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Halloween

Giovedì 25 Ottobre 2018 14:16
A distanza di molti anni dalla brutale uccisione di Annie, Laurie non ha mai dimenticato quel folle omicida che pose fine in modo così violento alla vita della sorella. Micheael Myers, da tempo rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Smith’s Grove, a seguito di un trasferimento presso un’altra struttura evade assieme ad altri detenuti affetti da insanità mentale, arrivando ad uccidere ferocemente l’autista del trasporto, e tutte le guardie in servizio. Per Laurie è finalmente giunto il momento di combattere e vendicare il terribile delitto della sorella, poichè Myers è oramai a piede libero. Lo scontro tra Laurie e Micheal è più vicino di quanto essi immaginino. Uno dei più affascinanti e brutali assassini della storia del cinema horror torna per regalare al pubblico ancora una volta quella tensione e quel mix di intrattenimento che soltanto un personaggio simile può restituire. Ad affiancare Myers nella storia vi è la figura di Laurie Straude che soprattutto in questo capitolo, riveste un ruolo di innegabile importanza sia sul piano narrativo, che su quello emotivo. Jamie Lee Curtis è in perfetta forma, e il suo personaggio non perde mai credibilità nel corso della vicenda, alternando l’impronta forte e impavida  a quella più protettiva e ironica. 
Il film diretto da David Gordon Green, si concentra molto su quel clima di terrore che precede ogni forma di azione compiuta da Myers, il quale si muove, dalla prima metà del film in poi, in piena libertà, uccidendo brutalmente chiunque capiti sulla sua strada. Analizzando un film come Halloween, non si può evitare pertanto di fare cenno ad un montaggio sonoro la cui struttura solida, trova piena espressione soprattutto nella parte conclusiva del film, donando un ritmo ad alta tensione denso di angoscia.  Nel complesso si può affermare con un certo grado di soddisfazione che l’ultimo film dedicato a questa spaventosa saga sia un mix riuscito di scene ad alto contenuto splatter, incentrate sulle terribili uccisioni ad opera di Myers.  In un contesto di continuo abuso di jumpscare da parte del più contemporaneo cinema horror, il film di Green si fa spazio nel gioco di suspense e sangue senza eccedere nell’utilizzo di tali espedienti, creando un’atmosfera angosciante imperniata sul personaggio di Micheal, sui suoi movimenti, persino sul suo modo di respirare. Merito di Myers o della costruzione del film, di fatto l’ultimo Halloween convince, e lo fa dimostrando di offrire molto di più di una prevedibile carneficina di innocenti. In uscita nelle sale italiane dal 25 ottobre e contemporaneamente in concorso alla tredicesima Festa del Cinema di Roma, il film sazierà indubbiamente la fame degli appassionati della saga, regalando un ottimo momento di intrattenimento horror anche a chi si avvicina per la prima volta al personaggio di Micheal Myers. 
 
Giada Farrace