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X-men - Giorni di un futuro passato

Giovedì 15 Maggio 2014 16:02

Bryan Singer (già regista di X-Men e X-Men 2) torna dietro la macchina da presa per dirigere Giorni di un futuro passato,  il quinto episodio ufficiale della fortunata saga. Tratto dall’omonimo arco narrativo di Chris Claremont e John Byrne, del quale più che un libero adattamento sembra esserne uno stupro, il film è ambientato in un futuro non troppo lontano, già ipotizzato all’inizio di X-Men - Conflitto Finale, in cui invincibili Sentinelle hanno preso il controllo sul mondo provocando un olocausto di mutanti. In questo scenario apocalittico il Professor Xavier (Patrick Stewart) e Magneto (Ian McKellen), di nuovo fianco a fianco, guidano un ristretto gruppo di mutanti sopravvissuti. Con l’aiuto di Kitty Pryde (Ellen Page), Wolverine (Hugh Jackman) viene mandato indietro nel tempo fino all’anno 1973, per impedire l’omicidio di Bolivar Tarsk (Peter Dinklage), futuro creatore delle Sentinelle, per mano di Mystica (Jennifer Lawrence), e avvertire i giovani Xavier (James McAvoy) e Magneto (Micheal Fassbender) del pericolo incombente. Il Charles Xavier con cui viene a contatto nel passato, però, è un uomo debole, acerbo e pieno di rancore, molto diverso da quello che Wolverine aveva imparato a conoscere. I due insieme a Hank McCoy (Nicholas Hoult) combinano un casino dopo l’altro, neanche avessero mandato indietro nel tempo Leslie Nielsen; falliscono inizialmente il loro tentativo di scongiurare l’apocalisse, anzi, rischiano addirittura di anticiparla. Proprio quando la situazione sembra degenerare - Magneto sradica in blocco un intero stadio da baseball e vuole uccidere Nixon - , invece, ci ritroviamo catapultati di punto in bianco in un finale idilliaco che rasenta il peggior Beautiful, con luci “smarmellate” e personaggi morti tre o quattro film prima che tornano miracolosamente in vita. 

 

 
Già dai primi minuti il film sa di già visto: sullo sfondo di una città distrutta, una voce fuori campo si domanda se il futuro sia scritto o meno, in un monologo che è il collage scriteriato di tutti prologhi dei vari Terminator. Nei dialoghi si riciclano le medesime frasi della prima trilogia nelle medesime circostanze: le menate sull’integrazione dei mutanti, il labile confine fra il bene e il male e le freddure da macho di Wolverine/Jackman. Gli effetti digitali megalomani, quelli che il geek di turno considererebbe “mozzafiato” per intenderci, fra massimo quindici anni appariranno datati, estremamente pacchiani e ne rideremo, come oggi facciamo di certe icone trash degli anni ’80. 
Tutto questo in un plot talmente zeppo di paradossi spazio-temporali, che il buon vecchio Doc Brown si metterebbe le mani fra i capelli. Lo scopo di intrattenimento tipico dei cinefumetti qui è tutt’altro che trasversale, arriva diretto, senza nemmeno fingere di attraversare tappe più auliche come ci insegna il furbo Nolan. Lo sforzo per gestire un set titanico e un cast tanto numeroso va indubbiamente riconosciuto, ma i risultati, in termini di originalità, sono veramente poveri. X-Men - Giorni di un futuro passato non è altro che il giocattolone standard dal budget stellare (225 milioni di dollari!) adatto ai bambini dagli 8 ai 30 anni. 
 
Angelo Santini

Deadpool

Giovedì 03 Marzo 2016 21:41
I precedenti di Deadpool al cinema erano irrilevanti, compariva come personaggio di contorno nel film degli X-Men: Wolverine le Origini, sempre di casa Marvel, sempre di “proprietà intellettuale” della Twenty Century Fox come un “nessuno” super forte con la bocca cucita. Oggi lo stesso attore Ryan Reynolds dà finalmente una voce al “mercenario chiacchierone” creato da Fabian Nicieza e Rob Liefeld nel 1991 in questo film di Tim Miller.  Wade Winston Wilson è un mercenario che picchia i “più cattivi di lui” per soldi. La sua aspettativa di vita viene continuamente messa in discussione perfino dal suo migliore amico Weasel (T.J. Miller) che lo dà per vincitore nelle scommesse della “classifica della morte” del suo bar. Un giorno incontra una ragazza più “sfortunata” di lui, Vanessa (Morena Baccarin), e se ne innamora perdutamente. Proprio quando pensa che la vita gli sorrida, gli viene diagnosticato il cancro e decide di prendere parte ad un progetto segreto militare per far uscire il suo gene mutante e salvarsi la vita. Questo esperimento si rivela una beffa, un capriccio del pazzo dottor Ajax (Ed Skrein) e la sua trasformazione lo deforma rendendolo un super uomo sfigurato. Wade, spinto dal desiderio di vendetta, si cuce un costume rosso sangue e cerca disperatamente di arrivare ad Ajax sperando in una cura per il suo aspetto. Diventa spietato, tritura corpi a suon di bastoni nunchaku e katane, uno psicolabile “super” fighetto ma non un “eroe” questo lo distingue nel panorama dei comics come al cinema, è un volgare rifiuto della società indistruttibile con una parlantina invidiabile. Le sue battute condite di citazioni della cultura geek sono il suo punto forte, più sulla carta che al cinema. Il tutto lo rende il primo personaggio Marvel vietato ai minori a comparire sul grande schermo. Nel 2004 la New Line Cinema tentò di produrre un film su Deadpool ma il tutto venne archiviato, anche questo film ha avuto una difficile gestazione, favorita nel tempo dal successo del personaggio. Ha il merito di essere coraggiosa e furba e vive all’ombra dei precedenti rassicuranti eroi mostrati al cinema dalla Disney e dalla Fox stessa, Wolverine come Tony Stark sembrano delle suore a confronto di Wade. Le sue “gesta” lasciano il segno ma non convincono. Lo scenario pulp, il sadismo, la componente splatter e le strizzatine d’occhio al pubblico vivono della forza della carta stampata e non rendono troppa giustizia al personaggio. Volutamente divertente, scade spesso nel ridicolo “da manuale” per essere più fruibile a chi non ha mai avuto il piacere di leggerlo. Un prodotto soprattutto per adolescenti, giocato per soddisfare anche gli appassionati ma che non sempre riesce nell’intento. Negli USA detiene un record di incassi per il film vietato più visto degli ultimi anni, in Italia è passato come film “per tutta la famiglia”. In vista di X-Men Apocalisse, Deadpool funge anche da collante per unirlo con i precedenti capitoli sui mutanti, se questa operazione può sembrarci commerciale c’è solo da sperare che il personaggio possa avere maggior luce nella sua prossima e non ancora ufficializzata apparizione.
 
Francesca Tulli