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Locarno a Roma

Mercoledì 29 Agosto 2012 18:04 Pubblicato in News

Sul grande schermo della Capitale i migliori film che hanno contrassegnato il festival svizzero 2012.
Dal 30 agosto al 2 settembre le notti di Cinema a Piazza Vittorio ospiteranno una pregiata selezione dei film vincitori e delle opere più interessanti presentate durante la kermesse
 
I film del Festival di Locarno approdano a Roma, nel corso della rassegna Notti di Cinema a Piazza Vittorio. Dal 30 agosto al 2 settembre andranno i scena all'arena (la sede, in caso di pioggia, sarà invece spostata nella Multisala Barberini) alcune delle opere più interessanti presentate durante la kermesse svizzera svoltasi qualche settimana fa. La rassegna è stata presentata ieri dall’Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, Dino Gasperini, dal presidente del Festival del film Locarno, Marco Solari e dal neo-presidente dell’Anec Lazio Giorgio Ferrero.
Tra i film in programmazione La fille de nulle part di Jean Claude Brisseau, film vincitore del Pardo d’Oro; Somebody up there likes me di Robert Byington, Premio speciale della Giuria; Wo hai you hua yao shuo di Ying Liang; Der glanz des tages di Tizza Covi e Rainer Frimmel; Starlet di Sean Baker; Padroni di casa di Edoardo Gabriellini con Elio Germano e Valerio Mastandrea.
La rassegna Locarno a Roma fa parte del progetto dell’Anec Lazio I Cinema attraverso i Grandi Festival e vedrà la proiezione di due film a serata (orario: 20 e 22,30), al costo di 7 Euro a film. L’ingresso è vietato ai minori non essendo stati le opere ancora sottoposte al visto di censura.
Attesissimi tutti gli 8 film in cartellone, rigorosamente in anteprima ed in versione originale con sottotitoli italiani.
30/08 h. 20,30 DER GLANZ DES TAGES (The Shine of Day), di Tizza Covi e Rainer Frimmel, Pardo per la migliore interpretazione maschile a Walter Saabel, è una pellicola realistica, semi-improvvisata e seriocomica basata su come le impreviste relazioni tra gli uomini possano cambiare la vita inquadrata di qualcuno. Il film ha conseguito anche la Menzione Speciale della Giuria Ecumenica e il Premio Don Quijote, assegnato dalla Federazione Internazionale dei Cineclub (FICC/IFFS).

30/08 h. 22,15 STARLET di Sean Baker, vincitore del Primo Premio Giuria dei Giovani, racconta un’insolita relazione tra una donna anziana e solitaria e la giovane Jane, interpretata da Dree Hemingway, attrice rivelazione, nonché pronipote dello scrittore.

31/08 h. 20,30 SOMEBODY UP THERE LIKES ME di Robert Byington, Premio speciale della Giuria, è una tragicommedia dall’umorismo tagliente e surreale sulla vita di un uomo, la cui età anagrafica rimane bloccata a 30 anni.

31/08 h.22,00 UNE ESTONIENNE À PARIS, di Ilmar Raag, vincitore del Premio Ecumenico, si contraddistingue non solo per la sua delicatezza ma anche per la raffinata interpretazione di Jeanne Moreau.

01/09 h. 20,30 PADRONI DI CASA di Edoardo Gabbriellini, l’unico film italiano in Concorso, è un “giallo” che vede Gianni Morandi nei panni di un famoso cantante ritiratosi dalle scene, la cui vita si intreccia con quella di due giovani imprenditori edili, interpretati da Elio Germano e Valerio Mastandrea.

01/09 h.22,15 WO HAI YOU HUA YAO SHUO (When Night Falls), di Ying Liang, è il vincitore del Pardo per la migliore Regia e del Pardo per la migliore interpretazione femminile conferito ad An Nai. Il giovane regista sud coreano, mette in scena la vera storia di un uomo che uccide sei agenti di polizia dopo essere stato picchiato per aver guidato una bicicletta senza targa.

02/09 h. 20,30 LA FILLE DE NULLE PART (The Girl from nowhere) di Jean Claude Brisseau, film vincitore del premio Pardo d’Oro, narra la relazione platonica tra un vecchio professore e una giovane emarginata, cercando di mescolare squarci di vita quotidiana con elementi fantastici e paranormali.

