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Money Monster

Venerdì 13 Maggio 2016 10:07
Jodie Foster si conferma una notevole regista. Dopo Mr.Beaver del 2011 e le  collaborazioni con la tv, per cui ha diretto anche un episodio di House of Cards (l numero 22), torna agli intrighi di potere con un cast stellato. Il programma è Money Monster,  il nome (del conduttore) è Lee Gates (George Cloney),  la regista è Patty Fenn (Juilia Roberts). Ogni giorno si occupano dell'andamento altalenante e imprevedibile della borsa. Lei autentica e disciplinata è stanca della collaborazione, scrive per lui i testi e gli suggerisce le battute con il microfono ma Lee è una testa calda, un affabulatore, ammalia gli spettatori paragonando i numeri alle forme di una donna, suggerisce le combinazioni vincenti, le sue previsioni sembrano essere sicure e infallibili, ma non lo sono. Durante una diretta, nello studio dalle retrovie irrompe Kyle (Jack O'Connell), un giovane terrorista a volto scoperto, con una pistola spianata e l'interruttore su una bomba che può far saltare in aria tutti da un momento all'altro. Tutta la vicenda è un  thriller ad alta tensione in cui le parti si ribaltano continuamente. Lo spettatore avverte la claustrofobia dello studio sotto assedio. Per due ore la paura di annoiarsi per lo stesso scenario viene scongiurata dalla sceneggiatura, un mix di humor e colpi di scena. L'attentato si trasforma in un pretesto per smascherare un gioco di soldi prevedibilmente più grande. Con una lunghissima gestazione dal 2012, la regia è stata affidata alla Foster nel 2014  il film è stato prodotto da quattro case differenti: Smokehouse Pictures, Tristar, Village Roadshow e Sony Picture. Il film è stato presentato (in questi giorni) fuori concorso a Cannes 2016. Negli Stati Uniti le tematiche che riguardano la vendita e la perdita delle azioni sono state affrontate al cinema su diversi piani. Se The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese (2013) mostrava un drogato Paperon De Paperoni pieno di fica (memorabile DiCaprio che cercava di afferrare il telefono con la stessa molla con cui voleva raggiungere l'agognato Oscar) qui viene mostrata l'altra faccia della medaglia. La Tv come strumento di intrattenimento, la (possibile) morte in diretta che attrae milioni di persone. La macchina folle che spinge lo spettatore a vedere "come va a finire" con l'apparente distanza creata del tubo catodico. Quanto vale la vita di una persona? rispondete pure con comodo dal divano di casa vostra. 
 
Francesca Tulli