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05 Set

Nazi-Zombies alla riscossa!

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Anni fa, non chiedetemi il perchè, il cinema nord-europeo e non solo sembrava aver riscoperto una tematica dura e scottante ormai relegata al vecchio filone dei film di guerra: il nazismo. Nel giro di poco tempo furono sfornate pellicole sul pericolo del neo-nazismo (“L'onda”), sul vero volto del Fuhrer (“La Caduta”), sul falso volto del Fuhrer (“La Veramente Vera verità su Adolf Hitler”), sulla resistenza ai fronti (“Defiance”) e la “resistenza” interna (“The Reader”), su attentati non riusciti (“Operazione Valchiria”) e attentati mai avvenuti (“Bastardi senza Gloria”). Poi, tutto questo interesse svanì. Anzi no, dimenticavo. 
 
Nell'innevata e quasi emarginata Norvegia ci fu chi colse al balzo l'occasione e sfornò una chicca passata, chissà perchè, abbastanza in sordina fra il grande pubblico. Si trattava di “Dead Snow” pellicola del 2009 di Tommy Wirkola, commedia fra l'horror e lo splatter, presentata addirittura al Sundance Film Festival, narra le vicende di un gruppo di ragazzi che si trova ad affrontare, nell'ospitale clima scandinavo, un plotone di soldati nazisti zombie. 90 minuti di pazzia cinematografia, diretta in modo appena sufficiente ma con pessimi effetti visivi. Ora, la cosa particolare e stupefacente, allo stesso tempo, era riuscire a credere che qualcuno avesse finanziato una pellicola che parlava di Zombie-nazisti.
Ok, era una piccola produzione. Ok, era un esperimento indipendente. E ok, il successo non ha ripagato.
Allora perché, a pochi anni di distanza, mi trovo a parlarvi di tutto questo, vi starete chiedendo?

Semplice.
Giusto il tempo di attraversare la Svezia, ed eccoci in Finlandia, dove, tra il 2011 e il 2012 sono stati prodotti due film che ricordano abbastanza "Dead Snow".Il primo si intitola “War of the Dead (Stone's War)” del 2011 di Marko Makilaakso, è costato 1.3 milioni di dollari e alle spalle ci sono anche Usa, Lituania e (guarda un po'!) Italia! Durante 85 interminabili minuti si narrano le vicende di un gruppo scelto di soldati Finlandesi e Americani, spediti in territorio russo durante la Seconda Guerra Mondiale per distruggere un non ben definito bunker. Non vi dirò chi si troveranno ad affrontare ma scommetto vi 
siate già fatti un'idea! Storia a parte, la regia porta qualche nota positiva, almeno si spinge a provare qualche soluzione nuova. Per il resto è una tragedia, con una pochezza recitativa imbarazzante e una serie di situazioni cliché immotivate.
 
Non contenti, utilizzando ben 7,5 milioni di dollari, Finlandia, Germania e Australia realizzano nel 2012 “Iron Sky”, una commedia di Timo Vuorensola in bilico tra fantascienza e demenziale (anche se questo secondo aspetto probabilmente non è troppo volontario...)
Ci troviamo nel 2018 e durante un'improbabile missione spaziale si viene a scoprire che nel lato oscuro della Luna si trova rifugiata una colonia nazista, fuggita alla sconfitta del '45, ora pronta a ritornare a bordo di una nave spaziale per conquistare la Terra. No comment.

Pur facendo leva su alcuni spunti comici, tutto il prodotto risulta troppo assurdo e al massimo può far sorridere per l'aria naïf  col quale affronta l'argomento nazista.
A differenza delle altre pellicole trattate, il cast non sfigura (citiamo giusto per la cronaca Udo Kier, già visto in molti film, videoclip e addirittura videogames) e pure la parte tecnica sembra all'altezza: i sette milioni e mezzo di dollari si possono apprezzare nei costumi, nella fotografia 
e in parte di scenografia. Di certo per gli effetti speciali non sono molti e si vede...
La domanda che sorge spontanea è: se ne sentiva il bisogno?! Per assurdo, l'incasso di “Iron Sky” supera, seppur di poco (8 milioni) le spese. Quindi, ahimè, un pubblico di nicchia apprezza film del genere. Quale sarà il prossimo passo quindi?! Nazisti Alieni? Alieni Zombi? Un clone di Hitler che sconfigge gli alieni?! Ai posteri l'ardua sentenza...
 
 
Alessandro Zorzetto
 
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