Inoltre, dalla sezione Cineasti del Presente, il 2 settembre alle 22,15, verrà proiettata l’opera prima di Niccolò Castelli, TUTTI GIÙ, che racconta la vicenda di tre giovani alle prese con il mondo “adulto”.

Road to Ruins: antipasto di fine estate

Mercoledì 29 Agosto 2012 16:03 Pubblicato in News

Nell'attesa di poter assistere alla seconda edizione del Road To Ruins Film Festival, ecco un programma di alcune interessanti visioni che anticipano la manifestazione che si svolgerà, dall'11 al 14 ottobre, presso il Nuovo Cinema Aquila di Roma.

In occasione di Pigneto Spazioaperto, a pochi passi dall’isola pedonale di via del Pigneto, nel Parco del Torrione Prenestino, si susseguiranno 9 serate all'insegna di cinema e rock.
Ecco il programma delle serate nel dettaglio:
 
GIOVEDÌ 30 AGOSTO – ore 20.30 
CROLLO NERVOSO parte 1 e 2 (Italia 2008, 100’, documentario) di Pierpaolo De Iulis. Nei primi anni degli anni '80 ci fu un 
boom senza precedenti del "modello italiano", nell'arte e nella cultura ma anche nel costume e nella vita di tutti i giorni.  Tra 
queste realtà trovano spazio gruppi musicali che superata la fase più aspra e nichilista del punk, cercano nuovi linguaggi e 
diffondono la loro attività in tutta la penisola: Gaz Nevada, Litfiba, CCCP, Denovo, Diaframma, Neon, Underground Life, Bisca, 
Pankow, Gang, Violet Eves, Rinf, Moda, Monuments, Art Fleury, Kirlian Camera, Detonazione, Timoria, Frigidaire, Tango, 
Afterhours e molti altri.  
 
VENERDÌ 31 AGOSTO – ore 20.30
CROLLO NERVOSO parte 3 (Italia 2008, 50’, doc.) di Pierpaolo De Iulis  
a seguire  
TEMPI MODERNI. CCCP - FEDELI ALLA LINEA (Italia 1989, 45’) di Luca Gasparini 
Unico  documentario  esistente  sui  CCCP,  leggendario gruppo emiliano di Annarella, Fatur, Giovanni  Lindo  Ferretti  e  
Massimo  Zamboni. “Tempi moderni” (titolo rubato che ben si adatta ai CCCP, fecondi riciclatori di frammenti musicali,  artefici 
di  una  musica  da  loro  stessi definita  “musica  sedimentata”)  ha  continuato a circolare  negli anni, dal 1989 ad oggi, 
attraverso canali di nicchia, sotterranei e spesso clandestini, a dispetto della sua natura di film “povero”,  realizzato  per  pura  
passione. Con la riedizione del 2008 il documentario è stato tecnicamente salvato dall’usura del tempo, riuscendo ancora di 
più a far rivivere con passione e freschezza la storia e la complessità dei CCCP: musica, teatro, pensieri, parole, persone. 
 
MARTEDÌ 4 SETTEMBRE – ore 20.30 
VINYLMANIA (Italia 2011, 75’) di Paolo Campana 
«La prima cosa che ricordo nella mia vita è un disco di Mozart con cui mia madre la mattina mi svegliava... Sono passati 
diversi anni, ma i dischi in vinile non mi hanno mai abbandonato. E voi, avete mai ascoltato un disco in vinile con il suo suono 
unico e quel fruscio che vi accarezza? Vi siete mai immersi nei colori delle copertine? Lo avete mai annusato? La musica 
acquista un sapore unico, erotico.» “Vinylmania” è un tour nelle pieghe di un oggetto che non ha mai perso la sua anima. Da 
Tokyo a New York a Londra, Parigi e Praga, una tribù di collezionisti, DJ, musicisti, artisti e negozi dove la passione si 
trasforma in febbre e fabbriche dove le presse hanno ripreso a stampare milioni di copie. I dischi sono tornati! 
Per gentile concessione di Cinecittà Luce e Stefilm International 
 
