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Visualizza articoli per tag: luca ragazzi

What is left (?)

Lunedì 10 Febbraio 2014 23:19

Italiani disorientati, italiani stanchi, italiani arrabbiati.
Dopo le vicende dell’ultimo anno, tra elezioni politiche, elezioni del Presidente della Repubblica e Larghe intese, il ‘popolo italiano di sinistra’ sembra aver perso ogni punto di riferimento.
Ma che cos’è veramente la sinistra? Come si manifesta?
Ma soprattutto, esiste ancora?
E’ questo il punto di partenza del documentario scritto e diretto a quattro mani da Gustav Hofer e  Luca Ragazzi. “What is left (?)” è una pellicola che indaga nelle coscienze degli italiani in un momento storico molto particolare. I due registi scendono in strada, parlano con la gente, intervistano candidati e politici.
Ma non solo, entrambi si mettono allo scoperto, entrano in gioco aprendo agli spettatori la loro casa e portando alla luce le loro ideologie, pensieri e riflessioni.
“What is left (?)” ripercorre le tappe salienti della politica italiana - in particolar modo di quella che loro riconoscono ancora come ‘sinistra’ - partendo dalle primarie del PD del 2012, fino ad arrivare alla costituzione del Governo Letta.
L’approccio è volutamente soggettivo, entrambi si interrogano su ciò che è giusto fare, su ciò che può essere riconosciuto come ‘buono’ o come ‘cattivo’.
Intervistano Fabrizio Barca, Celeste Costantino, Alessandro Di Battista, Dario Franceschini, Enzo Lattuca, Tomaso Montanari, Stefano Rodotà.
Gustav Hofer e  Luca Ragazzi partecipano ai comizi nei circoli PD romani, sono a Piazza San Giovanni la sera di Grillo, sono davanti al Parlamento il primo giorno del Governo Letta.
Non è di certo sbagliato riconoscere nel lavoro svolto dai due registi un’analisi personalissima, che però riguarda e investe milioni di italiani, una gran fetta di cittadini travolti e disillusi dai loro leader.
Analisi storica e filosofica condotta indiretta in un Paese che cambia.
Bravi a cogliere i cambiamenti, Hofer e Ragazzi sono riusciti nel montaggio (affidato nelle mani di Desideria Rayner) a rendere il tutto molto coerente e fluido.
La scelta della voce off (Lucia Mascino), che nel finale rivela la sua ‘straordinaria’ identità, è una delle carte vincenti delle pellicola (così come i curiosi ‘quiz’ tra una scena e l’altra): donano al film brillantezza e scorrevolezza, con ‘un fare’ alla Giorgio Gaber.
I titoli di coda rispettano lo stesso stile, regalando una graziosa performance dei due registi/protagonisti.
Gustav e Luca sono due ragazzi diversi, con alle spalle una vita e un’educazione differente, ma che, come moltissimi cittadini, si interrogano ancora sul  futuro del proprio Paese, guardando al passato con occhio malinconico. Dove sei finita ‘cara sinistra’?

Silvia Marinucci