Se c’è una conclusione a cui tutti sono arrivati dopo il quarto episodio della seconda stagione di House Of The Dragon è che ci sarà una guerra in cui domineranno sangue e fiamme. I primi cinque episodi della serie hanno spianato la strada ad una tensione crescente tra le fazioni dei Neri e dei Verdi. L’incontro tra i due personaggi femminili non ha provocato l’effetto sperato da Rhaenyra. Un profondo rancore domina gli animi delle due donne ed è un sentimento ancora molto sedimentato soprattutto in Alicent. D’altronde anche se ci si sposta a Roccia Del Drago, si scorge un Jace irrequieto che sembra voler menar le mani da un momento all’altro, incapace di restare fermo, ma costretto per esplicita richiesta di Rhaenyra a indugiare nell’attesa. La regina dei draghi vuole giungere a una soluzione strategica avveduta e incisiva, nel tentativo di sanare una situazione difficile sia per il regno sia per il destino di moltissimi individui. E’ evidente che le battute iniziali sono risultate nodali per il gioco di trame e quella fitta rete di eventi chiave per accedere a una sezione più burrascosa e feroce. Il quinto episodio è l’anticipo dello scontro che tutti attendono con trepidazione, durante il quale non ci sarà certo spazio per esitazioni né verrà dimostrata alcuna pietà da entrambe le parti. Tornando alla trama, si perde un po’ la bussola verso la fine dell’episodio smorzando una tensione altissima accumulata dal pubblico in quello precedente. Un passo calcolato alla perfezione per aprire la strada a quello che gli autori ci presentano come il segmento più sanguinoso e violento della seconda stagione: il sesto episodio. Una strategia che come sempre tiene incollati gli spettatori con quel particolare ritmo dosato tra picchi di adrenalina e momenti di stasi indispensabili per sbrogliare prospettive d’azione utili a rivoluzionare improvvisamente le carte in tavola. Sebbene questo quinto episodio funga da trampolino, i cui contorni sono definiti infatti da un impianto dialogico piuttosto intenso e dettagliato, forse si poteva operare uno snellimento di qualche scena smodatamente verbosa. Comunque sia, ora si giunge a quella che sarà una delle parti più coinvolgenti e movimentate dell’intera stagione che ci ha già emozionato attraverso uno scontro tra draghi mozzafiato, merito di una regia perfetta che si lega ad un montaggio portato agli estremi della sua intensità. La speranza è che si continui su questa linea di raffinatezza stilistica, ma che soprattutto la serie non perda quell’identità che ha difeso strenuamente fino a questo momento.
Giada Farrace