Uno spazio dedicato al cinema delle periferie. È il Visioni Fuori Raccordo Film Festival, la rassegna cinematografica che da 5 anni ormai si propone aprire lo sguardo sulle periferie del nostro Paese, le sue aree marginali e le sue realtà invisibili e parte giovedì 24 novembre al Nuovo Cinema Aquila Dieci i documentari selezionati tra i quali la giuria, composta da Cecilia Mangini, importante esponenti del cinema italiano, Marco Bertozzi, documentarista e storico del cinema, e Antonio Medici, critico cinematografico e docente universitario, assegnerà il premio alla Migliore opera, che sarà inoltre inserita nella programmazione primaverile del Nuovo Cinema Aquila e due menzioni speciali: Memoria e Migranti. Per dare trasparenza al lavoro dei giurati e al contempo favorire una concezione dei festival come luoghi di riflessione e confronto culturale, i giudizi dei giurati su ogni film in concorso e la riunione della Giuria saranno ripresi e trasmessi online. Due Eventi Speciali arricchiscono il programma durante i quali saranno presentati alcuni lavori: Poi venne la casa vera di Paolo Isaja e Maria Pia Melandri (giovedì 24 novembre alle ore 21), documentario che ripercorre il “problema della casa” a Roma dal dopoguerra ad oggi, e This is my land… Hebron di Giulia Amati e Stephen Natanson (venerdì 25 novembre alle ore 21), un viaggio in una “terra contesa” alla scoperta degli aspetti più nobili, mostruosi e contraddittori dell’animo umano, già vincitore del Festival di Bellaria. Il festival si chiude sabato 26 novembre alle ore 22.00 con l’Omaggio ad Ansano Giannarelli, autore e regista recentemente scomparso, fra gli ‘ispiratori’ e grande sostenitore del Festival di cui è stato più volte membro della Giuria e la presentazione, frutto della collaborazione dell’AAMOD e di Rai Teche, il film La ‘follia’ di Cesare Zavattini prodotto da Rai con la collaborazione di Reiac Film. Il documentario, realizzato da Giannarelli nell’82, che parte dal backstage del film di Cesare Zavattini, La vertitàaaa per approdare ad una riflessione metalinguistica e un ritratto/autoritratto del maestro e del suo allievo, Giannarelli che lo racconta come un maestro di “intelligenza sovversiva e di spiazzante semplicità, un teorico rivoluzionario e un cineasta ostinatamente dilettante”. Il Festival è diretto da Luca Ricciardi con il coordinamento artistico di Giacomo Ravesi e realizzato grazie al contributo della Regione Lazio – Assessorato alla Cultura, Arte e Sport e al sostegno della Roma Lazio Film Commission e dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e prodotto dall’Associazione LABnovecento in collaborazione con il Circolo Gianni Rodari Onlus .
Info: www.fuoriraccordo.it