MERCOLEDI’ 5 SETTEMBRE – ore 20.30 
MAX (Italia 2010, 52’) di Luca Scivoletto 
Da quasi vent’anni Mister Max parodizza in dialetto siciliano i successi musicali più in voga del momento. Il documentario 
racconta l’uomo, il cantante e il contesto urbano che gli fa da sfondo: una città siciliana divisa tra la statica e immutabile parte 
vecchia e la disordinata e caotica città nuova. Due città che non comunicano. Due mondi opposti dell’Italia di oggi.
VESUVIO POP: la nuova melodia napoletana (Italia 2010, 50’) di Pierpaolo de Julis 
Alessio, Rosario Miraggio, Raffaello... Chi sono i nuovi idoli della musica partenopea dell’età contemporanea? Un bluff oppure 
siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione con sconcertanti implicazioni sociologiche? Con centinaia di migliaia di copie 
vendute, il fenomeno neomelodico è uno dei più vitali nell’asfittico mercato musicale italiano d’inizio del nuovo millennio. Da “Te 
vojo bene assaje” di Raffaele Sacco, sino a “Scivola quel jeans” di Raffaello, la parabola (discendente o ascendente, sarà la storia a dirlo) della canzone melodica napoletana. Una ricognizione a 360 gradi attraverso gli aspetti grotteschi e surreali dei 
suoi nuovi cantori. Incontro con gli autori
 
GIOVEDI’ 6 SETTEMBRE – ore 20.30 
RADICI (Italia 2011, 60’) di Carlo Luglio 
Un viaggio musicale con Enzo Gragnaniello nella memoria di una Napoli di “sotto”, dei suoi luoghi magici, mitologici e storici. 
Ma anche un percorso nella città di “sopra”, attraverso i suoi monumenti e i quartieri più vivi, sempre punteggiato dalle 
performance realistiche e oniriche di Gragnaniello con i Sud Express che si intrecciano in siparietti con artisti  partenopei come 
Tony Cercola, Maria Luisa Santella, Enzo Moscato, Riccardo Veno, Franco Del Prete e James Senese, e con l’apporto di 
immagini cinematografiche di repertorio di una Napoli del dopoguerra e degli anni Settanta. Una sorta  di musicarello su 
presente e passato con un taglio leggero che infonde emozioni musicali e visive con il proposito di regalare allo spettatore 
scorci sulla bellezza e sulle vitalità nostrane ormai offuscate da continue rappresentazioni mediatiche sul degrado umano e 
territoriale. Incontro con l’autore
 
VENERDI’ 7 SETTEMBRE – ore 20.30 
DRESSED TO KISS (Italia 2006, 46’) di Massimiliano Sbrolla 
Successi (pochi) e fallimenti (tanti) di chi ha come  sogno il rock’n’roll.  Divertente ritratto della cover band romana Dressed to 
Kiss, dei ragazzi che le provano tutte per vivere di sola musica. «Girare questo film è stata un’esperienza che ci ha catapultato 
nelle vite e nelle ricche, a volta catastrofiche, avventure di quattro ragazzi con il sogno della musica. E che, nel decennale della 
loro fondazione, festeggiano con noi, e con voi, la loro voglia, instancabile, di provarci.» 
Seguono episodi di KASA KISS (per gentile concessione di Flop TV). incontro con Andrea “Paul Stanley” Saolini 
 
SABATO 8 SETTEMBRE – ore 20.30 
THE DEVIL AND DANIEL JOHNSTON (USA 2005, 110’ – VO sub.ita) di Jeff Feuerzeig
Stupefacente documentario su Daniel Johnston, genio contemporaneo. Il film è una cronaca della sua vita, dall’infanzia a oggi 
e ne racconta il suo percorso umano. Tra disturbi psichici, depressione e schizofrenia, composizioni low-fi di rara bellezza e 
superlative illustrazioni resta uno dei rockumentary più belli di tutti i tempi. Film vincitore del Sundance 2005. 
 
