L’uomo nutre da sempre un’insaziabile curiosità nei confronti dell’ignoto. Un interesse coltivato da numerosissime culture mediante una vasta gamma di mitologie i cui racconti trovano tuttora ampio spazio nell’immaginario collettivo. La spinta verso il mistero deriva da un’irrefrenabile volontà di scoperta nonché dalla profonda curiosità di confrontarsi con qualcosa che sfugge ad ogni tentativo di catalogazione: il paranormale. In Ghost Stories il professor Goodman, un accademico dal forte senso critico e dall’innato scettiscismo nei riguardi del paranormale, conduce un noto programma televisivo in cui si occupa principalmente di smascherare alcuni fenomeni legati alla sfera dell’occulto, quali sedute spiritiche e contatti con strane entità conturbanti. Goodman dovrà ora confrontarsi con tre casi molto particolari, che metteranno a dura prova il suo fervente scetticismo. Misurandosi con situazioni inspiegabili, il professore si troverà in una condizione di incertezza e ambiguità circa la natura effettiva di tali fenomeni paranormali. La sua irremovibile convinzione verrà pertanto scossa da eventi che sfuggiranno radicalmente allo scibile. La fiamma del dubbio inizierà ad ardere progressivamente, insinuandosi persino nelle convinzioni più assodate come quelle legate alla sfera dell’aldilà. Il film, è la trasposizione cinematografica di una fortunatissima pièce teatrale horror andata in scena a Londra qualche anno fa. Un successo oltre ogni aspettativa che ha contribuito a rendere i due registi consapevoli di avere tra le mani uno spettacolo brillante destinato ad approdare su grande schermo. Il risultato di questa trasposizione è un film strutturato in modo impeccabile, interpretato abilmente da un cast di attori di tutto rispetto composto da Alex Lawther, Andy Nyman (che è anche uno dei due registi) e Martin Freeman. Andy Nyman e Jeremy Dyson dirigono pertanto un’opera che intrattiene senza perdere mai credibilità, un omaggio sincero a quel cinema horror coerente e macabro che tanto manca in questi ultimi anni. Ghost Stories, forse il più atteso horror della stagione, riesce a fare leva sulle delicate e complesse corde del conturbante, canalizzando in modo sapiente anche il più piccolo frammento di tensione attraverso una struttura episodica agile e magnetica.
Giada Farrace