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Visualizza articoli per tag: lou castel

Lou Castel a Roma per presentare Always

Mercoledì 21 Marzo 2018 22:50
Lou Castel sarà a Roma nei prossimi giorni per presentare Always, il cortometraggio di Alessio Di Cosimo, in cui ricopre il ruolo del protagonista. Una storia d’amore, in cui Luigi, un pittore settantacinquenne, vive in solitudine nella sua casa di fronte al mare, dove trascorre una vita regolare, eccetto un giorno all’anno, quando si sveglia per svolgere un compito particolare e speciale.
 
Prodotto da Giampietro Preziosa e da Luigi De Filippis di Inthelfilm e DreamWorld Movies, Always è interpretato da Giuseppina Amoruso e Lou Castel.
 
 
 
Lou Castel, svedese naturalizzato italiano, ha lavorato con alcuni dei più celebri registi italiani, tra cui Marco Bellocchio, nel suo esordio I pugni in tasca (1965), Liliana Cavani, Ettore Scola e Damiano Damiani. Nel 2017 ha vinto il Nastro D’argento per il documentario A Pugni Chiusi di Pierpaolo De Sanctis prodotto da Inthelfilm .
Sono stati proclamati i vincitori della 17esima edizione del Rome Independent Film Festival che si è svolta dal 16 al 23 novembre al Nuovo Cinema Aquila al Pigneto. Sono state presentate oltre 25 anteprime mondiali e 10 anteprime europee, e oltre 90 opere in anteprima italiana.
 
Per la sezione Lungometraggi vince il film We dell’olandese Rene Eller, adattamento dell'omonimo e controverso romanzo "Wij" di Elvis Peeters che ha aperto il Festival, con la seguente motivazione: “per come è stato girato, montato e diretto coinvolgendo lo spettatore anche grazie al montaggio di Wouter Van Luijn nella storia, in modo tale che non riesci a smettere di guardarlo fino alla fine per capire i motivi che hanno spinto i personaggi così giovani a fare le scelte che determinano la storia del film.”
 
Durante un’estate come tante in un villaggio al confine tra Olanda e Belgio, otto adolescenti ribelli si dedicano a giochi sessuali gradualmente sempre più spinti. Le loro vite giocose scivolano progressivamente in un mondo oscuro e violento.
 
Una menzione speciale per l’interpretazione va a Alina Serban per il film Alone at my wedding di Marta Bergman, “per la capacità di trascinare lo spettatore con la forza e la potenza della sua interpretazione mai banale. In questo modo l'attrice trasmette le sue emozioni a tutti i livelli allo spettatore senza che ci si distragga dalla storia.” Alina Serban interpreta Pamela, una giovane rom diversa da tutte le altre nella sua comunità.
 
 
 
Una menzione speciale per la sceneggiatura va a Enrique Castro Rios per il film Decembers, “per la scrittura originale dello script, raccontando la stessa storia da tre ottiche diverse dei caratteri ben definiti”. Decembers ruota intorno all’invasione americana di Panama nel 1989 e alla riconciliazione tra i sopravvissuti un decennio dopo.
 
Da quest’anno il Premio per il Miglior Documentario Italiano e Internazionale è stato assegnato dalla giuria del pubblico.
 
Per la sezione Documentari italiani vincono ex aequo Amaranto di Emanuela Moroni e Manuela Cannone e The Fifth Sun di Cristiana Pecci e Matteo Maggi. Al centro di Amaranto le emergenze che la società contemporanea si trova ad affrontare a partire da cinque storie: l’ostetrica Verena Schmid, il maestro Franco Lorenzoni, la contadina ed esponente del bioregionalismo Etain Addey, la referente del cohousing San Giorgio Alida Nepa e la biologa e permacultrice Saviana Parodi. The Fifth Sun è un doc. sulla Wanderlust, quell’irresistibile desiderio di vagabondare, che per alcuni è una sindrome da ricercare nel gene DRD4, per altri il dono di chi è nato per esplorare. I registi decidono così di seguire Panu, un viaggiatore finlandese, in un road trip dalla Finlandia all’Australia alla rincorsa di un'eclissi totale di sole; a una settimana dalla fine, però, qualcosa va storto.
 
