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Visualizza articoli per tag: reality

 

Una full immersion con Marita D’Elia, affermata Casting Director del Cinema italiano. Un workshop intensivo per  attori sull’audizione e la recitazione cinematografica.

Come ci si presenta ad un casting per il cinema o per la tv? Come ci si pone davanti alla macchina da presa? Cosa cercano casting e regista provinando? Preziosi consigli e segreti del mestiere, in un corso che si svolgerà a Roma presso IMAGO CASTING Via Marianna Dionigi, 29 (Piazza Cavour),  sabato 2 e domenica 3 febbraio, dalle 13,30 alle 20

 Al termine delle lezioni i ragazzi/e sosterranno un provino con la casting, avendo modo di autovalutarsi e riuscendo a scoprire insieme punti deboli e tecniche da affinare.

Numero partecipanti: min 10 – max 22 partecipanti

 

PROGRAMMA:

Primo giorno:

1) Introduzione e incontro con gli attori.

2) Presentazione e interviste a ciascun attore partecipante.

3) Prove in coppia delle scene assegnate. Mediante una regia attenta e personalizzata  si individueranno e correggeranno eventuali errori con l’intento di riconoscere i principali punti deboli dell’attore per migliorarne il rendimento nella performance.

4) Ripresa in video delle scene provate.

 

Secondo giorno:

1) Visione collettiva del materiale registrato, esame dei risultati ottenuti.

2) Prove di nuove scene e improvvisazioni.

3) Feedback del lavoro svolto e conclusioni.

 

Marita D'Elia da anni lavora come Casting Director per il Cinema e la Fiction.

Per il cinema si è occupata sia di film d’autore (Reality di Matteo Garrone, Tatanka di Giuseppe Gagliardi, Rugginedi Daniele Gaglianone, Certi Bambini di Andrea e Antonio Frazzi, Te lo leggo negli occhi di Valia Santella per citare i titoli più importanti)che di commedie di grandesuccesso(tra cui ricordiamo Benvenuti al Sud di Luca Miniero,Benvenuti al Nord di Luca Miniero, Matrimoni e altri disastri di Nina di Majo, Eccezzziunaleveramente... capitolo secondo (me)di Carlo Vanzina)

Per la televisione ha lavorato in molte serie (Un Posto AL Sole, La Squadra,Un ciclone in famigliadi Carlo Vanzina, Distretto di Polizia IVper la regia di Lucio Gaudino, R.I.S IIper la regia di Alexis Sweet,) e TV movies (Il Professore di Maurizio Zaccaro,Il coraggio di Angela di  Luciano Manuzzi, La Ragazza Americana di Vittorio Sindoni ecc…)

Film in uscita: Il Principe Abusivo di e con Alessandro Siani

Film in preparazione I Milionari regia di Alessandro Piva, Una famiglia quasi perfetta (titolo provvisorio) regia di Luca Miniero

 

 

Il workshop è  promosso da "FuoriTraccia", giovane associazione romana che si occupa del settore cinema a 360°, eventi, formazione e  informazione.

Verrà rilasciata una tessera socio dell'associazione

Al corso sono ammessi anche gli uditori. 
La quota di partecipazione è di 160 euro per gli allievi partecipanti (è previsto uno sconto del 10% per gli attori rappresentati da a genzia) e 80 euro per gli uditori.

L'intera quota dovrà essere versata al momento dell'iscrizione

 

Per informazioni scrivere a: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
specificando nell'oggetto dell'e-mail “workshop casting Marita D'Elia”
o chiamare +39 342 3577589

Uno degli appuntamenti formativi di FuoriTraccia| Cose dell'altro Cinema. La Casting Director Marita D'Elia ha incontrato gli attori, 2 e 3 febbraio, in un workshop di preparazione intensivo interamente dedicato allo studio dei provini cinematografici. maggiori dettagli Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Reality

Mercoledì 03 Ottobre 2012 19:54

 

A quattro anni da Gomorra, che durante il primo week end in sala risultò essere il film più visto in Italia di quell’anno, torna Matteo Garrone con Reality: un’opera “nuova”, libera da ordinarie intenzioni pedagogiche e distante da prese di posizione e best seller di denuncia.

La pellicola di Garrone infatti si ispira alla più classica commedia all’italiana, nella drammaturgia degli attori teatrali e negli ambienti di Napoli ritorna alle atmosfere di De filippo.

Sono passati dieci anni da “l’Imbalsamatore”, opera che lo consegna al grande pubblico dopo anni di duro lavoro, svelandone il grande talento nella tecnica e nei contenuti. Di quel Garrone oggi rimane senza dubbio lo stesso tarlo, una macchina da presa invadente che di tanto in tanto si muove a pochi centimetri dai volti degli attori e li spia nei loro gesti più piccoli per permettere allo spettatore di essere in soggettiva, con inquadrature più pulite rispetto a quelle di prima ma uguali nelle intenzioni.

Luciano, il protagonista (un memorabile Aniello Arena, carcerato “fine pena mai”, che con la sua interpretazione elude quella fama che lo precede e semplicemente arriva al pubblico per le sue straordinarie doti di attore) è un pescivendolo napoletano abituato ad arrotondare con piccole truffe. Insegue da tempo il sogno di diventare famoso, si esibisce alle feste di famiglia e per i suoi cari rimane il più talentuoso e divertente. Saranno gli stessi parenti affettuosi e “abbondanti” a spingerlo fino ai provini del “Grande Fratello”. Dopo aver sostenuto un lungo colloquio con “quelli della televisione”, si convince che sì, lo prenderanno, che un giorno anche lui sarà convocato e andrà a Roma, nella lussuosa casa di Cinecittà. E la convinzione diventa la sua malattia per tutto il film che, come spiega lo stesso Garrone, non ridicolizza i personaggi ma li racconta in modo onesto, con l’ironia e l’amarezza di una realtà implacabile.

Insieme alla storia (tra l’altro ispirata da un fatto realmente accaduto) Garrone ci fa vivere Napoli, scegliendo attori di teatro dai tratti caratterizzanti, facce e movenze che da sole basterebbero a parlare di questa città, che più di ogni altra gli offre un ritmo recitativo incalzante e musicale.

Una commedia dolorosa che suggerisce una riflessione sul ruolo che i media hanno preso nella vita di tutti. Scontato il riaffiorare delle parole di Pasolini “Nel momento stesso in cui qualcuno ci ascolta dal video ha verso di noi un rapporto da inferiorea superiore, che è un rapporto spaventosamente antidemocratico...niente è più feroce della banalissima televisione”. Accostamento dovuto, ma per nulla forzato.

Ne emerge, comunque, il ritratto avvilente di un’Italia in cui la tv ha sostituito fede e speranza, dove il tempo delle giornate di molti viene scandito da appuntamenti con grandi spettacoli mediatici, dal grande fratello al messaggio Urbi et Orbi del Papa, mantenendo sempre nell’amarezza di una realtà inviolabile, i toni morbidi della fiaba.

Renilde Mattioni