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Visualizza articoli per tag: mafia capitale
Diffondiamo il comunicato dell'ex dirigenza del Nuovo Cinema Aquila in merito alla vicenda che l'ha vista coinvolta assieme a tutti gli ex dipendenti, nella speranza che possa essere fatta luce al più presto sui fatti che hanno portato alla cessazione delle attività.
 
"Il Tribunale di Roma riconosce la N.C.A. Coop. Soc. ONLUS come Parte Civile nel processo Cup Lazio – stralcio del processo principale cd Mafia Capitale - contro l’ex-Presidente del Sol.co Mario Monge e l’ex-Capo Gabinetto del Presidente della Regione Lazio, Maurizio Venafro.
Questa decisione conferma, se ce ne fosse ancora il bisogno, la totale estraneità del gruppo dirigente del Nuovo Cinema Aquila (Fabio Meloni, Domenico Vitucci e Adele Dell’Erario) da tutte le faccende che hanno coinvolto l’ex Presidente del Consorzio Mario Monge. 
 
 
Questa importante Ordinanza del Tribunale di Roma riaccende i riflettori su tutta la controversa vicenda del cinema del Pigneto, tutt’oggi chiuso, e conferma quanto sostenuto dalla ex direzione del cinema da diversi mesi a questa parte:
il Nuovo Cinema Aquila, cioè, non è stato revocato per le vicende relative all’inchiesta  conosciuta come Mafia Capitale, né tantomeno per “inosservanza di regolarità contributiva", bensì solo ed unicamente per una supposta "subconcessione non consentita". Su tale decisione, peraltro, non è ancora intervenuta la sentenza nel merito da parte del Tar.
Restano in piedi quindi tutti gli interrogativi posti fin dall’inizio della vicenda sul perché di una scelta tanto drastica da parte dell’Amministrazione Capitolina che ha trattato la Direzione del Nuovo Cinema Aquila alla stregua di personaggi come Buzzi e Carminati, infangando l’immagine di professionisti che, invece, hanno trasformato una struttura comunale in un grande polo del cinema riconosciuto a livello nazionale.
Alla luce dell’Ordinanza del Tribunale di Roma, quindi, l’ex Direzione del Nuovo Cinema Aquila si tutelerà nelle competenti autorità giudiziarie, nessuna esclusa, nei confronti di chi continuerà a sostenere versioni non corrispondenti al vero."