cinque)

Venerdì 19 Agosto 2011 15:53

L'attore Francesco Maria Dominedò, relativamente noto al cinema ed in televisione per ruoli al limite della legge (La squadra, Fatti della banda della Magliana, Il rabdomante) e con un background da regista, torna dietro la macchina da presa in grande stile con questa nuova opera.


5 (Cinque), ispirato ad una storia vera, è un prodotto molto vicino per tipologia di personaggi, ma anche per l'impronta della sceneggiatura di Riccardo Papa, al fumetto ed al genere seriale hard boiled, con una regia che appare forse un po' troppo patinata e vicina allo stile del videoclip.
Un film corale che racconta la storia di un gruppo di ragazzi della periferia romana, cinque appunto - come i sensi, come i lati del pentagono, come la stella ad altrettante punte, il numero della casta mistica, quello delle dita della mano del “braccio violento della legge” - che si conoscono sin da piccoli e che in comune hanno avuto la dura esperienza del riformatorio. Si ritroveranno adulti con molta voglia di rivalsa, nella speranza di svoltare con un grosso affare di droga, per poter finalmente fare la vita che sognano. Ma non tutto andrà come previsto...


Il cast è formato da attori non tutti esattamente sconosciuti, tra cui si notano Matteo Branciamore, Emma Nitti e numerose apparizioni speciali, come quelle di Rolando Ravello, Angelo Orlando, Claudia Zanella, Francesco Venditti e Massimo Bonetti. Tutti, amalgamandosi alla perfezione, hanno lavorato con fluidità, mettendo in scena una sorta di evocazione di Romanzo Criminale con echi di Sleepers, senza voler esserne copia sterile, ma anzi, distaccandosi e prendendo vita propria, mantenendo buono il livello di tensione, aiutati da ritmi veloci e riprese in steadycam. Tra gli attori spicca Alessandro Borghi, un quasi esordiente, con un ruolo principale, calato perfettamente in un personaggio vissuto, sofferto ma anche molto pulito, decisamente credibile.
Piacevolmente citazionista, la pellicola spazia da evocazioni monicelliane a contaminazioni con Di Leo e Tarantino e si apprezza in particolare per uno spiccato gusto nei confronti del travestimento, che vede molte delle partecipazioni speciali al limite del grottesco, evidenziando una forte vena autoironica di Dominedò.


Nel complesso il film, malgrado mostri qualche impasse nella fase di montaggio e qualche lungaggine in scene ininfluenti o trascurabilissime, come un neomelodico ballo in un ristorante, si dimostra un prodotto di buona fattura, che non esula dall'originalità pur avendo basi note e sbandierate.

 

Paolo Dallimonti e Chiara Nucera

Pagina 1 di 9