DOMENICA 9 SETTEMBRE – ore 20.30 
W ZAPPATORE (Italia 2010, 90’) di Massimiliano Verdesca 
Marcello Zappatore è un ragazzo di 33 anni che, per guadagnarsi da vivere, suona la chitarra elettrica in una band metal 
satanista famosa nella provincia di Lecce. La vita di Marcello è presto sconvolta da uno straordinario evento: un fastidioso 
prurito al costato si rivela, in seguito, essere una stigmate. Dono divino o necessità di cambiamento? Questo Marcello non lo 
sa, ma la stigmate gli procura non pochi problemi. In breve tempo, a causa della sua involontaria vicinanza a Dio, Marcello 
perde la ragazza e la casa in cui convivevano. Inoltre, cacciato dalla sua band che rifiuta un chitarrista stigmatizzato, perde 
anche il lavoro. Si ritrova così a dover affrontare un viaggio tutto personale attraverso due mondi apparentemente 
incompatibili: quello di Dio e quello del rock’n’roll. Incontro con Sandra Milo e Massimiliano Verdesca
 
LUNEDI’ 10 SETTEMBRE – ore 20.30
LA VALLE DELLA LUNA (Italia 2010, 66’) di Giovanni Buccomino 
La Valle della Luna è un complesso granitico che giganteggia sul mare di Sardegna. Un’umanità originale abita questa valle. 
Qui, nel 1971, nasce una comunità hippie che, in 40 anni, cambia e si trasforma. Oggi diverse sottoculture la frequentano: 
punk, rasta, viaggiatori, artisti e vagabondi delle più diverse nazionalità. Mimmo ed Antoine, i due membri più anziani, passano 
il loro inverno solitario godendosi la natura incantata e svolgendo le attività minimali per il sostentamento: fare legna, acqua, 
cogliere verdure ed erbe, cucinare. Al sopraggiungere dell’estate l’incanto è rotto dall’invasione delle generazioni più giovani 
che, come un popolo migratore, travolge la valle facendone emergere i conflitti. Incontro con l’autore
 
maggiori informazioni agli indirizzi 
 

Il cavaliere oscuro. Il ritorno

Mercoledì 29 Agosto 2012 13:45 Pubblicato in Recensioni

L'ultimo Batman non è l'ultimo, non può, non deve. L'aspettativa attorno a questo film era molta, forse per alcuni troppa e non è stata del tutto rispettata. Il discorso da fare per questa pellicola (forse per tutte le ultime di Nolan) è doppio. Non si può giudicare a sé: ormai ogni lavoro è un evento, un papabile Capolavoro. Il livello tecnico raggiunto è talmente alto che un passo indietro non può che essere considerato come un fallimento, quella che invece per altri sarebbe l'opera massima di una vita. Eppure è così, quando si raggiunge il top è estremamente arduo superarsi, alzare in continuazione l'asticella.  Ecco che l'occhio critico si deve sdoppiare: da una parte si analizza la pellicola come se fosse un film come gli altri; dall'altra si deve confrontare con quel che di meglio si trova in circolazione e il giusto mezzo diventa un ingiusto ibrido. Perché se in assoluto il film è molto buono, con standard rispettati e alcuni picchi qui e lì, nell'universo personalissimo di Nolan possiamo parlare di un passo indietro clamoroso.

