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22 Feb

HUGO CABRET & THE ARTIST

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Come in un doppio sogno di stampo kubrickiano mi risveglio con la necessità di commentare brevemente due film in uno. E non a caso.
The Artist e Hugo Cabret sono due film con poco da analizzare. Due film trasversali, direi "immediati" nel senso buono del termine. Diciamo pure due "Cinema Paradiso"...
Il commento nella forma inedita "due in uno" è perché in primis sono i due film che dovrebbero contendersi la serie infinita di statuette nella imminente kermesse di Hollywood e già questo la dice lunga.
Secondo, le due pellicole sono, ognuna a suo modo, una dichiarazione d'amore verso il Cinema delle origini.
Terzo motivo se dopo la visione del film francese non avevo tanta voglia e necessità di scriverne, la visione di ieri pomeriggio di Hugo mi ha spinto a "riesumare" le sensazioni avute durante e dopo la visione di "The Artist" di circa un mese fa.
Dunque dicevo che i due film sono due atti d'amore verso la settima arte. Ma se Scorsese parte da Melies e dalle origini del Cinema per farci capire quanto sia bello, vitale e magico entrare ancora oggi in una sala cinematografica e innamorarsene, Hazanavicius "usa" il cinema muto come chiave sentimentale per raccontare una semplice storia d'amore. I due percorsi si incrociano, vero, ma proveniendo da parti opposte.
Il francese Hazanavicius racconta una storia americana con gli occhi del nostalgico europeo per il buon vecchio cinema muto in bianco e nero, mentre il più americano dei registi contemporanei Martin Scorsese usa il 3D quindi il massimo della modernità tecnologica per raccontare le avventure di un ragazzino francese prigioniero dei suoi sogni e della Parigi di inizio secolo dove il Cinema nasce senza stelle, studios o divi. Esattamente l'opposto.
Addirittura il mago delle origini del Cinema vive in un anonimato commovente, molto più del bel divo americano decaduto per colpa dell'avvento del sonoro.
Il primo si chiama Georges Méliès ed è un pioniere, il secondo è uno delle tante star consumate dall'infernale meccanismo hollywoodiano.
Se Hazanavicius ricorda il passato ma non dichiara un bel niente pur sapendo comunque raccontare una romantica storia d'amore con bellissime musiche e un delizioso bianco e nero, Scorsese dichiara tutto il suo amore non per il "movie-system" ma per la sala, per la cinepresa, per la pellicola, per il montaggio, per il sapore del Cinema. Alla maniera di Francois Truffaut per intenderci, e come per molti film di Truffaut chi meglio dei bambini può incarnare lo spirito immaginifico del Cinema? Naturalmente per far questo ci porta dove il Cinema è nato: a Parigi. In una stazione dove vive il piccolo Hugo e non a caso dove i fratelli Lumiere fecero le loro primissime riprese, dove sono nate le prime sale di proiezione. Proprio in Europa dove il Cinema era ancora... magìa prima ancora che spettacolo e industria come poi sapientemente gli americani avrebbero saputo fare.
Ecco è questo l'aspetto dei due film che mi premeva sottolineare anche se naturalmente c'è molto altro in "Hugo Cabret": il passaggio del tempo scandito dagli ingranaggi impietosi degli orologi della stazione, l'automa con tutte le implicazioni e le citazioni del caso, l'infanzia rubata, la mancanza dei genitori, la ricerca dell'anima gemella, lo scopo della propria esistenza.... <<Mi piace immaginare che il mondo sia un unico grande meccanismo. Sai, le macchine non hanno pezzi in più. Hanno esattamente il numero e il tipo di pezzi che servono. Così io penso che se il mondo è una grande macchina, io devo essere qui per qualche motivo. E anche tu!>>.
Che dire? Viva il Cinema e quindi Viva The Artist e Viva Hugo Cabret.
Anche se i brividi e un tuffo al cuore l'ho provato solo quando ieri pomeriggio scorrevano le immagini del Viaggio nella Luna e guarda caso proprio in quel momento il mio nipotino dalla sua poltrona con un balzo si è venuto a mettere sulle mie ginocchia per vedere meglio cosa stava succedendo su quel "magico" schermo.... naturalmente con gli occhialini in 3D!!

Marco Castrichella

 

  • Regia: Martin Scorsese
  • Paese: USA
  • Genere: Avventura
  • Durata: 125 min
  • Cast: Ben Kingsley, Sacha Baron Cohen, Asa Butterfield, Chloe Moretz, Ray Winstone.
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