Fuoritraccia

Newsletter

Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

Home » Recensioni » Visualizza articoli per tag: Joseph Kosinski
A+ R A-
Visualizza articoli per tag: Joseph Kosinski

Oblivion

Mercoledì 04 Settembre 2013 00:13
Oblivion è l'ennesima proposta che l'odierna Hollywood ha da offrire: un altro cinecomic.
La storia di base non l'idea più innovativa o strabiliante che ci sia ma, ragionevolmente, funziona.
Il film meno: il director e con lui Tom Cruise stesso, che ha voluto riscriversi personalmente il proprio prsonaggio, presentano uno scenario di deprimente futuro prossimo, ovattato, monocromatico nelle invasive sfumature di grigio, scandito da un io narrante ed appiattito (anche tridimensionalmente) dai postumi di un evento apocalittico.
Per molta parte del film si rimane insopportabilmente immobili vittime di pause riflessive, inquadrature sommese, molti (troppi) primi piani di attori con lo sguardo sofferente ma, ancor più, perso nel vuoto.
Sembra ingenuità da cineasta ma fa sospettare, piuttosto, un tentativo di dare al film un profilo, almeno estetico, vicino alla fantascienza kubrickiana.
L'obiettivo non è raggiunto:tra dialoghi piatti, cloni spaesati nel deserto, pause di mutismo interrotte da battute evitabili, il film prosegue e quasi termina senza smuovere nulla nello spettatore accompagnandolo deludentemente fino al termine senza rivelargli realmente nulla.
Tutto è edulcorato e privato di carattere: Cruise si perde in flashback scontati peggiori che in Solaris e vaga in ambienti design asettici ed eleganti ma niente affatto fantascentifici in quasi assenza di commento musicale ed anche le scene "d'azione" sono compassate e stantie. Sarebbe bastato poco per ottenere qualcosa di molto più convincente.
 
Luciano Sorace