Nolan (che negli ultimi anni ha sfornato piccole pietre preziose chiamate “Following”, “Memento”, “Insomnia”, “The Prestige”, “Inception” e la trilogia che ha reinventato l'immagine del cavaliere oscuro) questa volta ha portato con sé una parte del suo ormai collaudato staff tecnico. Se inizialmente ha dovuto scoprire ottimi interpreti, con gli anni ha potuto usufruire di star già affermate o giovani dal potenziale stellare, gran parte (se non tutti) degli attori presenti  in questo ultimo Batman infatti erano già stati utilizzati con risultati eccezionali nei suoi due ultimi film. 
Christian Bale, aka Batman, aka Bruce Wayne continua a portare in scena uno dei migliori cavalieri mascherati di sempre. Per quanto assurdo, il suo è il lavoro più “facile”, non essendo nuovo al ruolo, nonostante sia il protagonista e pur conoscendo la sua cura maniacale per la preparazione del personaggio (ricordiamo che negli ultimi 10 anni ha perso e ripreso come niente decine e decine di kg per le proprie interpretazioni, vedi “L'uomo senza sonno” o “The Fighter”).
Stesso discorso si può fare per Michael Caine, Gary Oldman e Morgan Freeman, perfettamente nella parte di  personaggi dell'ormai già rodato meccanisco di Gotham City.
Le vere novità sono quattro, accomunate da alcuni fattori fondamentali: sono giovani, sono sulla cresta dell'onda, sono potenzialmente grandissime star. Stiamo parlando di Tom Hardy aka Bane, il cattivo di questo episodio. Nel recentissimo passato le sue prove sono state molto apprezzate (su tutte vorrei citare il lavoro incredibile fatto in “Bronson”),  affiancando una grande espressività ad un'intensa preparazione fisica. Tutto questo viene esaltato in Bane, nonostante gran parte del suo volto sia coperto da una maschera cyber-punk. Non ho idea del lavoro fatto dal doppiaggio italiano (ho visto un'anteprima Imax in lingua originale a Berlino - dove la pubblicità che precede il film è eterna! - quindi non posso giudicare nè voglio immaginare cosa sia uscito nelle nostre sale), comunque l'interpretazione originale di Hardy è da promozione a pieni voti con tanto di bacio accademico! 
La seconda novità ha il volto giovane e pulito di Joseph Gordon- Levitt, visto recentemente nella black-comedy “50/50” e nel già citato “Inception” che per l'occasione interpreta un poliziotto rookie, ma con alcuni assi nella manica. Purtroppo alcune ingenuità  stilistiche sminuiscono un po' il suo ruolo, quindi promuovo col minimo dei voti il buon Levitt. Discorso simile deve esser fatto per la bellissima Marion Cotillard, una delle due femmes fatales della pellicola, che ha svolto appieno il suo compito, rintracciando alcuni suoi limiti nelle scelte registiche.
Ultima, ma non per gradimento, Anne Hathaway, aka Selina Kyle, aka Catwoman. Forse è proprio lei la vera sorpresa in positivo del film. Confinata quasi sempre nel ruolo della dolce, raffinata e svampita ragazza da salvare dalla vita, qui tira fuori gli artigli, nel vero senso della parola, e prende in mano la situazione.
Arriviamo quindi al punto principale, la regia di Nolan, per la quale non riesco ad andare oltre la sufficienza. Seppur partendo col botto, incalzante in una sequenza da togliere il fiato, con un po' di mistero,  suspance e quell'ironia dove non guasta. Poi i primi passi falsi. Situazioni già viste, cliché, ingenuità e trovate per il puro gusto dello spettacolo, che deludono rispetto a quello a cui ci aveva abituato. Se pensiamo che tutto questo è servito con un'ottima colonna sonora, che accompagna i picchi emotivi ed esalta l'azione, e da una fotografia splendida, che non eccede nel dark nè tanto meno nel puro Comics, la pellicola supera di sicuro la sufficenza, nonostante i palati fini possano storcervi il naso.
Un piccolo sfogo personale che non penso rovinerà la visione a nessuno: le scazzottate alla Bud Spencer e Terence Hill sinceramente si potevano proprio evitare, appena  sopportabili quelle tra Batman e Bane, ma perchè, perchè, la rissa cittadina!?
 
Alessandro Zorzetto

Visioni Corte

Mercoledì 29 Agosto 2012 10:30 Pubblicato in Concorsi

Scadenza Bando: 20/10/2012

 
C'è tempo fino al 20 Ottobre per partecipare alla prima edizione di Visioni Corte, Rassegna Internazionale del Cortometraggio Indipendente, che si terrà nel mese di Novembre 2012 nella suggestiva cornice del Castello Baronale di Minturno (LT).
Cinque in tutto le sezioni competitive: 
CortoFiction: rivolta a qualsiasi tematica e genere. Spazia dal drammatico alla commedia, al thriller, animazione ecc. Le storie possono essere inventate o adattamenti o ispirate a fatti realmente accaduti; 
CortoMusic: rivolta a videoclip e videoarte. Possono partecipare video musicali di cantanti o gruppi emergenti, o videodocumentari accompagnati da musiche originali; 
CortoDoc: rivolta ai documentari, di qualsiasi genere e formato; 
CortoSchool: rivolta alle scuole medie e superiori. Ogni istituto scolastico potrà partecipare elaborando un proprio progetto originale su un argomento a scelta libera. Nessun limite tematico o di genere; 
CortoZero: rivolta a tutti coloro che realizzano le proprie opere in maniera indipendente, o comunque con budget molto ridotti. Scopo di tale sezione è dare visibilità, supporto e valore a quanti aspirano a muoversi nel circuito cinematografico. Nessun limite tematico o di genere. 
 
Tutte le informazioni all'indirizzo  www.visionicorte.it