Torna al Nuovo Cinema Aquila, dal 12 al 16 gennaio, “Heviya Azadiye – Speranza di Libertà”, Festival del cinema kurdo a Roma organizzato dall’Associazione Europa Levante. L’evento, giunto alla IV edizione, propone un viaggio poetico e struggente alla scoperta della società, della cultura, ma soprattutto delle difficoltà del popolo kurdo, attraverso produzioni audiovisive, sia firmate da registi kurdi, sia da registi europei. Sono circa 30 i titoli in programmazione, tra film, lungometraggi, cortometraggi e documentari d’autore, provenienti da 11 Paesi (Iran, Iraq, Turchia, Francia, Germania, Regno Unito, Italia, Svezia, Norvegia, Belgio e Svizzera)
Ad aprire la manifestazione sarà Moni Ovadia che, con un reading appassionato, esporrà le sfumature della condizione esistenziale del popolo kurdo. Mentre venerdì 13 gennaio, alle ore 17.45, l’attenzione sarà puntata sul mondo femminile con il dibattito “Il ruolo della donna e la pace in Kurdistan”, al quale parteciperanno, tra gli altri, Gian Antonio Stella (Corriere della Sera), la Parlamentare Europea Silvia Costa, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Roma Cecilia D’Elia, il Segretario dell’Istituto Don Luigi Sturzo Flavia Nardelli, la scrittrice Laura Schrader e Daika Guler dell’Iniziativa “Madri per la Pace”. Costituitasi nel Kurdistan settentrionale per testimoniare la realtà degli “scomparsi” in Turchia e nelle altre parti del territorio kurdo durante gli anni della guerra contro il popolo kurdo, l’Iniziativa “Madri per la Pace” pone al centro delle sue iniziative il rifiuto della violenza e della rassegnazione, impegnandosi quotidianamente per la pace, la democrazia e i diritti umani.
Anche sabato 14 gennaio, alle ore 17, la programmazione cinematografica sarà arricchita da un dibattito: “Libertà di stampa e d’ opinione”, alla presenza di giornalisti e scrittori – tra i quali Roberto Natale, Presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Fausto Pellegrini, capo redattore Rainews24, Engin Emre Deger, attore del film Press, Afat Baz, giornalista Roj Tv e Veysi Altay, fotografo, giornalista e attivista dei diritti umani in Turchia – i quali illustreranno la difficile situazione kurda in merito alle fondamentali libertà di espressione.
La mattina del 16 gennaio avrà luogo l’evento speciale “I diritti dei bambini e delle bambine”; una selezione di cortometraggi girati per i ragazzi di tutto il mondo da un’équipe di registi del Kurdistan sulla base della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia, presentati in prima visione nazionale. Un’occasione unica di riflessione sui diritti umani e sulla tragedia della loro negazione.
Info: www.cinemaaquila.com
Sono passati due mesi dalla scomparsa di Vittorio De Seta, e la Capitale si sente in dovere di ricordarlo e rendere omaggio alla sua opera.
VITTORIO DE SETA, DIARI DI UN MAESTRO DI CINEMA è una manifestazione che stupisce in primo luogo per la sua "spontaneità", quasi fosse un gesto "sentito e obbligato" che qualsiasi appassionato di cinema si sente di fare al Maestro. L'improvvisa notizia della scomparsa di Vittorio, il modo stesso della sua diffusione - un tam tam immediato tra amici, colleghi, appassionati di cinema – ha condotto in maniera quasi del tutto "naturale" ad un coordinamento ed una collaborazione tra realtà culturali della nostra città molto diverse le une dalle altre, ma che si sono riconosciute ed incontrate su un progetto comune: Raccontare nel migliore dei modi il lavoro di Vittorio De Seta, protagonista indiscusso del nostro cinema, autore indipendente nelle sue scelte artistiche e nelle modalità produttive per realizzarle, vero e proprio innovatore del nostro documentario, punto di riferimento per generazioni di filmaker , da cinquant'anni sempre caparbiamente attento - e capace - di leggere e rappresentare la contraddizioni del nostro paese.
La rassegna si svolgerà in 18 sale dal 14 gennaio al 1 febbraio, e offrirà al suo pubblico materiali inediti, interviste, backstagee ovviamente la sua filmografia la sua filmografia integrale.
Questi appuntamenti offrono un'occasione straordinaria per conoscere meglio il cinema di De Seta, assolutamente da vedere e solo apparentemente "difficile": il carattere schivo e rigoroso di Vittorio non lo aiutò certo nei rapporti con la critica, ma non gli fu certo di ostacolo nel realizzare opere uniche e anche di enorme successo di pubblico.
Ogni appuntamento sarà accompagnato dalla presenza di cineasti, storici, critici; ricordiamo poi che questa manifestazione (totalmente autogestita ed autoprodotta…) avrà anche una diffusione nazionale.
Un occasione, quindi per conoscere ed apprezzare il lavoro del maestro a 360° sotto pubblichiamo il programma
«Lo sguardo neutrale è una menzogna, specie nel mio lavoro, dove basta spostare la macchina da presa di pochi centimetri perché tutto cambi»
R.M
Scade il 31 gennaio 2012 il termine per iscriversi alla prima edizione del Festival del Cinema Sordo di Roma Cinedeaf. Il Festival che si terrà dal 3 al 5 maggio presso il Nuovo Cinema Aquila di Roma, è organizzato dall'Istituto Statale per Sordi di Roma con il contributo della Provincia di Roma e con il sostegno dell'Ente Nazionale Sordi.
Il RIFF, Rome Independent Film Festival, manifestazione giunta alla sua undicesima edizione che si terrà dal 12 al 20 aprile 2012 a Roma presso il Nuovo Cinema Aquila, promuove Movie Pitcher, concorso per autori indipendenti che propongono sceneggiature e progetti da realizzare in forma di trailer. I partecipanti possono presentare i filmati promozionali in rete entro il 15 gennaio 2012.
Il grigiore della vita quotidiana spinge un gruppo di ragazzi della provincia pugliese a organizzare rave legali della durata di un intero weekend, nelle località rurali salentine. Siamo agli inizi del 2000 e queste feste, le FarFly (note anche come Feste delle Farfalle), diventano, di anno in anno, un vero e proprio evento di massa. Il regista Alessandro Piva, autore di spicco dell'underground pugliese con i cult LaCapaGira e Mio Cognato, dopo il noir romano Henry, torna nella sua regione natia, alla quale si rivela indissolubilmente legato, e racconta il percorso evolutivo di questo gruppo di amici nell'arco di dieci anni. Nella prima parte del film, ambientata nel 2002, Piva mostra come i protagonisti vogliano superare il concetto tradizionale e conformista di discoteca e la conseguente commercializzazione del divertimento, in favore di un'esperienza più genuina. Dieci anni dopo, nonostante i figli e qualche capello bianco, l'amore per la musica elettronica e quel desiderio di aggregazione sono rimasti invariati, tanto da trasformare le FarFly in un appuntamento fisso dell’estate pugliese, per giovani provenienti da tutta Italia.