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Star Trek Beyond

Martedì 20 Settembre 2016 10:10
Continuano i viaggi della Nave Stellare Enterprise. Star Trek Beyond, diretto da Justin Lin è il terzo della trilogia che viaggia sulla linea temporale alternativa iniziata nel 2009 con “Il Futuro ha inizio”. Krall (Idris Elba) il tiranno, minaccia la pacifica Federazione dei Pianeti Uniti. Egli possiede uno ‘sciame’ di navette che scatena contro ogni bersaglio a tiro; brama un manufatto antico in grado di soddisfare la sua sete di potere. Il giovane Capitano Kirk (Chris Pine) non sa ignorare una richiesta d’aiuto e risponde a quella di una nebulosa nei pressi della base di Yorktown.  Affiancato dal Signor Spock (Zachary Quinto) e dal resto del suo storico equipaggio, si imbarca in questa avventura che si rileva più pericolosa del previsto. Senza l’ingombro del paragone con la serie classica fatto già in precedenza con i primi due film diretti da J.J. Abrams, la storia presenta tutti (o quasi) gli elementi presenti guardando una puntata a caso del vasto firmamento di episodi seriali e ne conserva l’appeal. Facciamo conoscenza con una bella aliena (tutt’altro) che in pericolo Jaylah (Sofia Boutella) esploriamo il suo pianeta natale, selvaggio e ostile e l’equipaggio di eroi si trova a dover collaborare mettendosi in discussione, creando quella ‘famosa’ empatia con lo spettatore. Quello che a prima vista può sembrare un film di fantascienza caotico, già visto, con trovate prevedibili è in realtà un omaggio al classico. Visivamente eccellente, unisce la CGi al trucco tradizionale. Altro ci si aspettava dal regista di  Fast & Furious, tuttavia il rispetto per l’originale si vede anche da questo: schivato il pericolo di un film frenetico e coatto, ne esce una pellicola pulita, dove i personaggi subiscono (finalmente) una naturale crescita e fanno delle scelte importanti che condizioneranno le pellicole future. Kirk deve fare i conti con il suo “ennesimo” mesto compleanno, Spock, ricorda, in un meraviglioso omaggio a Leonard Nimoy, il suo “alter ego” e logicamente ne segue le orme. Apprezzato dai fan, che lo definiscono un vero film ‘Trek’ e ben accolto dagli spettatori occasionali in quanto storia a se stante è il tredicesimo lungometraggio della fortunata serie che quest’anno compie 50 anni dalla sua creazione. Beyond fa da ponte tra il ‘passato’ e il ‘futuro’ all’alba della  messa in onda di una nuova serie (che verrà trasmessa su Netflix) nel gennaio 2017. Lunga vita e prosperità...
 
Francesca Tulli

Wonder Woman

Giovedì 01 Giugno 2017 14:49
Nella segreta e remota Isola di Themyscira, la principessa delle amazzoni Diana cresce addestrata a divenire una temibile guerriera, in un ambiente paradisiaco costellato da armonia e pace. Tutto a Themyscira scorre seguendo un preciso ritmo quotidiano fino a quando l’aereo del pilota americano Steve Trevor precipita a largo delle sponde dell’isola, attirando l’attenzione della giovane Diana. La principessa accorre subito in aiuto del ragazzo, salvandolo dall’annegamento. Steve racconterà presso le amazzoni di un conflitto scoppiato nel mondo esterno, una guerra brutale e inarrestabile capace di mietere vittime senza sosta, distruggendo città e villaggi. Diana convinta di poter porre fine a tal ferocia decide di abbandonare l’isola guidata da Steve.  Soltanto combattendo coraggiosamente Diana scoprirà appieno i suoi straordinari poteri, arrivando a scontrarsi con una forza oscura, la più pericolosa di tutte.  Basato sui personaggi della DC, Wonder Woman è un film diretto dalla carismatica Patty Jenkis (Monster, The killing), primo lavoro per il grande schermo sulla Superoina ideata da William Moulton Marston. Accanto alla Jenkins un team di tutto rispetto all’interno del quale spiccano nomi come Matthew Jensen Direttore della fotografia (Chronicle, Il trono di spade), la scenografa Aline Bonetto (Il favoloso mondo di Amelie) e il premio Oscar Martin Walsh (Chicago, Jack Ryan). Lunga attesa e aspettative piuttosto alte nei confronti di un film che aveva tutte le carte in regola per risultare epico e coinvolgente, e che aveva come cardine lo splendore e il magnetismo di una Gal Gadot più in forma che mai. Purtroppo come sovente accade nel cinema più recente, la prova non è stata superata. La promessa di un’avventura appetitosa per gli appassionati e non, è stata sfortunatamente disattesa.  Il film diretto da Patty Jenkins riesce a coinvolgere solamente nella prima parte, dove lo spettatore si trova immerso nel prodigioso mondo delle amazzoni. 
Dopo questa iniziale ed interessante parentesi, l’intensità e la qualità della storia iniziano a cedere il passo ad una costante mancanza di materia, o per essere più precisi, penuria di accadimenti esaltanti.  Le abbondanti (ed eccessive) due ore di film si snodano attorno a dialoghi tiepidi, personaggi con cui si empatizza troppo poco, e scontri costellati da una lunghezza temporale eccedente, che finisce coll’indebolire la già oscillante concentrazione. La Wonder Woman interpretata da Gal Gadot è incantevole, giusta e determinata, ma anch’essa non convince appieno per l’eccessiva mitezza, le manca quella dose di aggressività che bene si accompagna ad un personaggio tenace e fiero come Diana. 
Quello nelle sale dall’ 1 giugno è un film che tradirà in buona parte dei casi le aspettative degli appassionati, incapace nell’adempiere all’agognato compito di intrattenere. 
 
Giada Farrace