Sul fronte dei Documentari internazionali vince This is Love di John Alexander che racconta la vita dell’oscuro cantante soul Rudy Love autore misconosciuto di uno dei brani più suonati della storia della musica. Il doc mette a fuoco il potere che esercita, da decenni, su ascoltatori spesso inconsapevoli. La sua figura riemerge grazie alle testimonianze di George Clinton e Jay Z e molti altri che svelano un eroe non celebrato del soul.
 
Per la sezione Corti italiani vince come Miglior Cortometraggio Aleksia di Loris di Pasquale ispirato ad un caso di cronaca di violenza all'interno di una caserma dei Carabinieri.
 
Una menzione speciale va a Per sempre di Alessio Di Cosimo con la partecipazione di Lou Castel nei panni di un vecchio pittore che vive in solitudine nella sua piccola casa di fronte al mare con una routine mattutina che si spezza in un giorno speciale e importante per lui. Quel giorno ha un compito, come ogni anno, da sempre e per sempre la sua unica ragione di vita.
 
Per la sezione Corti internazionali vince In the name of the Strawberry the Chocolate and the Holy Spirit di Karla Lulić con protagonista un sacerdote devoto in un villaggio pieno di fanatici cristiani che una domenica, dopo la messa, ha voglia di un gelato e farà qualsiasi cosa per questo semplice piacere, anche a costo della propria fede.
 
Per la sezione dei Cortometraggi realizzati dagli studenti vince Croste di Polenta di Emanuele Bonomi ambientato nel Sud Tirolo del 1915: due amici vogliono disertare la chiamata alle armi dell’esercito Imperiale, ma il conflitto si avvicina sempre più e i due ragazzi dovranno affrontarne le conseguenze. Un racconto sull’innocenza perduta, tradizioni dimenticate, e scelte che cambiano la vita.
 
Infine per la sezione Corti di animazione vince Cat Noir di O'Neil Burgi che ha come protagonisti una lettera, un cuore spezzato, il rumore della pioggia, un gatto nero e un piano.
 
Per la sezione Sceneggiature di lungometraggio vince Tra le righe di Emanuela Mascherini, per la sezione Sceneggiature di cortometraggio Il gioco di Francesco Rizzo, per la sezione Soggetti Cinematografici Pensionat di Tania Innamorati.
 
Il RIFF - Rome Independent Film Festival, ideato e diretto da Fabrizio Ferrari, è realizzato con il contributo e il patrocinio della  Direzione Generale Cinema -  Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’ Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio. L'iniziativa è parte del programma di  Contemporaneamente Roma 2018 promosso e sostenuto da  Roma Capitale Assessorato  alla Crescita culturale e  in collaborazione con SIAE. 
"Per sempre" di Alessio di Cosimo si aggiudica lo speciale Corto d'Argento 2019, premio cinematografico del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici assegnato ai cortometraggi. L'opera, interpretata dall'attore internazionale Lou Castel, era già stata vincitrice di altri prestigiosi Festival.
 
 
Lou Castel, pluripremiato artista cresciuto in Giamaica, a New York e a Stoccolma è apparso in circa 100 film di nazionalità, generi e budget diversi. Ha lavorato con registi italiani, oltre che tedeschi e francesi, rivelandosi come interprete ribelle ed eclettico. In Italia sono noti i suoi ruoli con Liliana Cavani, Salvatore Samperi, Ettore Scola, Marco Bellocchio.
Il regista Alessio Di Cosimo ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al successo del cortometraggio tra cui la produzione Inthefilm di Giampietro Preziosa e Marco S. Puccioni, in collaborazione con Dreamworldmovies, la distribuzione Premiere Film, la responsabile comunicazione Francesca Piggianelli, il direttore della fotografia Sandro Chessa,al montaggio Annalisa Schillaci, lo scenografo Andrea Urso, i costumi Isabel Ruiz,il trucco Gennaro Marchese, le musiche Paolo Costa,il suono Vincenzo Santo .
 
Il cortometraggio verrà omaggiato con una proiezione speciale il 23 giugno presso Cineland alle 20.00 nell’ambito dell’Ostia International Film Festival, occasione per il regista anche per annunciare le riprese della sua opera prima.